sabato 30 giugno 2012

Canada - Tornado colpisce la zona del Saskatchewan




Video del tornado  che danneggia una stalla, un  silos  a sud-est di Swift Current, (Saskatchewan) durante il  maltempo del 26 giugno 2012.  Si tratta ad  una forte precipitazione o "HP" supercelle erano appena ad ovest e  hanno  tracciato lungo il fronte caldo) che ha prodotto un tornado di grandi dimensioni a ovest di Moose Jaw, SK i.

Cina - Colpita da inondazioni


Almeno 50 morti e oltre 60 sono ancora dispersi in Cina, per inondazioni. 
Più di 10,4 milioni di persone sono colpite da piogge torrenziali in 399 contee in Mongolia Interna, Zhejiang, Fujian, Jiangxi, Hubei, Hunan, Guangdong, Guangxi, Chongqing, Sichuan e la provincia di Guizhou. 
pesanti precipitazioni dal 20 giugno ha danneggiato più di 90.000 case. 
Durante le piene Cina centrale del 1931 , più letale del 20 ° secolo, le morti umane sono stati stimati da 145.000, tra il 3.7 a 4 milioni.
Read more: http://disaster-report.blogspot.com/2012/06/natural-disasters-list-june-30-2012.html#ixzz1zIskaJ3Q

domenica 10 giugno 2012

Roma e i terremoti.


Roma è sismica? Andrea Tertulliani risponde a questa ed altre domande sul rapporto tra Roma e i terremoti.

Effetti collaterali del terremoto in Emila -Romagna. Strana moria di pesci.


Pesci trovati morti nel canale Diversivo a S. Prospero sulla Secchia (MO)

Fenomeno simile avvenuto nella darsena di Ferrara

Effetti collaterali del terremoto. Nella darsena di Ferrara centinaia di carcasse di pesci affiorano in superficie.

venerdì 8 giugno 2012

Isola d'Elba, una spiegazione ai boati e scosse?


