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martedì 2 giugno 2015

Mostro del Garda -Lo ha immortalato un abitante di Cecina: «È apparso dal nulla e sprofondato in un attimo» In quel punto del lago, a 270 metri di profondità, furono filmate le enormi e misteriose «tane».



A quanto pare si è risvegliato il «mostro del Garda», il leggendario serpentone di cui favoleggiavano i monaci del '400 e i naturalisti del '500, e che almeno due dozzine di persone giurano di avere avvistato anche tra il 2000 e il 2014.
La novità è che, per la prima volta, c'è una fotografia. Un'immagine presa da lontano, che ricorda in modo sbalorditivo la celebre fotografia di Nessie, il mostro di Lochness. Vedere per credere: che sia un mostro non è dimostrato, ma là in mezzo qualcosa c'è.
LA FOTO è stata scattata domenica mattina da Edoardo Castaldelli, 22enne tornitore di Cecina, frazione di Toscolano Maderno. Un giovane serio, che la parola «mostro» non la dice, e si chiede con curiosità cosa sia quella sagoma.
«Dopo le 10 del mattino - racconta - mi sono affacciato alla finestra per scattare con il cellulare una foto del lago, da inviare con WatsApp ai miei amici. Mentre guardavo nell'inquadratura e cliccavo, ho visto uscire improvvisamente dall'acqua una "cosa” grossa come una barca, che dopo un istante si è inabissata scomparendo dalla vista, ma che è rimasta nella fotografia».
Un'apparizione fugace: «Dopo lo scatto, in quel tratto di lago non c'era più niente - riferisce Castaldelli -: nessuna barca, nemmeno a distanza, niente di niente». 
Il fermo immagine però ha documentato l'anomalia, una sagoma scura di grosse dimensioni sul pelo dell'acqua. 

GLI ESPERTI si interrogano. A cominciare da Angelo Modina, il subacqueo professionista di Toscolano che, in quell'esatto punto del lago, filmò sui fondali delle strane «tane», simili ai forami delle anguille ma di dimensioni spropositate: «A una prima occhiata - dice Modina osservando la foto- sembra qualcosa che fuoriesce dall'acqua. A giudicare dalle proporzioni e dalla distanza, la sagoma dovrebbe misurare una ventina di metri».
Incuriosito anche Armando Bellelli, lo studioso di Desenzano che coniò per il mostro il nomignolo «Bennie», come diminutivo di Benaco, l'antico nome del Garda: «Quando una persona ci mette la faccia con nome e cognome, come ha fatto Edoardo Castaldelli, la sua testimonianza va presa sul serio - dice Bellelli -. Di sicuro là in mezzo è comparso qualcosa, e per la prima volta abbiamo una fotografia». 
Luciano Scarpetta

mercoledì 11 febbraio 2015

Gran Bretagna - Avvistato un mostro nel lago di Windermere.



LONDRA, GRAN BRETAGNA – Se gli scozzesi hanno sempre vantato il mostro di Loch Ness, affettuosamente chiamato Nessie, adesso gli inglesi possono fare altrettanto con un mostro di casa loro. 
Una giovane coppia in canoa sul lago Windermere, sulle montagne della Cumbria, nell’Inghilterra nord-occidentale, è rimasta pietrificata dalla paura quando improvvisamente dalle placide acque è emerso il dorso ricoperto di gobbe di una bestia lunga una quindicina di metri che si muoveva ad una velocità di circa 6 km l’ora creando una gigantesca onda.
La coppia, Tom Pickles e Sarah Harrington, sostiene di aver osservato la misteriosa creatura per 20 secondi, il tempo necessario perchè Pickles le scattase una foto con la camera del suo cellulare. Prima che potesse scattarne altre, la creatura è sparita nella nebbia. Dopodichè la coppia, terrorizzata, ha remato in tutta fretta per 360 metri fino ad arrivare a terra.
Straordinariamente, scrive il Sun, l’apparizione agli occhi della coppia è l’ottava ad essere stata riferita nel Distretto dei Laghi, dove si trova il Windermere, in cinque anni. Gli esperti sostengono che la foto è la miglior prova reperita finora dell’esistenza di ”qualcosa” nel Windermere, il più grande lago dell’Inghilterra, lungo 14 km e profondo 70 metri.
Riferendosi al leggendario mostro scozzese di Loch Ness, un ecologista del Windermere ha dichiarato: ”Se questa ‘cosa’ è grande come l’ha descritta la coppia di giovani, allora è paragonabile a Nessie”.
Nel raccontare la loro esperienza, la coppia ha dichiarato: ”Ciascuna gobba sul dorso della creatura ondeggiava, ed è chiaro che è molto più grande di quanto ci è sembrato per via dalla sua grande ombra sottostante nell’acqua. La pelle è nera o marrone scuro, come quella di una foca, ma la sua forma non è come quella di alcun altro animale.

giovedì 9 ottobre 2014

Mostro di Loch Ness.......una nuova foto riapre il dibattito.


