L’ingegnere italiano Andrea Rossi ha dichiarato sul suo blog che l’E-Cat da 1 MW venduto alcuni mesi or sono ad un ente militare segreto funziona correttamente. L’impianto funzionerà circa 8.000 ore su un totale possibile di 8.760 ore in un anno con un COP (Coefficient of Performance) medio di 6 e al momento sarebbe già avvenuta la prima carica di nichel. Il vero problema della commercializzazione di generatori a fusione fredda è la certificazione, una volta risolti questi problemi (forse entro un paio di anni) questi potranno far parte della realtà quotidiana. Ulteriori informazioni sull’E-Cat sono disponibili sul sito:www.ecatnews.it e su http://ecatreport.com .
La fusione nucleare fredda (comunemente fusione fredda o fusione a freddo), è un nome generico attribuito a presunte reazioni di natura nucleare, che si produrrebbero a pressioni e a temperature molto minori di quelle necessarie per ottenere la fusione nucleare “calda”, per la quale sono invece necessarie temperature dell’ordine del milione di kelvin e densità del plasma molto elevate. Alcuni studiosi ritengono che il termine “fusione fredda” sia da sostituire con il termine trasmutazione LENR, in quanto tutti i fenomeni qui di seguito descritti appartengono alla famiglia delle reazioni nucleari a bassa energia. (Fonte:Wikipedia.org).
Joseph Zawodny, ricercatore senior del Langley Research Center della NASA, ha rilasciato una dichiarazione alla rivista “Forbes” dove afferma che con la tecnologia LENR (Low Energy Nuclear Reaction) è possibile produrre “quantità di energia in eccesso, in modo pulito, senza pericolose radiazioni ionizzanti, senza produrre rifiuti dannosi”. Inoltre grazie a questa nuova tecnologia si potrebbe garantire il fabbisogno energetico mondiale con l’1% di nichel estratto dal pianeta ad un costo pari ad un quarto di quello proposto dal carbone. Daniel Bushnell, capo lavoro a Langley, sta lavorando con il nichel in compagnia dei ricercatori NASA.