Titano si è evoluto in maniera differente dai pianeti rocciosi come la Terra. E molto diversamente anche dai satelliti ghiacciati come Ganimede (il satellite di Giove), i cui nuclei sono costituiti da strati ben distinti. Lo hanno scoperto ricercatori italiani e statunitensi in uno studio appena pubblicato su Science e coordinato da Luciano Iess dell’Università di Roma La Sapienza (insieme a Paolo Racioppa, sempre della “Sapienza” e Paolo Tortora dell’Università di Bologna). Grazie ai dati inviati dalla sonda Cassini, i ricercatori hanno svelato la composizione e la struttura interna di Titano, conoscenze cruciali per ricostruire l’origine e l’evoluzione del Sistema Solare. Misurando le deboli spinte della gravità sulla sonda Cassini (missione NASA-ESA-ASI) durante quattro passaggi ravvicinati di Titano è stato scoperto che la temperatura all’interno del satellite era troppo bassa per rendere possibile la separazione di ghiaccio e roccia. Probabilmente Titano, che appare in gran parte come una miscela di acqua e rocce, non si è mai riscaldato oltre una temperatura di 1.000 gradi. La temperatura all’interno del satellite è sempre stata quindi troppo bassa per rendere possibile la separazione di ghiaccio e roccia. Soltanto i 500 chilometri più esterni sono privi di roccia, mentre nei rimanenti 2.100 chilometri ghiaccio e roccia sono mescolati in diverse percentuali a seconda della profondità. La ricerca, pubblicata sulla rivista statunitense Science, indica che Titano si è aggregato piuttosto lentamente, forse in un milione di anni o più, in un processo iniziato poco dopo la formazione del Sistema Solare. I risultati ottenuti finora non indicano chiaramente se Titano abbia un oceano sotto la superficie ghiacciata, ma questa rimane un’ipotesi plausibile. Per poterlo determinare in maniera chiara, i ricercatori stanno lavorando alla misura delle maree indotte da Saturno, un obiettivo che potrà essere raggiunto nel corso della missione, che terminerà nel 2017 con un tuffo nell’atmosfera di Saturno. Ora si aspettano i prossimi passaggi ravvicinati di Cassini per svelare lo spessore della crosta ghiacciata che potrà aiutare anche a capire se e come metano liquido possa giungere dall’interno nell’atmosfera. Il metano, spiegano i ricercatori, è responsabile dell’orografia di questa luna e la comprensione del suo ciclo è importante quanto lo è quello dell’acqua per la Terra. Infatti i fiumi, i laghi e le vallate di Titano sono state create da metano liquido che piove dalle nubi presenti nell’atmosfera: ma la sua presenza richiede una sorgente. Il metano potrebbe essere immagazzinato a grande profondità ed essere trasportato in superficie dalla convezione nel ghiaccio. | |
«...Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... l'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo.» (Giordano Bruno)
mercoledì 17 marzo 2010
Ultime da Titano
lunedì 8 marzo 2010
Meteorite solca i cieli di Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria
Domenica scorsa un meteorite ha solcato i cieli di Ungheria e Slovacchia. L'oggetto sarebbe stato osservato maggiormente sui cieli a 30 Km sopra Košíce. Fonti del luogo indicano la probabile presenza di un cratere nei pressi di Bretka.
domenica 7 marzo 2010
Antartide - 400mila anni un meteorite vi esplose sopra.
ROMA - Quattrocentottantunomila anni fa un enorme metorite esplose sopra l'Antartide, spargendo "microsferule" che tutt'ora testimoniano l'evento. La scoperta, riferisce la Bbc, è stata annunciata alla Lunar and Planetary Science Conference a Woodlands, nel Texas.
Gli autori dello studio, fra i quali Luigi Folco e Matthias van Ginneken dell'università di Siena e Phil Bland dell'Imperial College di Londra, hanno trovato micrometeoriti e microsferule, che sono caratteristiche di un'esplosione nell'atmosfera e non dell'impatto di un meteorite con la Terra, nella zona detta Miller Butte nella catena montuosa Transantarctica, non lontano dal polo Sud. Inoltre uno strato di polvere di origine extraterrestre è stato trovato sotto due banchi di ghiaccio perenne lontani fra di loro 2.900 chilometri, il Dome C e il Dome Fuji.