L'immagine è stata scattata da una fotocamera autographer hi-tech, un dispositivo che automaticamente riprende il paesaggio per tutta la giornata. Il fotografo Ellie Williams (cui si deve il nuovo scatto), aveva piazzato il cavalletto della sua macchina fotografica sulle rive del lago Windermere, semplicemente per catturare nuove immagini dello splendido lago. Tornato alla fotocamera alla fine della giornata, ha scaricato le foto sul suo smartphone. E, solo allora, ha fatto la sorprendente scoperta.
Su uno degli scatti sembra, infatti, ci sia un soggetto che appare esattamente, per sembianze e dimensioni, al famoso mostro marino. Raccontando la sua esperienza, Ellie ha detto: "Quando ho posizionato l'autographer sul lago Windermere era solo per scattare alcune foto incantevoli del lago e della fauna selvatica. Quando ho rivisto tutte le immagini più tardi, in un primo momento ho pensato che potesse trattarsi di un cigno o di un'oca, visto che stavo osservando l'immagine piuttosto piccola sul mio smartphone”.
La sorpresa, dunque, è stata tanta. "Sono aperto a suggerimenti su cosa potrebbe essere quella creatura”, continua il fotografo, che lascia aperte ampie possibilità di interpretazione. “Sono solo contento di aver messo la fotocamera nel posto giusto al momento giusto!”.
img lochness
A detta dello stesso fotografo, l'immagine non è stata alterata e non c'è alcun ritocco che possa far risalire a Photoshop. Quindi, quel che si osserva è del tutto reale.
Che si tratti, dunque, della misteriosa creatura sulla quale ci si interroga da decenni? O, ancora una volta, si tratta dell'ennesima trovata per attirare i curiosi? Dopo le polemiche per la possibile indipendenza, qualche news che contrasti con la gravidanza di Kate e William potrebbe anche essere “lecita”. Ma, probabilmente, non lo sapremo mai.
Federica Vitale


giovedì 23 gennaio 2014

“BENNIE”, IL MOSTRO DEL LAGO DI GARDA, E’ PIU’ LUNGO DI UN ENTROBORDO. IL DETTAGLIO DI UN AVVISTAMENTO RACCONTATO DAI TESTIMONI.