La paura del terremoto, nei giorni scorsi, si è diffusa anche all’Elba in seguito a boati e vibrazioni percepiti in alcune zone dell’isola. Ma alcuni esperti hanno smentito che si sia trattato di scosse di terremoto. Si è parlato piuttosto di “onde sonore”, cioè vibrazioni simili a quelle causate dai terremoti, ma non provenienti dal sottosuolo.
Una delle ipotesi che ci siamo fatti però potrebbe essere quella di onde sonore causate da velivoli supersonici, che viaggiano ad una velocità superiore a quella del suono. Questa ipotesi non ci pare troppo fantasiosa perché episodi di questo tipo sono già accaduti. Un fatto del genere, riportato dalla giornalista Angela Lombardi sul giornale “I fatti del nuovo Molise”, si è verificato nel 2008 in Molise, dove un boato con vibrazioni aveva messo in allarme la popolazione.
Ebbene in quel caso l’origine del boato e delle vibrazioni si era rivelata nell’attività di due caccia che avevano superato la velocità del suono, provocando il cosiddetto «bang supersonico», mentre intercettavano un velivolo sospetto. Il boato si verifica quando un corpo attraversa un fluido, volando più veloce del suono (circa 1.200 chilometri all'ora).
Il 30 maggio scorso anche in Sardegna, a Siniscola (Nuoro) è stato avvertito un boato e vibrazioni, come nel caso dell’Elba. Anche in quella zona sono ancora in corso gli accertamenti per conoscerne le cause. La stessa situazione si era verificata sempre in Sardegna nel novembre scorso.
Ma ora andiamo con ordine per spiegare la sequenza dei fatti elbani. Nei giorni scorsi all’Isola d’Elba sono stati avverti dalla popolazione di alcune zone dei boati, accompagnati da una forte vibrazione degli infissi delle abitazioni. Questi fenomeni si sono verificati il 31 maggio con segnalazioni da Rio Marina a Pomonte, entrambe zone costiere, l’ 1 e il 4 giugno con segnalazioni provenienti, nel primo caso dalle zone di ProcchioMarina di Campo e S. Piero, nel secondo caso, invece, dalle zone costiere di Lacona e Pomonte.
Marco Montauti, giovane laureato in Scienze geologiche, residente a S. Piero, paese in cui si trova il sismografo che controlla i movimenti tellurici dell’Elba, ci ha detto di avere avvertito le vibrazioni la mattina del 4 giugno mentre si trovava a casa.  «C’è stato un forte rumore e poi i vetri delle finestre vibravano quasi come se fosse il rumore di un aereoL’Elba non è assolutamente una zona sismica ha proseguito Marco è inserita in classe 4 della zonazione sismica, che vuol dire da basso a bassissimo rischio sismico. Storicamente poi non troviamo notizie relative a terremoti sull’Elba. L’Elba dal punto di vista sismico risulta tettonicamente inattiva  cioè stabile e non ci sono  tutte quelle condizioni che di solito si verificano quando avviene un terremotoQuindi i rumori avvertiti devono senz’altro avere una causa di origine antropica».
Dato che l’ultimo evento, verificatosi lunedì 4 giugno, ha destato molta preoccupazione e paure abbiamo chiesto un parere anche a Gian Mario Gentini della Protezione Civile dell’Elba Occidentale. «Sono arrivate numerose segnalazioni e noi ci siamo subito attivati. L’evento di ieri - ci ha detto Gentini - è stato registrato come onde sonore. Noi come Protezione civile abbiamo inviato una relazione al sindaco di Marciana Marina». Ed è stato proprio Andrea Ciumeisindaco di Marciana Marina a darci alcune informazioni in più.
«La Prefettura ha detto Ciumei con l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia insieme alla Protezione civile dell’Elba occidentale cercherammo di capire da cosa derivino questi eventi percepiti dalla popolazione. Secondo i resoconti delle persone, si tratta “come” di esplosioni, con effetti sonori simili ai terremoti e con piccoli effetti di oscillazione dei corpi sospesi, e vibrazione di infissi. Al momento risulta che da Lacona a Pomonte non esistano né attività legate alle cave, con esplosioni, né tantomeno, almeno per quanto ci è dato sapere, operazioni militari. In ogni caso si tratta senz’altro di effetti a livello di superficie,  c’è stata anche la percezione che ciò provenisse dal mare».
Per avere qualche informazione più dettagliata però ci siamo anche rivolti direttamente all’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Francesco Mele, sismologo e funzionario di sala sismica presso lo stesso istituto, dopo aver controllato il tracciato del sismografo elbano ci ha detto: «Ho trovato una coincidenza di segnali in due dei casi segnalati. Purtroppo la stazione è rumorosa e quindi i segnali sono difficili da interpretare. Abbiamo vari picchi nelle registrazioni orarie (dalle 9 alle 10 legali, dalle 7 alle 8 UTC) dei giorni 1 e 4 giugno. I picchi più ampi sia del giorno 1 che del giorno 4 corrispondono agli orari indicati (9:34 o 9:35). Quei picchi sui tracciati  potrebbero far pensare o a piccoli terremoti, o a crolli sotterranei (tutto con il beneficio di inventario) o anche alla registrazione di un boato di altra causa che induce comunque una vibrazione del terreno. Ma una stazione sola non può dirci molto». Lo stesso sismologo ci ha poi detto che nella zona di Napoli si erano verificati alcuni anni fa degli eventi simili e che erano stato ricondotti ad esplosioni causate dalla pesca di frodo in mare.
Allora, per non lasciare nulla di intentato, ci siamo rivolti anche all’Osservatorio Vesuviano di Napoli e dopo aver descritto ciò che è avvenuto all’Elba, abbiamo chiesto informazioni ad un esperto. «Si, alcuni anni fa abbiamo avuto episodi di pesca di frodo che davano gli stessi effetti sismici dei terremoti sui sismografi,- ci ha spiegato il ricercatore Luca D’Auria -  poi, abbiamo individuato le modalità per distinguere le vibrazioni derivate da effettiva attività sismica e questo tipo di tracciati. È anche accaduto che ordigni bellici fatti brillare in mare potevano essere confusi con il terremoto. Le attività di pesca di frodo però a Napoli in genere si sono verificati di notte, ma in alcuni casi, si sono verificati anche durante il giorno. E’ molto raro che questi episodi siano avvertiti dalle persone, ma quando questa attività sono state effettuate di giorno lungo la costa, soprattutto per la pesca dei datteri di mare, sono stati percepiti dalle persone in maniera simile ad un terremoto».
Boati, associati a vibrazioni simili a quelli elbani sono stati percepiti anche in altre zone d’Italia, nel marzo scorso, come ad Avezzano e L’Aquila e a ottobre anche Forlì. Anche in questo ultimo caso si però trattava di due velivoli dell’aeronautica militare, intervenuti per intercettare un aereo da turismo non identificato. Seguiremo con interesse questa vicenda in attesa anche di una conferma o smentita delle due ipotesi che qui abbiamo provare a formulare.
Valentina Caffieri

Fonte

sabato 2 giugno 2012

Siniscola (NU) - Boato improvviso e tanta paura.