Le dimensioni dell'oggetto esploso dovevano essere enormi, al punto che la massa è stata stimata in 100.000 tonnellate: l'unica possibilità per spiegare la disseminazione dei detriti è che il meteorite sia esploso nell'atmosfera "C'è materiale simile sparso su un'area molto grande - ha dichiarato Bland - é difficile pensare che questo possa essere avvenuto con qualunque altro meccanismo". Nel corso della conferenza si è inevitabilmente parlato di un parallelo con il meteorite di Tunguska, esploso nel 1908 al di sopra della Siberia, e che era molto più piccolo di quello dell'Antartide.
Secondo le simulazioni al computer del dottor Bland e dei suoi colleghi, eventi come quello di Tunguska avvengono sulla Terra ogni 500-1.000 anni. "Questi eventi sono difficili da provare dopo che sono avvenuti - ha dichiarato Bland - Andando oggi a Tunguska, bisogna davvero darsi da fare per trovare degli indizi, ed era accaduto nel 1908. Quello che rende questo lavoro così interessante è che ci consente di cercare tracce di questi episodi nella storia geologica del pianeta. Se le microsferule sono la "firma", da ora sappiamo cosa cercare".
Gli autori dello studio, fra i quali Luigi Folco e Matthias van Ginneken dell'università di Siena e Phil Bland dell'Imperial College di Londra, hanno trovato micrometeoriti e microsferule, che sono caratteristiche di un'esplosione nell'atmosfera e non dell'impatto di un meteorite con la Terra, nella zona detta Miller Butte nella catena montuosa Transantarctica, non lontano dal polo Sud. Inoltre uno strato di polvere di origine extraterrestre è stato trovato sotto due banchi di ghiaccio perenne lontani fra di loro 2.900 chilometri, il Dome C e il Dome Fuji.
Le dimensioni dell'oggetto esploso dovevano essere enormi, al punto che la massa è stata stimata in 100.000 tonnellate: l'unica possibilità per spiegare la disseminazione dei detriti è che il meteorite sia esploso nell'atmosfera "C'è materiale simile sparso su un'area molto grande - ha dichiarato Bland - é difficile pensare che questo possa essere avvenuto con qualunque altro meccanismo". Nel corso della conferenza si è inevitabilmente parlato di un parallelo con il meteorite di Tunguska, esploso nel 1908 al di sopra della Siberia, e che era molto più piccolo di quello dell'Antartide.
Secondo le simulazioni al computer del dottor Bland e dei suoi colleghi, eventi come quello di Tunguska avvengono sulla Terra ogni 500-1.000 anni. "Questi eventi sono difficili da provare dopo che sono avvenuti - ha dichiarato Bland - Andando oggi a Tunguska, bisogna davvero darsi da fare per trovare degli indizi, ed era accaduto nel 1908. Quello che rende questo lavoro così interessante è che ci consente di cercare tracce di questi episodi nella storia geologica del pianeta. Se le microsferule sono la "firma", da ora sappiamo cosa cercare".
venerdì 5 marzo 2010
MARTE - ROVER NASA FOTOGRAFA UNA STRANA FIGURA
La notizia esclusiva è stata riportata poche ore fa dal The Sun. Un curiosa foto scattata - e tra le altre migliaia - da un rover della Nasa; la scoperta è stata pubblicata on-line da Nigel Cooper un esperto che ha studiato migliaia di foto scattate dai robot Nasa sul suolo lunare. Una creatura questa che molti paragonano ad un gorilla. Il signor Cooper ha affermato "E' sicuramente un qualche tipo di creatura, sono convinto che c'è vita là fuori."
Alluvioni nel mondo
UGANDA FRANE E INONDAZIONI A EST 92 MORTI e 20.000 SFOLLATI
Kampala, 4 mar.(Ap) - Le piogge torrenziali che da lunedì cadono senza sosta sull'Uganda orientale hanno provocato 20,000 sfollati e ostacolato le ricerche di eventuali superstiti della frana che lunedì è costata la vita ad almeno 92 persone. Joel Aguma, comandante della polizia dell'Uganda orientale, ha precisato che dall'inizio della settimana le piogge hanno sommerso più di 30 villaggi, provocando l'esodo di oltre 20,000 persone. Lunedì queste stesse piogge avevano provocato l'enorme frana che ha investito tre villaggi nella regione di Bududa, seppellendo centinaia di persone. Kevin Nabutuwa della Croce rossa ugandese ha reso noto che fino a questo momento sono stati recuperati 92 corpi ma che le ricerche sono state sospese a causa del maltempo.
