domenica 23 settembre 2012

Italia - UFO solca i cieli del Nord Est.

Ufo avvistato a Schio e ad Arcugnano


SCHIO. Lo hanno visto da Udine fino a Monteforte d'Alpone nel Veronese, passando per Pordenone, Chioggia, Schio e Arcugnano. «Una palla di fuoco che diventa un oggetto volante oblungo che emana luci rosate e azzurrognole». Così è stato descritto l'oggetto misterioso da alcuni dei testimoni che martedì scorso tra le 21 e le 22 sono rimasti con la testa alta per capire cos'era quella palla infuocata che ha attraversato il cielo prima «velocissima» per poi «rallentare vistosamente e diventare un oggetto allungato che girava su sè stesso con luci rosso azzurre».  Un Ufo misterioso visto da molti.
Fonte

Estate rovente? A fine secolo avremo 50 giorni l’anno con più di 35°



COPENHAGEN, Danimarca — Abituiamoci alle estati torride. Sembra essere questo il messaggio dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, che nelle scorse settimane ha pubblicato il rapporto “Urban adaptation to climate change in Europe”, secondo il quale tra il 2071 e il 2100 la temperatura sarà superiore ai 35 gradi di giorno e ai 20 gradi di notte per almeno 50 giorni all’anno.
La preoccupante previsione riguarda in particolare le città dell’Italia, del sud della Francia e della Spagna, ma anche della Serbia e della Turchia, dove il poco verde, l’alta densità abitativa e il cemento accentueranno il calore.
“L’Europa ha visto un aumento delle temperature di +0.3 °C per decade negli ultimi quarant’anni – si legge nel rapporto -. Le estati del 2003 e del 2010 (il 2011 non rientra ancora nelle stime, n.d.r.) sono state le più calde degli ultimi 500 anni in Europa. Gli scenari climatici sono chiari: in futuro ci sarà maggiore probabilità di prolungate ondate di calore, soprattutto nelle aree più densamente popolate”.
Insomma, tra cinquant’anni, le temperature dell’estate 2003 saranno considerate probabilmente “nella media”. Potrebbe diventare “normale” perfino fare il bagno nei laghi alpini piuttosto che nel mare, come è accaduto quest’estate al Lago di Antermoia, un lago glaciale che sorge a 2.500 metri in Val di Fassa dove, di solito, l’acqua è talmente fredda che si riesce a malapena a bagnare i piedi. Quest’estate pare vi sia stata addirittura una gara di tuffi.

http://www.montagna.tv/cms/?p=43132


Mar Mediterraneo in questi giorni è scosso da numerosi terremoti.


Da alcuni giorni l'area mediterranea è interessata da una sequenza rilevante di scosse sismiche il cui apice è stato raggiunto il 22 settembre alle ore 05:52 con un forte terremoto di M 5.6 registrato in Grecia. Alle ore 08:15, sempre di ieri, un altro terremoto di M 4.8 è stato registrato ancora in Grecia ma più a nord al confine con l'Albania. Il giorno precedente si sono invece verificati due terremoti ad Ovest dell'Isola di Creta di M 5.0 eM 4.9.Anche il Sud Italia ha reagito allo stress sismico cui tutta la zona è sottoposta e negli ultimi giorni sono stati registrati 11 terremoti con magnitudo di grado Richter superiore a 2.0. Al largo di Sibari, in Calabria, la sequenza più interessante con 4 eventi di cui il maggiore di M 3.4 alle ore 07:10 di ieri. Scosse anche nella Calabria del Sud e in Sicilia dove il 21 settembre è stato registrato un terremoto di M 2.8 fra Termini Imerese e Cefalù.Continua lo sciame sismico nel Pollino al confine fra Basilicata e Calabria dove da ieri è aumentato il grado sismico con una scossa di M 2.7 e l'utima di oggi di M 2.8 alle ore 08:13.Nella successiva piantina le scosse italiane e i due forti terremoti della Grecia.




Isola d'Elba, una spiegazione ai boati e scosse? (2)


-Redazione- 21 settembre 2012- I boati e i successivi tremori segnalati all'Elba in maggio «sono esplosioni, tipo cannonate, non terremoti, e tutto ciò fa pensare a due ipotesi, da verificare. Potrebbe trattarsi di deflagrazioni come quelle delle prodotte dai pescatori di frodo o derivanti da esercitazioni militari. Difficile pensare ad altro».
Così, in un'intervista a ElbaReport.it pubblica oggi un'intervista di Stefano Bramanti a Marco Morelli, geologo responsabile dell'istituto geofisico toscano, che grazie all'interessamento di Gian Mario Gentini, dirigente della Protezione civile a Campo nell'Elba, si è impegnato ad approfondire le segnalazioni dei boati sentiti all'Elba. Sulla vicenda interviene Legambiente che chiede sia fatta chiarezza sugli episodi.
 «Da quel che dice il dottor Morelli – afferma Umberto Mazzantini, responsabile mare di Legambiente Toscana – queste esplosioni che provocano forti onde d'urto si verificano all'interno del Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos e a poca distanza dalle are marine a protezione integrale di Montecristo e Pianosa: ricordiamo che in quest'ultima isola ed all'Elba la Nato svolge da anni 'esperimentì e che nel 2005 la nave 'Alliancè della Nato naufragò proprio a Pianosa mentre testava, insieme all'altra nave 'Leonardò, siluri subacquei, progettati dall'Office of Naval Reserche degli Stati Uniti, con una portata molto ampia ed in grado di raggiungere notevoli profondità. Ci chiediamo se queste esplosioni e le conseguenti onde d'urto avvertibili a terra non danneggino le stesse specie di cetacei, molto sensibili a questo tipo di interferenze, che il Santuario 'Pelagos' ed il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano sono chiamate a salvaguardare».








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