sabato 27 ottobre 2012

Messico, misterioso oggetto penetra nella bocca del vulcano Popocatepetl.


Un misterioso oggetto cilindrico della approssimativa lunghezza di 1000 mt., è penetrato la notte dello scorso 26 Ottobre nella bocca attiva del vulcano messicano Popocapetl.La videocamera che ha registrato il misterioso oggetto appartiene al gruppo di telecamere di sorveglianza del centro di allarme geologico e vulcanologico messicano CENAPRED.

venerdì 26 ottobre 2012

Vulcano Marsili come fonte di energia?


Da un recente studio del Marsili Project Eurobuilding, è emerso che proprio nelle profondità del Mar Tirreno, fra Sicilia, Calabria e Campania, diversi vulcani, fra cui proprio il Marsili, potrebbero fornire energia elettrica a tutta Italia, con apposite centrali geotermiche del caso.
Dall’analisi del terreno è emerso che proprio in questa zona vi è una perfetta “pentola” fornita dal vulcano, che potrebbe garantire, con soli 4-5 pozzi, ben 200 Megawat di energia, produzione pari a quella di una centrale nucleare media. Inoltre, sfruttando poi tutta la zona adiacente, si potrebbe moltiplicare di molto questo risultato, che potrebbe soddisfare quasi in toto il fabbisogno energetico italiano, con appositi ed adeguati investimenti del caso.
La lontananza dalla costa rende il progetto particolarmente sicuro, e non garantirebbe problemi alla popolazione, come può accedere per simili centrali costruite sulla terraferma. Inoltre, la potenza offerta dal sottosuolo produrrebbe di norma risultati “migliori” rispetto alle normali centrali geotermiche, e lo sviluppo del settore, garantirebbe inoltre all’Italia il primato mondiale, per una simile realizzazione mai effettuata da nessuna parte al mondo.
Gli studiosi continuano a chiedersi cosa aspetti il governo a lanciare i lavori, ed apprezzamento è stato espresso dallo stesso Ministero apposito, che ha da poco inserito il geotermico fra le energie rinnovabili legalizzate nel nostro paese. Staremo a vedere cosa succederà e se si svolgeranno i lavori in merito in un futuro prossimo.

sabato 20 ottobre 2012

Alluvione colpisce Lourdes, la Grotta invasa dalle acque (2)





Alluvione colpisce Lourdes, la Grotta invasa dalle acque


Tanta pioggia e tanta paura, ma il peggio sembra essere passato. Una violenta perturbazione si è abbattuta dalla scorsa notte sulla Francia, in particolare nella zona di Lourdes, provocando anche l’esondazione del fiume Gave, all’interno del Santuario, proprio davanti alla Grotta di Lourdes. Tanto che, a causa delle inondazioni, le autorità hanno disposto la chiusura del santuario di Lourdes, dove 500 pellegrini vengono evacuati.
Tutti gli hotel della città bassa, situati ai bordi del fiume Gave, si stanno progressivamente svuotando. Gli autobus conducono i pellegrini verso il palazzo dei congressi e il palazzo dello sport. Il fiume Gave, abitualmente calmo, è divenuto ormai un torrente in piena.
Ma Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) comunque rassicura. «Tanta pioggia e tanta paura per quanti sono in questo momento a Lourdes, ma il peggio è passato, voglio infatti rassicurare che il personale e i soci dell’Unitalsi che in questo momento sono in pellegrinaggio e lavorano Lourdes sono stati messi in sicurezza e non corrono nessun rischio, come le strutture dell’Unitalsi a Lourdes».
«Dalla nostra sede a Lourdes stiamo monitorando costantemente la situazione, in modo da garantire la massima sicurezza per quanti sono a Lourdes» ha precisato Pagliuca.
Dalle previsioni meteo l’allerta maltempo dovrebbe durare fino a domani
Fonte

Dossier choc commissione rischi sismici eruzione vulcani flegrei, disastro a Napoli