E’ probabilmente sempre vivo il ricordo dell’incontro ravvicinatissimo avvenuto 12 anni fa con la quella creatura che sembrava uscita da un “B-movie” degli anni ’50 (“Il mostro della palude nera”…) negli occhi e nella mente di Antonio Spallanzani, il subacqueo emiliano che allora sparò dritto nel muso del mostro per paura di un’aggressione. Ma I successivi avvistamenti stanno a dimostrare che Bennie, soprannome del mostro del Garda coniato sulla scia del più celebre “Nessie” scozzese, non si sia fatto tanto male, nè tantomeno si sia offeso per un trattamento così poco amichevole; tanto che talvolta continua a farsi vedere con una certa frequenza,,, Fatto sta che, come suggeriva l’esperto di misteri Armando Bellelli, con un po’ di perizia è possibile davvero costruire uno storico degli avvistamenti, e scoprire che bene o male i suoi passaggi e le sue emersioni hanno spesso una logica, legate magari alle necessità del nutrimento, legate alla vicinanza dal posto in cui avrebbe trovato ‘tana’.
Proprio pochi mesi fa giunse presso la Redazione del quotidiano online “Bresciatoday” una nuova ed esclusiva testimonianza, datata estate 2011, risalente allo stesso periodo in cui anche un gruppo di turisti aveva avvistato qualcosa di strano all’altezza di Padenghe sul Garda, e si era precipitato dalle autorità locali a riferire su quanto avevano visto emergere dalle acque.L’ultima testimonianza pervenuta invece è più precisa e dettagliata, e la raccontano ai colleghi lombardi Fabio Rebuschi Matteo Galbassini, due giovani sulla trentina con residenza a Moniga del Garda. Il periodo a cui fanno riferimento è, come accennato, il giugno 2011, più precisamente un sabato pomeriggio: un soleggiato giorno di riposo, il giorno ideale per uscire fuori in barca.
“Non eravamo lontanissimi dalla riva, e ci eravamo fermati a fare un tuffo nelle acque comprese tra Portese e Manerba – raccontano i due – Dopo il tuffo risalimmo sullo scafo, e con un po’ di stupore ci accorgemmo che qualcosa non andava: proprio a due passi dalla barca notammo una specie di grossa ombra, una macchia scura ma di dimensioni notevoli. Rimanemmo come pietrificati dalla paura, lo spavento fu veramente grande. Dopo aver assorbito la sorpresa ed aver ragionato a mente fredda sull’accaduto, convenimmo che doveva trattarsi proprio di un bel bestione, almeno apparentemente più lungo della nostra stessa barca”
 La barca in questione è una RIO 400 che raggiunge e supera i 4,50 metri di lunghezza. Forse Bennie è davvero un curiosone, e si avvicinato allo scafo giusto per dargli un’occhiata, magari per salutare. Oppure semplicemente non si è accorto di nulla. “Non abbiamo ben capito cosa è successo – continuano Fabio e Matteo – e siamo rimasti attoniti. Poco dopo abbiamo ripreso la navigazione, siamo andati verso riva e verso casa, ma prima siamo corsi in paese. Siamo andati al bar, l’abbiamo detto subito agli amici: ci hanno preso un po’ in giro, ci hanno detto di aver bevuto. E così fino ad oggi non abbiamo più detto nulla, non l’abbiamo più detto a nessuno: avevamo paura di essere ancora scherniti”.
In effetti l’emergere di nuove testimonianze prima nascoste è chiaramente legato all’emergere della notizia: il camionista e la signora, il subacqueo e il turista, ora anche i ragazzi della Valtenesi. “Abbiamo preso coraggio negli ultimi tempi, dopo le tante notizie e gli avvistamenti, ora siamo sicuri che sia giusto dirlo: quel giorno abbiamo visto qualcosa, e qualcosa di veramente grosso. Poteva essere un pesce enorme, magari un siluro, noi non siamo degli esperti. Ma di una cosa siamo certi, quella ‘cosa’ era più lunga e più grossa della barca stessa”.
Da Bresciatoday

giovedì 21 novembre 2013

Giappone - Mostro nel lago Hamana?

La creatura della lunghezza di 4/5 metri circa  è stata avvistata nel marzo 2012 a Kosai nel  Lago  Hamana  in Giappone. 




mercoledì 6 novembre 2013

Lago di Garda - Nuova apparizione del "mostro del lago".

La sagoma serpentiforme avvistata dal sonar dell'associazione di subacquei «Deep Explorers»

