Roma, 22 lug. (TMNews) - I lavori di perforazione per la realizzazione di una centrale geotermica a San Gallo, in Svizzera, sono stati provvisoriamente interrotti dopo il terremoto provocato venerdì nella regione al confine con l'Austria.
Stando al Servizio sismologico del Politecnico federale di Zurigo, la responsabilità del sisma - verificatosi alle 5.30 del mattino con una magnitudo di 3.6 gradi sulla scala Richter a una profondità di soli 4 chilometri - è da attribuire al progetto geotermico di San Gallo.
Si è trattato di una "situazione di emergenza assoluta", ha affermato il direttore delle Aziende industriali di San Gallo Ivo Schillig citato dalla Sonntagszeitung, precisando che "vite umane erano in pericolo". Più precisamente il sisma sarebbe stato provocato dal tentativo di bloccare una fuga di gas generata dai lavori di perforazione per la realizzazione della centrale geotermica. Per evitare pericolose fuoriuscite sono stati pompati nel foro 650 metri cubi di acqua e fango. La fuga di gas avrebbe infatti potuto distruggere l'impianto di trivellazione e proiettarlo in aria a causa della forte pressione.
Una cellula di crisi sta ora monitorando la situazione e valutando il rischio di nuovi terremoti, che secondo il Politecnico federale potrebbero verificarsi nei prossimi giorni. La scossa di ieri era stata annunciata nei giorni precedenti da altri eventi simili di minore intensità.
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