POZZUOLI -L’eruzione della caldera flegrea potrebbe comportare flussi piroclastici in grado di abbattersi in pieno sulla collina di Posillipo, mentre i venti nella stratosfera indirizzerebbero le ceneri vulcaniche direttamente sulla città di Napoli. Lo scenario – da brividi – è contenuto nella relazione della commissione nazionale rischi sismici e vulcanici istituita due anni e mezzo fa dall’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Un lavoro delicato giunto alle battute finali. Una relazione al momento ancora top-secret, ultimata dai tecnici nelle scorse settimane dopo due anni e mezzo di lavoro e che sarà trasmessa tra alcuni giorni alla commissione nazionale Grandi Rischi per fare da paradigma al nuovo piano di evacuazione nazionale.
La letteratura scientifica è piena di riferimenti alla temuta pericolosità della super-eruzione della caldera flegrea: un’area che ingloba i quartieri flegrei di Napoli, da Soccavo a Fuorigrotta, oltre le zone di Pozzuoli e Bacoli. E i tecnici incaricati dal dipartimento guidato ora da Franco Gabrielli hanno lavorato alla simulazione dello scenario catastrofico temuto, in modo da poter avere chiaro il quadro di dove indirizzare oltre mezzo milione di persone in caso di evento catastrofico quale sarebbe un’eruzione di tipo esplosivo.
Non ci sono certezze: si è ragionato su modelli fisico-matematici e scientifici. E lo scenario mette i brividi anche solo a ipotizzarlo. Confermando posizioni già espresse in alcuni studi di settore pubblicati appena qualche mese fa, la commissione nazionale ha ribadito che «i Campi Flegrei hanno potenzialità di danneggiamento niente affatto minore del Vesuvio».
Nella caldera potrebbero aprirsi bocche eruttive in due punti: una in particolare, quella al limite del territorio napoletano, avrebbe una capacità eruttiva tale da proiettare i flussi piroclastici, cioè i frammenti emessi dall’esplosiva eruzione, direttamente sulla collina di Posillipo incenerendola in pieno. 
Lo studio dettagliato di tutti i flussi dei venti nella stratosfera misurati negli ultimi decenni, invece, avrebbe indicato una novità importante: la cenere prenderebbe la direzione di Napoli. Su questo presupposto ipotizzato (e temuto) di impatto andrà ora redatto il nuovo piano di evacuazione dai Campi Flegrei: gli sfollati dovranno seguire vie di fuga in direzione opposta a Napoli, verso l’interno della Campania. Andranno rivisti, in questo modo, i vecchi piani. Quello generale dovrà farlo la Protezione civile, mentre a Regioni e Comuni toccherà lavorare ai piani territoriali particolareggiati.
E si dovrà ragionare anche sullo scenario pre-sismico, come avverrà a Pozzuoli con la partnership tra Comune e università, con il gruppo di lavoro Plinius guidato dal professore Giulio Zuccaro: il nuovo piano comunale dovrà tenere in debito conto la sicurezza statica degli edifici sulle vie di fuga. Ieri 16mila cittadini e studenti campani hanno aderito allo Shakeout: la simulazione di evento sismico con relativo esodo organizzato dalla Us Navy. E il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, a margine di una esercitazione in una scuola media ha rivolto al capo della Protezione civile Franco Gabrielli un «accorato appello affinché venga al più presto presa in esame la relazione di scenario temuto in caso di eruzione nei Campi Flegrei e venga adottato al più presto il nuovo piano nazionale di esodo». I Verdi, con Francesco Borrelli, polemicamente notano invece che «è stata la marina militare Usa a promuovere la simulazione anziché la protezione civile nazionale», mentre per il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo «siamo oramai in attesa da anni di un piano di evacuazione dall’area flegrea come i fedeli attendono i miracoli».

venerdì 19 ottobre 2012

E' allarme vulcani, la preoccupazione degli scienziati.


I ricercatori e gli scienziati di mezzo mondo stanno monitorando costantemente la situazione dei vulcani in tutto il pianeta, con particolare attenzione al cosiddetto "Ring of Fire", ovvero la linea di giunzione delle placche tettoniche che, dalle isole Filippine, percorre tutto l'arco dell'Oceano Pacifico per terminare al punto più meridionale delle coste occidentali del continente sudamericano.

A tale proposito, vulcanologi e geofisici avvertono una intensa attività che potrebbe essere il prologo ad una serie di eruzioni esplosive che potenzialmente cambierebbero la faccia del pianeta.