FONTE
HAITI DOPO IL TERREMOTO, LE INONDAZIONI PROVOCANO 13 MORTI E 3.000 SFOLLATI.
(ANSA) - PORT-AU-PRINCE, 1 MAR - Morte 13 persone ad Haiti il 27 febbraio, a causa delle inondazioni dovute alle forti piogge. Lo riferisce la Protezione civile. Almeno tre persone sono disperse mentre gli sfollati sono tremila e hanno bisogno di cibo e acqua potabile. Le inondazioni hanno ulteriormente peggiorato la situazione di un paese poverissimo e devastato dal terremoto del 12 gennaio scorso, che ha fatto 222.500 morti e piu' di un milione di senza tetto.
FONTE
ROMANIA - ALLERTA ALLUVIONI SUL DANUBIO
(ANSA) - BUCAREST, 2 MAR - Allerta alluvioni in quattro province del sud della Romania in conseguenza della crescita della portata del Danubio negli ultimi giorni. Delle quattro province bagnate dal fiume che segna il confine con la Bulgaria, la piu' colpita e' quella di Olt, dove sono stati inondati piu' di 300 ettari di pascoli. Nella provincia di Buzau, 31 localita' sono state colpite dalle frane. Il premier Emil Boc ha promesso risarcimenti alla popolazione e aiuto finanziario dal fondo per l'ambiente.
FONTE
Kampala, 4 mar.(Ap) - Le piogge torrenziali che da lunedì cadono senza sosta sull'Uganda orientale hanno provocato 20,000 sfollati e ostacolato le ricerche di eventuali superstiti della frana che lunedì è costata la vita ad almeno 92 persone. Joel Aguma, comandante della polizia dell'Uganda orientale, ha precisato che dall'inizio della settimana le piogge hanno sommerso più di 30 villaggi, provocando l'esodo di oltre 20,000 persone. Lunedì queste stesse piogge avevano provocato l'enorme frana che ha investito tre villaggi nella regione di Bududa, seppellendo centinaia di persone. Kevin Nabutuwa della Croce rossa ugandese ha reso noto che fino a questo momento sono stati recuperati 92 corpi ma che le ricerche sono state sospese a causa del maltempo.
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HAITI DOPO IL TERREMOTO, LE INONDAZIONI PROVOCANO 13 MORTI E 3.000 SFOLLATI.
(ANSA) - PORT-AU-PRINCE, 1 MAR - Morte 13 persone ad Haiti il 27 febbraio, a causa delle inondazioni dovute alle forti piogge. Lo riferisce la Protezione civile. Almeno tre persone sono disperse mentre gli sfollati sono tremila e hanno bisogno di cibo e acqua potabile. Le inondazioni hanno ulteriormente peggiorato la situazione di un paese poverissimo e devastato dal terremoto del 12 gennaio scorso, che ha fatto 222.500 morti e piu' di un milione di senza tetto.
FONTE
ROMANIA - ALLERTA ALLUVIONI SUL DANUBIO
(ANSA) - BUCAREST, 2 MAR - Allerta alluvioni in quattro province del sud della Romania in conseguenza della crescita della portata del Danubio negli ultimi giorni. Delle quattro province bagnate dal fiume che segna il confine con la Bulgaria, la piu' colpita e' quella di Olt, dove sono stati inondati piu' di 300 ettari di pascoli. Nella provincia di Buzau, 31 localita' sono state colpite dalle frane. Il premier Emil Boc ha promesso risarcimenti alla popolazione e aiuto finanziario dal fondo per l'ambiente.
FONTE
martedì 2 marzo 2010
Terremoto _ Scossa in provincia di latina di 2,2° Richter.
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ROMA (2 marzo) - Una leggera scossa di terremoto, di magnitudo 2,2, è stata avvertita alle 16,14 dalla popolazione in provincia di Latina, come segnala l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L'epicentro è stato localizzato tra i comuni di Sezze, Bassiano e Roccagorga, a una profondità di 7,3 chilometri. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.
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sabato 27 febbraio 2010
Cile terremoto 8.8°Richter - Allarme tsunami
IN APPLIES TO AREAS WITHIN AND BORDERING THE PACIFIC
OCEAN AND ADJACENT SEAS...EXCEPT ALASKA...BRITISH COLUMBIA...