Nuova apparizione del mostro del lago di Garda, a quanto pare deciso a fare concorrenza all'intramontabile cugino scozzese. Questa volta l'hanno visto un bambino di 9 anni e sua madre e la loro testimonianza è finita su Youtube, per la gioia dei sostenitori del mostro lacustre, che più che terrore sta suscitando curiosità e interesse.  Neppure questa volta, però, il Nessie veronese è stato immortalato. Troppo veloce l'apparizione del grosso animale per recuperare il cellulare e riuscire a fotografarlo prima che tornasse nel profondo blu. Resta però la testimonianza di madre e figlio, ovvero di Marina Gelmetti, impiegata, e di Manolo. Residenti a Garda, si erano fermati sul ciglio della Gardesana all'altezza della Baia delle Sirene, a Garda, per un problema all'auto su cui viaggiavano. Mentre la madre controllava la macchina, il piccolo è sceso a guardare il lago e improvvisamente ha visto emergere un «pesce serpente con la testa da capodoglio», ha spiegato il bambino, appassionato di scienze, che ha anche fatto un disegno dell'animale. La sua testimonianza è visibile su Youtube cercando «Pesce mostruoso alla Baia delle Sirene», il video realizzato da Andrea Torresani, giornalista e direttore del Corriere della Riviera. 
 L'avvistamento è avvenuto a fine agosto e la voce è circolata in paese, arrivando alle orecchie di Torresani. Manolo racconta di aver visto uno strano «movimento» nel lago. Colpito dal «ribollire» dell'acqua, è salito su un muretto per guardare meglio e dice di aver visto un grosso animale. «Scuro, gigantesco, lungo 14-15 metri», afferma sicuro. «Aveva la coda da serpente e la testa grossa, da capodoglio. Si vedeva benissimo, data la sua grandezza e ho subito chiamato mia madre perché lo vedesse». Marina Gelmetti ha cercato il cellulare per fotografarlo e poi è corsa dal figlio. «Ma ho fatto in tempo a vedere solo un'onda e sotto una macchia scura», racconta. «Sembrava un sommozzatore, ma era molto più lungo. Ho guardato se c'erano barche o traghetti nei d'intorni. Non ce n'erano e l'onda non veniva verso riva, ma andava a sinistra, verso Garda».  Torresani non ha dubbi: «La ricostruzione è verosimile, anche se è difficile dare dimensioni esatte a ciò che sta nell'acqua. Il disegno fatto dal bambino ricorda un grosso pesce siluro, che appunto ha la testa larga. Non dimentichiamo che nel 2001 due sub professionisti davanti a Gargnano avevano avvistato un pesce siluro di cinque metri e questo potrebbe essere più grande». I riflettori restano quindi puntati sul mostro-pesce maxi del Garda, di cui di recente si è occupata anche la «Zdf», la più importante televisione pubblica tedesca che ha preso posizione sulla questione, propendendo per l'ipotesi del pesce siluro o dello storione modello extra large. Dopo aver ricordato che nel Volga era stato catturato uno storione lungo più di sette metri. Il «pescione» ha comunque le ore contate. Come avevamo anticipato, la «Deep Explorers», l'associazione subacquei di Toscolano Maderno sta preparando un'immersione a una profondità di 200 metri per fine novembre. L'obiettivo è cercare tracce del Nessie gardesano e a guidare la ricerca sarà Angelo Modina, presidente dell'associazione, convinto che «lì sotto» qualcosa di curioso ci sia. «Un'anguilla, uno storione o un siluro di enormi dimensioni o un altro pesce che», sottolinea, «si è evoluto o modificato per una disfunzione genetica».


Chiara Tajoli

giovedì 19 settembre 2013

Loch Ness - Ecco la più convincente fotografia di Nessie. ERA UN FALSO


La foto di Nessie era un falso

Lo skipper George Edwards, 61 anni, ha rivelato che la sua famosa fotografia del mostro «Nessie» realizzata nel 2012, sul famoso lago di Loch Ness in Scozia, era un falso. Nel mese di agosto 2012, Edwards aveva annunciato con orgoglio sul quotidiano britannico «Daily Mail» di aver fotografato il leggendario mostro di Loch Ness. Diceva di aver visto, sul lago vicino al castello di Urquhart, «qualcosa di oscuro e grigio» che nuotava vicino alla barca. La fotografia della mitica creatura ha fatto il giro del mondo ed era, secondo la testimonianza di esperti del mostro, la miglior foto esistente di Nessie.
«Mi sono concesso una battuta» ammette ora George Edwards. Con un oggetto in plastica e fibra di vetro, ho costituito la pinna dorsale di Nessie. «Sono orgoglioso che la mia foto sia stata inclusa nella galleria dei migliori falsi Nessie accanto a quella del chirurgo». Edwards si riferisce alla famosa foto di Nessie, scattata nel 1930 da un chirurgo britannico, sulle rive del lago di Loch Ness, rivelatasi, anche quella, un falso.
Edwards ha ammesso di aver scherzato. Ma lo skipper ritiene di aver contribuito alla leggenda del mostro: «Come sarebbe stato il Loch Ness, in tutti questi anni, senza la mia immagine»? I fans di Nessie continuano ad accedere al lago del mitico mostro.