In primo luogo, l'Osservatorio Vulcanologico e Sismologico di Manizales, in Colombia, porta all'attenzione la inusuale serie di eventi sismici dell'ultima settimana, associati a fenomeni di frantumazione delle rocce in particolare riguardanti il massiccio del vulcano Cerro Machin e degli altri crateri presenti nella provincia di Tapias.


Anche all'isola vulcanica di El Hierro, nell'arcipelago delle Canarie, gli scienziati sono in allerta per una serie di eventi sismici il cui ipocentro è stato localizzato a circa 10 km di profondità.


Preoccupazione desta il vulcano Yellowstone, nel nord-ovest degli Stati Uniti, dove si sono manifestati altrettanti eventi sismici seppur di intensità non forte, ma che sono evidenti segni dell'attività di una caldera molto attiva.

Cambiando zona, anche in Islanda si segnala un nuovo sciame sismico avvenuto durante lo scorso fine settimana, in particolare nella penisola di Reykjanes, a circa 12 km a sud-ovest del vulcano Brenisteinsjoll, con un picco di magnitudo 3.8 della scala Richter che ha avuto il suo ipocentro a 5 km di profondità alle ore 19.42 di venerdi scorso, ora di Greenwich.

Da rilevare anche l'esplosione avvenuta sul monte Klyuchevskoy, il più alto vulcano del continente euroasiatico che sorge nella parte orientale della Russia (4.750 metri) e che nella tarda mattinata di ieri ha manifestato i primi segni di una nuova fase eruttiva. Le ultime eruzioni del Klyuchevskoy risalgono a settembre 2009 e dicembre 2010.

FONTE

California - Nella notte del 17 Ottobre solcata da una palla di fuoco.



Florida, trovato in spiaggia un occhio gigante.



Uno Strano ritrovamento quello CHE E Successo Ad un italo-americano, Gino Covacci, abitante di Pompano Beach, a nord di Miami, in Florida

A tutt'oggi nessuno e Stato a Grado di stabilire un Quale specie appartenga l'occhio, Che data le Sue Dimensioni DEVE Essere Sicuramente grande, Visto Che l'uomo, vieni 'Sun Sentinel' Riporta il, DOPO Aver Trovato l'occhio, ha avvisato la Polizia e la Florida Fish and Wildlife Conservation Commission. 

"Ancora sanguinava when l'ho Raccolto e l'ho Messo in Una busta di plastica", ha dichiarato l'italo-americano al Sentinel dom  
Al Momento, i biologi, Che Hanno Dato "un'occhiata" all'organo, non riescono a Capire un Quale specie Possa appartenere.  
Varie Sono le Teorie Sulla paternità, vieni Ad un pesce spada o calamaro gigante annuncio delle Nazioni Unite o, Ancora, squalo o tonno. 


Ora l'occhio Sarà, Conservato Nella formalina e spedito per Analisi al Florida Fish and Wildlife Research Institute di San Pietroburgo per riuscire a stabilire Finalmente la misteriosa Identità di This creatura. 

Potrebbe appartenere ad also Una specie degli abissi tutt'ora sconosciuta , Gli Oceani Sono Pieni di misteriose creature in zona inesplorate.  
L'occhio has been congelato in attesa di Nuovi Esami, Sicuramente i Test Genetici ne sveleranno i segreti, Risolvendo QUESTO rebus.  



martedì 16 ottobre 2012

Terremoto di M. 4.6 davanti le coste calabre.

Event-ID7225066700
Magnitudo(Ml)4.6
Data-Ora16/10/2012 alle 17:10:57 (italiane)
16/10/2012 alle 15:10:57 (UTC)
Coordinate39.651°N, 15.724°E
Profondità279.3 km
Distretto sismicoCosta_calabra_occidentale
Comuni entro i 10Km

-
Comuni tra 10 e 20km

BELVEDERE MARITTIMO (CS)
BONIFATI (CS)
BUONVICINO (CS)
DIAMANTE (CS)
GRISOLIA (CS)
MAIERA' (CS)
SANGINETO (CS)
SANTA MARIA DEL CEDRO (CS)
SCALEA (CS)

venerdì 12 ottobre 2012

Astronomia - In arrivo la cometa ISON, che rilancia le teorie Maya.