WASHINGTON...OREGON AND CALIFORNIA.
... A WIDESPREAD TSUNAMI WARNING IS IN EFFECT ...
A TSUNAMI WARNING IS IN EFFECT FOR
CHILE / PERU / ECUADOR / COLOMBIA / ANTARCTICA / PANAMA /
COSTA RICA / NICARAGUA / PITCAIRN / HONDURAS / EL SALVADOR /
GUATEMALA / FR. POLYNESIA / MEXICO / COOK ISLANDS / KIRIBATI /
KERMADEC IS / NIUE / NEW ZEALAND / TONGA / AMERICAN SAMOA /
SAMOA / JARVIS IS. / WALLIS-FUTUNA / TOKELAU / FIJI /
AUSTRALIA / HAWAII / PALMYRA IS. / TUVALU / VANUATU /
HOWLAND-BAKER / NEW CALEDONIA / JOHNSTON IS. / SOLOMON IS. /
NAURU / MARSHALL IS. / MIDWAY IS. / KOSRAE / PAPUA NEW GUINEA /
POHNPEI / WAKE IS. / CHUUK / RUSSIA / MARCUS IS. / INDONESIA /
N. MARIANAS / GUAM / YAP / BELAU / JAPAN / PHILIPPINES /
CHINESE TAIPEI
THIS BULLETIN IS ISSUED AS ADVICE TO GOVERNMENT AGENCIES. ONLY
NATIONAL AND LOCAL GOVERNMENT AGENCIES HAVE THE AUTHORITY TO MAKE
DECISIONS REGARDING THE OFFICIAL STATE OF ALERT IN THEIR AREA AND
ANY ACTIONS TO BE TAKEN IN RESPONSE.
AN EARTHQUAKE HAS OCCURRED WITH THESE PRELIMINARY PARAMETERS
ORIGIN TIME - 0634Z 27 FEB 2010
COORDINATES - 36.1 SOUTH 72.6 WEST
DEPTH - 55 KM
LOCATION - NEAR COAST OF CENTRAL CHILE
MAGNITUDE - 8.8
MEASUREMENTS OR REPORTS OF TSUNAMI WAVE ACTIVITY
GAUGE LOCATION LAT LON TIME AMPL PER
------------------- ----- ------ ----- --------------- -----
MANZANILLO MX 19.1N 104.3W 1705Z 0.32M / 1.0FT 24MIN
DART MANZANILLO 434 16.0N 107.0W 1611Z 0.07M / 0.2FT 24MIN
ACAPULCO MX 16.8N 99.9W 1549Z 0.16M / 0.5FT 24MIN
RIKITEA PF 23.1S 134.9W 1559Z 0.15M / 0.5FT 22MIN
DART MARQUESAS 5140 8.5S 125.0W 1531Z 0.18M / 0.6FT 18MIN
BALTRA GALAPAGS EC 0.4S 90.3W 1452Z 0.35M / 1.2FT 14MIN
EASTER CL 27.2S 109.5W 1205Z 0.35M / 1.1FT 52MIN
ANCUD CL 41.9S 73.8W 0838Z 0.62M / 2.0FT 84MIN
CALLAO LA-PUNTA PE 12.1S 77.2W 1029Z 0.36M / 1.2FT 30MIN
ARICA CL 18.5S 70.3W 1008Z 0.94M / 3.1FT 42MIN
IQUIQUE CL 20.2S 70.1W 0907Z 0.28M / 0.9FT 68MIN
ANTOFAGASTA CL 23.2S 70.4W 0941Z 0.49M / 1.6FT 52MIN
DART LIMA 32412 18.0S 86.4W 0941Z 0.24M / 0.8FT 36MIN
CALDERA CL 27.1S 70.8W 0843Z 0.45M / 1.5FT 20MIN
TALCAHUANO CL 36.7S 73.4W 0653Z 2.34M / 7.7FT 88MIN
COQUIMBO CL 30.0S 71.3W 0852Z 1.32M / 4.3FT 30MIN
CORRAL CL 39.9S 73.4W 0739Z 0.90M / 2.9FT 16MIN
SAN FELIX CL 26.3S 80.1W 0815Z 0.53M / 1.7FT 08MIN
VALPARAISO CL 33.0S 71.6W 0708Z 1.29M / 4.2FT 20MIN
LAT - LATITUDE (N-NORTH, S-SOUTH)
LON - LONGITUDE (E-EAST, W-WEST)
TIME - TIME OF THE MEASUREMENT (Z IS UTC IS GREENWICH TIME)
AMPL - TSUNAMI AMPLITUDE MEASURED RELATIVE TO NORMAL SEA LEVEL.