Ha dedicato più di due decenni della sua vita alla caccia del fantomatico mostro di Loch Ness, ha dedicato  60 ore a settimana navigando nel lago.
E ora George Edwards crede di aver finalmente raggiunto l suo scopo, di avvistare 'Nessie', lui mostra anche la prova fotografica per dimostrarlo.
Mr Edwards , che ha trascorso 26 anni nella sua ricerca, è riuscito a catturare l'immagine di una gobba, muoversi dentro e fuori le acque del lago, dal ponte della sua barca prima che scomparisse di nuovo nel profondo del lago.
Egli sostiene l'immagine è la migliore mai preso il mostro di Loch Ness e dimostra una volta per tutte che il leviatano sfuggente esiste - e non è sicuramente uno storione.
Mr Edwards ha scattato la foto alle ore 9 del  2 novembre 2012 con  una fotocamera compatta digitale Samsung che tiene sempre sulla barca.
Prima di rilasciare pubblicamente le immagini,  le ha inviate negli Stati Uniti per l'analisi, anche se non può rivelare ulteriori dettagli.
'Non volevo parlare del mio avvistamento fino a quando ero sicuro che non avevo fotografato qualcosa di inanimato nell'acqua', ha detto. 'Ho amici negli Stati Uniti che hanno amici in campo militare.
'Hanno avuto la mia foto l'hanno analizzata e non hanno alcun dubbio che ho fotografato un oggetto animato in acqua. Ero molto emozionato come sono sicuro che alcune strane creature sono in agguato nelle profondità del lago di Loch Ness '.

http://www.dailymail.co.uk/news/article-2183094/Skipper-claims-finally-proof-Loch-Ness-Monster-exists.html







domenica 8 settembre 2013

Bennie, il "mostro del lago di Garda" fa paura anche ai tedeschi.


Mai avvistato un mostro acquatico nelle acqua del lago di Garda? Qualcuno, anzi più di uno sì. Come riporta il quotidiano locale Bresciaoggi gli avvistamenti sembrano succedersi ormai da anni. Ora anche la tv tedesca Zdf, impegnata da 72 ore nelle riprese del lago per scovare il misterioso mostro (soprannominato Bennie), ha deciso di occuparsi di lui e sta preparando uno speciale al quale hanno preso parte anche due giovani residenti a Moniga, tra i tanti ad aver avvistato Bennie.
“Era l´estate del 2011 - raccontano i due alle telecamere tedesche - non lontani dalla riva tra Manerba e Portese. Siamo risaliti in barca, dopo un tuffo e a due passi dallo scafo abbiamo visto scivolare una grossa ombra, una specie di macchia scura, enorme. Siamo rimasti pietrificati. Un pesce siluro? Troppo grande. Quella cosa era più lunga e grossa della nostra barca, un Rio 400 lungo 4 metri e mezzo. Questo è quanto”. Per effettuare le riprese subacquee, la toupe teutonica ha deciso di affidarsi all'esperienza di Angelo Modina e dei suoi Deep Explorers, gruppo di Toscolano specializzato nell´immersione tecnica.
Gli stessi esploratori lacustri, muniti di sonar hanno avuto la “fortuna” di captare figure decisamente anomale. “Che sia un mostro è tutto da dimostrare – aveva raccontato Angelo Modina - ma quella cosa è un mistero”. Non resta che aspettare di vedere cosa troveranno i tedeschi visto che i bresciani fin'ora di Bennie conoscono solo ombre e leggenda.


sabato 11 maggio 2013

Il mostro del lago di Foyle (Irlanda)

Foto della "creatura"

Su Loch Ness si sono fatte le ipotesi più stravaganti e assurde, ma anche le ricerche scientifiche più bizzarre… questo accade quando si vuole dare una risposta a un mito nell’immaginario collettivo. Un mostro, che nel nostro subconscio può raccontarci le radici da dove veniamo, che viene fotografato e impresso per dar sostegno a tesi inoppugnabili. Ormai sedate le ricerche in Scozia ecco arrivare il filmato di due ragazzi che stavano registrando un progetto per il loro corso di film-making hanno immortalato qualcosa di strano: una scia che si muoveva a pochi metri dalla loro imbarcazione. Ecco un nuovo lavoro per i cripto zoologi che ora si trovano alle prese con il mostro di Foyle, in Irlanda. Cosa non farebbero gli irlandesi per far concorrenza ai cugini scozzesi!




VIDEO






sabato 2 febbraio 2013

Seljord (Norvegia) - SELMA il mostro del lago.