ROMA - Sarà visibile a partire dal prossimo novembre e, come ogni cometa molto brillante, si annuncia come portatrice di sventure. Ison, scoperta a fine settembre, si sta dirigendo verso le regioni interne del Sistema Solare, ridando fiato a tutte le teorie catastrofistiche di fine 2012. L'oggetto attualmente si trova tra le orbite di Giove e Saturno ed ''e' visibile con dei telescopi all'alba, tra le stelle poco appariscenti del Cancro'', ha spiegato l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. ''Se la cometa non tradira' le attuali aspettative sara' una delle comete piu' luminose viste negli ultimi anni, alcune previsioni la danno luminosissima al pari della cometa C/2006 P1 McNaught, che alcuni anni fa mostro' la sua bellissima coda nell'emisfero australe'' osservata dall'astrofilo italiano Rolando Ligustri, che e' stato uno dei primi a fotografarla. ''Ci sono attualmente alcuni se: il primo - spiega Ligustri - e' un avvicinamento al pianeta Marte, che potrebbe modificare leggermente la sua orbita, poi l'avvicinamento al Sole che rischia di vaporizzarla, ma se questa cometa avra' 'la pelle dura', riemergera' dopo il 28 novembre 2013 subito dopo il tramonto e dovrebbe essere molto luminosa''.

PERCORSO. La cometa infatti nei primi mesi di ottobre del 2013 passera' molto vicino a Marte, poi si dirigera' nelle regione piu' vicine al Sole. ''Considerando la sua orbita - spiega Masi - cosi' come e' stata determinata dalle osservazioni disponibili, essa raggiungera' una minima distanza dal Sole il 28 novembre 2013, pari a circa 1,5 milioni di chilometri. Poche settimane dopo, sara' a circa 60 milioni di chilometri dalla Terra, visibile dall'emisfero Nord''. E' difficile predire il comportamento di questa cometa ma, sottolinea Masi, le stime piu' ottimistiche la valutano potenzialmente brillante come la Luna piena nel momento di minima distanza dal Sole e suggeriscono che sara' visibile ad occhio nudo tra i primi di novembre 2013 e le prime settimane dell'anno successivo''. Gli astronomi di tutto il mondo, spiega la Nasa, stanno monitorando questa 'palla di neve' gigante che si pensa arrivi direttamente dalla nube di Oort, per capire meglio la sua natura e come potrebbe evolvere nel corso dei prossimi 15 mesi.

TEORIE MAYA. Intanto  sui siti catastrofisti Ison è già diventata la nuova nemesi del 2013. Il fatto che alcuni astronomi stiano valutando la possibilità che si tratti di una cometa già apparsa in passato, la Grande Cometa del 1680, ha fatto destare il sospetto tra i sostenitori dell’ipotesi Nibiru che Ison altri non sia che il temuto pianeta X, ormai entrato nel nostro sistema solare dopo una lunghissima orbita intorno al Sole. L’apocalisse prevista per il dicembre di quest’anno sarebbe allora posticipata di un solo anno, forse un banale errore di calcolo dei Maya. A queste ipotesi fantasiose si associano quelle di chi ha già ripreso in mano le quartine di Nostradamus. Nella VI centuria, quartina 6, il veggente declama: “Apparirà verso il Settentrione / Non lungi dal Cancro la stella capelluta: / Susa, Siena, Boece, Eretrion, / Morirà di Roma grande, la notte dispersa”. Il fatto che la cometa Ison sia stata avvistata nella costellazione del Cancro ha subito ridestato interesse verso questa quartina assai poco chiara, come tutte quelle di Nostradamus. Altri hanno fanno notare che, se la Ison fosse la stessa cometa apparsa nel 1680, la sua orbita sarebbe di 333 anni, la metà esatta dell’infausto numero apocalittico 666. Insomma, ce n’è abbastanza da star sicuri di una cosa: ne sentiremo molto parlare nei prossimi mesi.

