venerdì 21 settembre 2012

Sessuologia - Dal veleno di un ragno il nuovo Viagra?



Si chiama Phoneutri Nigriventer e produce un veleno mortale. Si tratta di un ragno il cui veleno, se trattato e dosato, potrebbe divenire per gli uomini in difficoltà una sorta di ancora di salvezza. Non si esclude, infatti, che tale veleno possa entrare a far parte degli ingredienti della prossima generazione di Viagra.Tra gli effetti nocivi del morso di questo ragno, sicuramente la morte è quella che desta più inquietudine. Sebbene, in alcuni episodi, si registrano casi di erezione prolungata negli uomini. Se tale sintomo può far seguito ad un'impotenza completa, è possibile che la tossina responsabile del priapismo potrebbe risolvere alcuni problemi di disfunzione erettile. Naturalmente il dosaggio e la somministrazione sono fondamentali e potrebbero in qualche caso sostituire i classici farmaci.
A sostenerlo i ricercatori del Medical College of Georgia, i quali hanno studiato gli effetti del morso del ragno nei ratti. Ne è emerso che la puntura del ragno provocava un'erezione persistente della durata di almeno quattro ore. Si è dimostrato anche che le arterie subivano una notevole dilatazione e un maggiore afflusso di sangue nei corpi cavernosi.

I ricercatori fanno riferimento a un possibile impiego della sostanza velenosa anche nella cura delle disfunzioni sessuali femminili, sebbene siano ancora vaghi le modalità e i motivi per cui la tossina possa funzionare nell'organismo femminile. Ed è anche questo l'aspetto sul quale si soffermeranno gli scienziati. Tuttavia, l'interesse principale si concentra sugli effetti nell'uomo, poiché non sono pochi quelli a riferirsi a tale rimedio come al Viagra del futuro.
Non tutti i ragni vengono per nuocere, dunque. Questo curioso aracnide è anche noto comeragno brasiliano errante o ragno delle banane, visto che si ripara spesso nei caschi di banane. Diffuso nell'America centro-meridionale, ama annidarsi anche tra i vestiti, sotto le rocce o nelle fessure dei muri. Le sue dimensioni sono abbastanza massicce ed è di colore chiaro e di pelo rado. Il suo attacco viene anticipato dal sollevarsi delle zampe anteriori, mentre con quelle posteriori ondeggia fino a poi scattare. Chi subisce il suo morso soffre di perdita di controllo muscolare, crisi respiratorie e, nel peggiore dei casi, la morte se non viene trattato con un adeguato antidoto.
o studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Sexual Medicine.
Federica Vitale



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