Situato in posizione panoramica, il piccolo villaggio di Seljord è conosciuto soprattutto come la dimora del serpente Selma, mostro simile a quello di Loch Ness che si dice abiti le profondità del Lago Seljordvatn.Facendo qualche escursione a piedi nei dintorni potreste incontrare anche altri misteriosi abitanti della zona, quali le malefiche donne trollLjose-SigneGlima e Tårån che si racconta bazzichino sulle vette circostanti, noi non le abbiamo viste, ma gli abitanti della zona assicurano che ci sono eccome.Seljord ha anche ispirato alcune tra le più note leggende popolari norvegesi, come quelle di Asbjørnsen e quella dei “tre caproni” di Moe.

Immagini tratte dal Video dell'ultimo avvistamento di Agosto 2012

STORIA DI SELMA
La prima testimonianza dell'esistenza di Selma nel Lago Seljordvtn risale all’estate del 1750, quando Gunleik Andersson-Verpe, abitante nella vicina Bø fu attaccato da un “cavallo marino” mentre attraversava lo specchio d'acqua con una barca a remi. Nel 1880 Bjørn Bjørge e sua madre Gunnhild raccontarono di aver ucciso una bizzarra lucertola mentre stavano facendo il bucato nel lago, e da allora, quasi ogni estate (Selma sembra preferire il dolce tepore estivo), diversi testimoni hanno avvistato le pinne e la gobba di questa veloce creatura del lago. Secondo la maggior parte degli avvistatori, la creatura ha le dimensioni di un grosso tronco o poco più; alcuni l'hanno descritta come un' anguilla, mentre per altri assomiglia piuttosto a una lumaca o a una lucertola o a un coccodrillo. Anche per quanto riguarda la lunghezza i pareri sono discordi: alcuni parlano di 25-30 m, ma secondo altri la lunghezza è di almeno 50 m. Alcuni filmati amatoriali girati nel 1988 e nel 1993 rivelano una serie di gibbosità nell'acqua, la scarsa qualità della pellicola rende queste prove inattendibili. I ricercatori restano quindi aperti a ogni possibilità, ma hanno comunque fatto notare che il lago è troppo piccolo per ospitare creature lunghe più di 7 m.
Come nel caso di Nessie, il mostro di Loch Ness in Scozia, anche Selma ha alimentato il folklore locale e richiamato in zona numerosi turisti che sperano di trovare le prove dell'esistenza del mostro nelle buie profondità del Seljordvatn (un lago circondato da fitte pinete, lungo 14 km, largo 2 km e profondo 157 m). Nel 1977 il giornalista svedese freelance Jan-Ove Sundberg scandagliò il lago con un sonar e scoprì alcuni grandi oggetti che si muovevano all'unisono, prima di prendere delle direzioni diverse. Nell'estate del 1998 il giornalista è tornato al lago con un'èquipe di 11 persone e ha trascorso 17 giorni a setacciare l'acqua con uno strumento per le rilevazioni visive e persino con un piccolo sottomarino, dotato di tre telecamere subacquee, sonar e braccio mobile. Secondo Sundberg il serpente non appartiene a nessuna specie nota e ha diverse caratteristiche mai osservate in altri animali, come la capacità di muoversi sul pelo dell'acqua a notevole velocità e di spostarsi in verticale. Emerge dall’acqua per lunghi periodi con il dorso, la testa o il collo, o tutti e tre contemporaneamente, e si sposta molto rapidamente, raggiungendo forse la velocità di 25 nodi.
Il consiglio comunale di Seljord e il campeggio in riva al lago hanno finanziato la ricerca di Sundberg, sperando che la pubblicità richiamasse i turisti in zona, cosa che è puntualmente avvenuta. Il villaggio, infatti, ha già tratto notevoli vantaggi dalla supposta presenza del mostro grazie all'apertura del Centro del Serpente del Lago, che sorge lungo la strada che attraversa il centro cittadino e racconta le verità segrete del personaggio più illustre di Seljord. Il consiglio comunale di Seljord ha inoltre deciso di sostituire il suo stemma con un Selma giallo su sfondo rosso.
Fonte

domenica 9 dicembre 2012

Mostro del Lago di Garda - Nuovi avvistamenti.