IT IS ...NOT... CREST-TO-TROUGH WAVE HEIGHT.
VALUES ARE GIVEN IN BOTH METERS(M) AND FEET(FT).
PER - PERIOD OF TIME IN MINUTES(MIN) FROM ONE WAVE TO THE NEXT.
EVALUATION
SEA LEVEL READINGS CONFIRM THAT A TSUNAMI HAS BEEN GENERATED
WHICH COULD CAUSE WIDESPREAD DAMAGE. AUTHORITIES SHOULD TAKE
APPROPRIATE ACTION IN RESPONSE TO THIS THREAT. THIS CENTER WILL
CONTINUE TO MONITOR SEA LEVEL DATA TO DETERMINE THE EXTENT AND
SEVERITY OF THE THREAT.
A TSUNAMI IS A SERIES OF WAVES AND THE FIRST WAVE MAY NOT BE THE
LARGEST. TSUNAMI WAVE HEIGHTS CANNOT BE PREDICTED AND CAN VARY
SIGNIFICANTLY ALONG A COAST DUE TO LOCAL EFFECTS. THE TIME FROM
ONE TSUNAMI WAVE TO THE NEXT CAN BE FIVE MINUTES TO AN HOUR, AND
THE THREAT CAN CONTINUE FOR MANY HOURS AS MULTIPLE WAVES ARRIVE.
FOR ALL AREAS - WHEN NO MAJOR WAVES ARE OBSERVED FOR TWO HOURS
AFTER THE ESTIMATED TIME OF ARRIVAL OR DAMAGING WAVES HAVE NOT
OCCURRED FOR AT LEAST TWO HOURS THEN LOCAL AUTHORITIES CAN ASSUME
THE THREAT IS PASSED. DANGER TO BOATS AND COASTAL STRUCTURES CAN
CONTINUE FOR SEVERAL HOURS DUE TO RAPID CURRENTS. AS LOCAL
CONDITIONS CAN CAUSE A WIDE VARIATION IN TSUNAMI WAVE ACTION THE
ALL CLEAR DETERMINATION MUST BE MADE BY LOCAL AUTHORITIES.
BULLETINS WILL BE ISSUED HOURLY OR SOONER IF CONDITIONS WARRANT.
THE TSUNAMI WARNING WILL REMAIN IN EFFECT UNTIL FURTHER NOTICE.
THE WEST COAST/ALASKA TSUNAMI WARNING CENTER WILL ISSUE PRODUCTS
FOR ALASKA...BRITISH COLUMBIA...WASHINGTON...OREGON...CALIFORNIA.
lunedì 22 febbraio 2010
Mosca, nevicata record di 1 mt, precedente di 62 cm nel 1966
Due donne attraversano il muro di neve abbattutosi su Mosca. (foto keystone)
Mosca, 22 feb. (Apcom-Nuova Europa) - Mosca sepolta dalla neve, mai come negli ultimi decenni: questa mattina sono gia' caduti 63 centimetri, e nel corso della giornata si potrebbe sfiorare il metro. Tenendo conto che il precedente record di 62 cm e' stato registrato nel lontano 1966.
E' il quarto giorno di fila che le pesanti nevicate coprono la capitale russa, oltre il 140% rispetto alla norma mensile. Come risultato: difficolta' negli spostamenti, traffico rallentato, poca visibilita'. Per domani il fenomeno dovrebbe attenuarsi, tenendo conto che il 23 febbraio - giorno di festa nazionale dedicato ai Difensori della Patria - il ciclone si allontanera' dalla capitale, e la temperatura durante la notte scendera' fino a 12-14 gradi sotto zero.
Tuttavia, la pausa dalla neve non durera' a lungo. La sera del 23 febbraio - secondo gli esperti - il fronte atmosferico occidentale promette nuovi fenomeni. La neve dunque continuera' a posarsi ma non cosi' intensa come nei giorni precedenti.
domenica 21 febbraio 2010
sabato 13 febbraio 2010
Sole - SOHO riprende un nuovo oggetto che si avvicina al sole (11.02.2010)
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