Astronomia - "55 CANCRI", il pianeta composto di..diamanti




ROMA - È grande il doppio della Terra, è superveloce ed è composto da diamanti. La rivista scientifica Astrophysical Journal Letters ha pubblicato lo studio di un gruppo di ricercatori coordinato da Nikku Madhusudhan del Centro per l’astronomia e l’astrofisica dell’Università di Yale, che ha osservato un gigantesco pianeta a 40 anni luce dal nostro sistema solare, composto in gran parte da diamanti. «Questo è il primo assaggio di un mondo roccioso con una chimica fondamentalmente diversa da quella della Terra», ha commentato Madhusudhan. «La superficie di questo pianeta è probabilmente coperta di grafite e diamanti piuttosto che da acqua e granito». Il pianeta “55 Cancri e” ha un raggio doppio e una massa otto volte superiore rispetto alla Terra, dimensioni che lo rendono una «super-Terra». Si tratta di uno dei cinque pianeti in orbita intorno ad una stella simile al Sole, che si trova a 40 anni luce dalla Terra ed è visibile ad occhio nudo nella costellazione del Cancro. Il pianeta orbita attorno alla sua stella ad iper-velocità e il suo anno dura, infatti, appena 18 ore, a differenza dei 365 giorni terrestri. Un pianeta per niente abitabile, spiegano i ricercatori, con una temperatura di superficie elevatissima che sfiora i 2.500 C°. In base a stime precedenti, gli astronomi ritenevano che il pianeta contenesse una notevole quantità di acqua surriscaldata, “basandosi sul presupposto che la sua composizione chimica fosse simile a quella terrestre” spiega lo scienziato. Ma la nuova ricerca suggerisce che sul pianeta non c’è traccia di acqua e sembra essere composto principalmente da carbonio (come grafite e diamante), ferro, carburo di silicio e probabilmente alcuni silicati. Lo studio stima che almeno un terzo della massa del pianeta, circa tre volte la Terra, potrebbe essere composta da diamante. 
http://www.leggo.it/zoom/scoperto_55_cancri_il_pianeta_composto_da_diamanti/notizie/197876.shtml

lunedì 8 ottobre 2012

Peru - Esercito cattura un pipistrello gigante.


L'esercito del Perù ha catturato qualcosa di veramente terribile, questo animale, come potete vedere nella foto, sembra essere un pipistrello gigante. 
Si ipotizza possa essere anche un  ChupaCabras. A quanto pare questo animale di solito appare  e spaventa  molte persone che vivono in  Perù e altri paesi dell'America Latina, 

Catturato un coccodrillo di dimensioni gigantesche nelle Filippine.


Catturato un coccodrillo di dimensioni gigantesche nelle Filippine.
L’eccezionale esemplare catturato pesa 1.075 kg ed è lungho 6,4 metri. Gli abitanti di Bunawan erano da più di tre settimane che gli davano la caccia. Secondo gli esperti, è uno degli esemplari più grandi mai catturati in questi ultimi anni.


giovedì 4 ottobre 2012

Spettacolare brillamento del Sole colto dal Solar Dynamics Observatory .


Il Solar Dynamics Observatory è un progetto Nasa che  il compito di comprendere l'influenza del Sole sulla Terra e dello spazio vicino alla Terra. L'Observatory, che sta osservando il Sole per un periodo di cinque anni, fa parte di un programma più ampio che mira a sviluppare la comprensione scientifica della connessione sistema Sole-Terra che influenza direttamente la terra. La  Nasa ha rilasciato spettacolare video ad alta definizione di un brillamento solare staccarsi dalla superficie del sole.L'espulsione di massa coronale, catturato dalla Nasa Solar Dynamics Observatory, si presenta con un filamento che era stato sospeso in atmosfera solare, la corona, fino a sfociare nello spazio a circa 1500 chilometri al secondo.L'eruzione è successo a 8:36 (ora irlandese) il 31 agosto di quest'anno ed era grande abbastanza per inghiottire la Terra più volte.
L'espulsione di massa coronale associata passato dalla Terra nella notte di Lunedi, 3 settembre il collegamento con l'ambiente magnetico della Terra, o magnetosfera, causando aurora apparire.Il video è girato in alta definizione 1080p e mostra il filamento da diverse angolazioni che permettono agli spettatori di osservare come il brillamento solare educati.

BANNER

ADD/THIS

Bookmark and Share
webso OkNotizie