Il «Mostro del lago di Garda» in un'illustrazione di Angelo Busacchini: i testimoni lo ritraggono come un grosso serpente o un dinosauro


I mostri marini o lacustri sono come gli ufo. Basta un avvistamento per moltiplicare i testimoni, come se il primo a uscire allo scoperto desse il coraggio agli altri di fare altrettanto, cancellando la paura di essere scambiati per visionari, pazzi o abituali consumatori di allucinogeni.  La spedizione subacquea tra l'isola Borghese e San Vigilio organizzata dalla trasmissione di Italia 1 «Mistero» per cercare il «Lochness nostrano», ha fatto trapelare segreti inconfessati. Anche perché se è stato mantenuto il riserbo sulle immagini riprese nella grotta che si trova 50 metri sotto l'isola Borghese (dove nel Medioevo c'era un convento di francescani che, è stato tramandato, non osavano immergersi per paura di misteriose creature feroci), qualcosa di inquietante è trapelato.  «Quando anche il pubblico vedrà ciò che abbiamo visto noi, l'immagine del Garda non sarà più la stessa», ha assicurato la troupe, che afferma di aver trovate chiare tracce del mostro. Tanto è bastato per scatenare i testimoni, che si sono rivolti al sito di Bresciaoggi per raccontare i loro avvistamenti. A guidarli è Walter che ha rivelato: «Sabato 20 ottobre approfittando del bel tempo sono salpato dal porticciolo di Dusano a Manerba, col gozzo di un amico, per andare a pescare al promontorio di San Fermo. All'improvviso sono stato testimone di una scena che mi ha sconvolto. A venti metri da me l'acqua ha iniziato a ribollire e sono apparsi una testa di mezzo metro e un collo sinuoso di un metro e mezzo, marrone e viscido: hanno compiuto un arco sulla superficie, inabissandosi nuovamente e sollevando una massa d'acqua. Sembrava un gigantesco serpente o il lungo collo di qualche strano essere». Ma non finisce qui. Un camionista di Riva del Garda ha segnalato al giornale che all'altezza di Gargnano, mentre percorreva la 45 bis verso nord, ha visto salire in superficie per un attimo «un grosso indefinibile animale». Fantasie, strani riflessi sull'acqua, bisogno dell'oculista o cosa? Chi può dirlo. L'unico dato certo è l'avvistamento fatto da un subacqueo undici anni fa. Era sceso a 25 metri di profodità davanti a Gargnano, quando all'improvviso ha visto avvicinarsi una grande sagoma scura. Così grande che ha deciso di scappare. Giunto in superficie ha detto che si trattava di un pesce siluro lungo almeno cinque metri. Un pesce di mostruose dimensioni, quindi, non un mostro.  Ma i mostri ci sono davvero nel Garda?  Lo chiediamo a chi sull'onda -lacustre- dell'amletico dubbio ha girato due video intitolati «Cacciatori di mostri 1» e «Cacciatori di mostri 2», visibili su Youtube, e ha pure scritto un libro «La vera storia dei cacciatori di mostri» sotto lo pseudonimo di Paul Dogerty Flyan.  Si tratta di Andrea Torresani, giornalista e direttore del «Corriere della Riviera», che sulla questione mantiene però una posizione tra l'ironico e il possibilista. «Il primo avvistamento nel Garda risale al 1965», racconta. «Alcuni pescatori, a più riprese, segnalarono la presenza di un essere strano, grigio, che aveva una forma “a gobba”, tipo serpente o dinosauro. Spesso trovavano le reti immerse tagliate, senza più pesci. Il fatto venne ripreso dai quotidiani, ebbe una vasta eco. Poi i pescatori smisero di parlarne, non volevano essere presi per visionari e desideravano anche esorcizzare la paura». La cosa finì lì, finché in un casolare diroccato di Garda, Torresani trovò un coltello, una fiocina e una cartolina del lago su cui, a matita, era stato disegnato un piccolo cerchio in prossimità di villa Canossa sotto cui era scritto "segnalazione”. «Da qui», spiega il giornalista, che apparirà nella puntata di «Mistero» in onda i primi di gennaio, «è nata l'idea della ricerca, dei video e del libro».  Ma lei crede veramente nell'esistenza del mostro?, gli chiediamo. «Credo che come tra gli uomini esistono persone più alte del normale, possano esserci pesci molto grandi o “qualcosa” di serpentiforme, come un'anguilla gigantesca», risponde. «Ricordiamo anche che sott'acqua, tra Maderno e Punta San Vigilio, ci sono le bombe all'uranio impoverito sganciate dagli aerei americani durante il conflitto del Kossovo per alleggerire gli aerei in difficioltà che rientravano all'aeroporto di Ghedi. Le hanno cercate e mai trovate. Potrebbero aver favorito mutazioni genetiche. Certo il “mostro” non ha mai ucciso nessuno. Se c'è, è un essere che non deve essere temuto».

