sabato 17 luglio 2010

Golfo del Messico, la marea nera mette in pericolo l'equilibrio climatico mondiale (2)


Queste foto satellitari (Fonte immagine: Associazione Geofisica) mostrano l’interruzione della Loop Current: nel Golfo del Messico l’acqua oceanica si scalda per essere poi trasportata dalla corrente Nord-Atlantica fin nelle zone adiacenti la Groenlandia e sotto il Circolo Polare Artico, dove inabissandosi nei fondali oceanici cede quel calore che rende mite il clima di molte nazioni europee. L’interruzione della Corrente del Golfo fa sì che quest’enorme massa di acqua surriscaldata non venga più agganciata dal nastro trasportatore, a causa della fuoriuscita di petrolio dal pozzo della British Petroleum, spezzando un equilibrio biologico formatosi in milioni di anni.

Oltre che in superficie, le immagini satellitari hanno mostrato serpentoni di petrolio sotto i fondali oceanici, lunghi oltre 15 Km e larghi 5 Km, che hanno generato una pressione fisico-chimica sul flusso delle correnti con il conseguente generarsi di un gigantesco vortice, parte di una Loop Current ormai spezzata, oltre che alle catastrofiche conseguenza per la flora, la fauna e le popolazioni del Golfo del Messico danneggiate nella salute per il ricadere di tossici disperdenti chimici, come il Corexit 9527.

Quali saranno le conseguenze nel medio termine? Ricordando che l’ultima volta che si bloccò il nastro trasportatore si generò un’era glaciale con ghiacciai che arrivarono fino a New York e sulle alpi in Europa, è da stigmatizzare il fatto che a quel tempo la popolazione mondiale contava al massimo qualche milione di abitanti che migrarono verso sud in cerca di un clima più temperato, anche se sembra molto probabile la discesa di un enorme quantità di aria freddissima dal Polo Nord che congelò istantaneamente tutto ciò con cui venne a contatto, come i famosi Mammoth Siberiani trovati congelati con la proboscide alzata ed il cibo ancora in bocca e nello stomaco. Un’eventualità del genere quanti milioni o miliardi di morti e guerre tra poveri genererebbe oggi?

Anche l’emisfero australe ne risentirebbe con intere zone che andrebbero incontro a siccità prolungate, diventando inadatte al pascolo ed all’agricoltura. Negli articoli passati ci siamo chiesti se tutto questo sia stato causale o causato, vista la sospetta vendita di azioni della B.P. poco prima del disastro e l’acquisizione di azioni della compagnia addetta allo spegnimento dei pozzi petroliferi Boots & Coots. Per +++re a dare una risposta al devastante effetto di una nuova era glaciale, bisogna partire da un’analisi globale dell’ economia politica mondiale, ricordando che tutte le volte che si è andati incontro ad una recessione globale la risoluzione della crisi si ebbe con guerre, tra cui la I° e la II° guerra mondiale, a seguito delle quali i gestori del potere risorsero più forti e potenti di prima dalle ceneri della distruzione......................


fonti: Altrogiornale

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