NUORO – Un “boato” improvviso e scatta subito la paura. Paura del terremoto anche se dove il boato c’è stato, a Siniscola, in Sardegna, terremoto non era e non può essere. Le carte sismiche parlano chiaro: se c’è una zona d’Italia che dal rischio terremoto è immune, infatti, quella è la Sardegna.
Terra immune dal terremoto ma non, evidentemente, dalla psicosi. Gli abitanti si Siniscola e dei centri vicini della provincia di Nuoro, sulla costa est dell’isola sono sicuri che sisma è stato. La scossa sarebbe stata avvertita intorno alle 20.30, ma non è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ingv. Lo riferisco il quotidiano L’Unione Sarda L’unica scossa registrata dai sismografi è quella delle 20,28 a Modena, un terremoto di magnitudo 3,9. Insomma la terra non ha tremato secondo i rilievi sismografici, ma per i cittadini di Siniscola il forte boato sentito era di sicuro un terremoto. La vicenda potrebbe sembrare un caso di psicosi da terremoto e assume i contorni di un giallo nella città sprofondata nel panico,che ha preso d’assalto il centralino dei Vigili del Fuoco.
30 maggio 2012 09:13

I tremori registrati all’Elba non sono terremoti...


Non si è trattato di  un fenomeno sismico, legato cioè a un terremoto”. Questo il parere sui due episodi segnalati all’Elba giovedì e venerdì scorso espresso dal dottor Marco Morelli, geologo dell’Istituto Geofisico Toscano, che fa parte dell’Iramar e che in Toscana gestisce una rete di monitoraggio sismometrico integrata con quella nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il dottor Morelli si sta occupando in prima persona delle segnalazioni arrivate in relazione ai tremori rilevati all’Elba: “L’intenso lavoro per il terremoto in Emilia – ci ha detto -  non ci ha permesso fino ad ora di analizzare in modo adeguato le tracce registrate dalla stazione dell’Elba. Ciò non vuol dire che si possa escludere a priori un fenomeno naturale tutto da capire. Non si può però escludere neanche che le vibrazioni siano state indotte da attività di cava o da fenomeni innescati dal passaggio di aerei o grandi navi. Comunque nei prossimo giorni – ha concluso Morelli – analizzeremo le tracce rilevate dagli strumenti e renderemo noto i risultati del nostro lavoro”.
Una ulteriore precisazione arriva poi dalla Protezione Civile provinciale: “Dalle verifiche effettuate  - dice in un comunicato Angelo Mollo,  Responsabile U.O. Protezione Civile Provincia di Livorno -  il fenomeno registrato ieri all’Elba non è da attribuirsi ad alcuna attività sismica. Il fenomeno stesso – aggiunge - è stato registrato dai sismografi posizionati sull’isola di Gorgona e all’Argentario i quali  hanno registrato dei tracciati che non sono da attribuire a movimenti sismici, ma ad attività antropiche la cui natura è ancora in corso di valutazione”.
“Un fenomeno simile – fa sapere la Protezione Civile -  con boati e vibrazioni di vetri, è stato registrato tempo fa anche in Lucchesia senza peraltro, nonostante gli studi e le indagini intraprese, riuscire a capirne la provenienza. Pertanto, in base a quanto sopra detto – conclude il comunicato a firma di Angelo Mollo -  si rassicura la popolazione elbana e si attendono, nei prossimi giorni, a seguito di ulteriori verifiche, gli aggiornamenti del caso”.

Elba - Nuovo fenomeno sismico, la gente in strada.


Un boato, una forte vibrazione alle porte e alle finestre, ma probabilmente (almeno si spera) non una scossa vera e propria di terremoto. E’ quanto accaduto alle 9,35 di questa mattina nel versante occidentale dell’isola d’Elba. Le segnalazioni – dopo quelle dell’episodio di giovedì mattina - stavolta sono arrivate tutte dal versante occidentale: da Procchio, da Marina di Campo, da San Piero, dove qualcuno è addirittura sceso in strada, pensando al peggio. “Stavolta l’ho sentito anche io – ci ha detto Gianmario Gentini, responsabile della Protezione Civile La Racchetta – un rumore forte, fortissime vibrazioni a porte, finestre e mobili con i vetri.

Dopo quello di giovedì, anche ieri alle 9 e 35 nel versante occidentale boato e forti vibrazioni a porte e finestre: a San Piero escono di casa. Gli esperti: qualcosa di simile in Lucchesia tempo fa, d’ora in poi attento monitoraggio


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