Chiara Tajoli

Articolo dell'avvistamento del 17 agosto 1965

AVVISTAMENTO DEL 17 AGOSTO 1965 
Il 17 agosto di quell’anno un fatto straordinario e spaventoso suscita profonda impressione a tutta la comunità lacustre e ai turisti in vacanza nella zona del lago.

Armati di cineprese e macchine fotografiche, il giorno dopo, gruppi di persone si accalcano in località Punta San Vigilio per immortalare il "mostro" della Baia delle Sirene, la creatura che, due giorni dopo ferragosto, alcuni turisti di varie nazionalità hanno avvistato in una delle località più suggestive del lago.

Una trentina di persone, inglesi, tedeschi, italiani e la giovane americana Camille Finglet, hanno assistito all'emersione di “una specie di lungo serpente” lungo una decina di metri, con un diametro di una ventina di centimetri e quattro gobbe. Color marrone, la “Nessie” benacense “procedeva con un movimento ondulato su un piano, si direbbe in geometria, perpendicolare alla superficie del lago”.

A differenza del suo alter ego scozzese, però, il «mostro» del Garda si rivela una creatura estremamente timida nei confronti della popolarità: dopo essere balzato alla cronaca sparisce subito dalla riviera veronese, facendosi avvistare verso la sponda bresciana in una località non precisata tra Gardone e Salò, forse addirittura Gargnano.

Ciò non basta a placare nell'immediato la curiosità e la paura. I turisti sono divisi tra coloro che escono in motoscafo solo per andare alla baia e coloro che rifiutano di salire sui natanti se è prevista quella rotta. La gente che vuol parlare del «mostro» con i pescatori affolla le osterie, dove gli affari vanno a gonfie vele e dove è possibile parlare con chi conosce bene le acque profonde del lago.

Luigi Malfer, un pescatore di Garda, mette in correlazione l'avvistamento del «mostro» con un altro fatto insolito occorso in quegli stessi giorni: le reti lasciate dai pescatori locali nella Baia delle Sirene, durante quello stesso mese, sono state strappate e oltre cinque quintali di sardelle sono state divorate da un predatore misterioso. “È difficile credere che il mostro esista, lo so: mio padre e mio nonno non me ne hanno mai parlato, e il mio bisnonno non ha mai detto niente a mio nonno. Ma se ha mangiato le sardelle, cribbio, vuol dire che c'è!”.


giovedì 20 settembre 2012

Nesski il mostro del Lago Chane (Russia) dove in 3 anni sono scomparse 19 persone .

Foto della testa del presunto mostro.


Pescatori russi chiedono che si apra una inchiesta per la presenza di   una creatura simile al mostro di Loch Ness nel remoto  lago siberiano Chany
La gente del posto dice che 'Nesski' ha divorato i pescatori che sono stati tirati nelle acque torbide del lago Chany dalle loro barche.
Coloro che sostengono di aver intravisto la creatura dicono che assomiglia almostro leggendario della Scozia dal classico collo lungo, E 'stato anche chiamato' serpente ', mentre altri conti suggeriscono una grande pinna e la coda enorme.
L'ultima morte misteriosa di un 59enne , la scorsa settimana ha alimentato richieste di una sonda proprio in ciò che si nasconde sotto la superficie di Chany, uno dei più grandi laghi d'acqua dolce della Russia.
'Sono stato con il mio amico ... circa 300 metri dalla riva, 'ha detto il 60enne Vladimir Golishev. '' Ha agganciato qualcosa di grande per la sua esca, e si alzò in piedi nella barca a bobina si trovi
'Ma è tirato con una forza tale che rovesciò la barca. Ero sotto shock - non avevo mai visto niente di simile in vita mia.
'Ho tirato fuori i miei vestiti e nuotato per la riva, non osando sperare ce l'avrei fatta.'
Ha detto che il suo amico è stato tirato sotto la superficie, una descrizione in comune con incidenti precedenti.
'Non ce l'ha fatta - e hanno riscontrato resti.'
Tre anni fa, a 32 anni, Mikhail Doronin - un soldato speciale servizi - è stato perso. 
'Il lago era calmo, ma all'improvviso la barca si dondolava, e si capovolse,' ha detto il suo 80-anno-vecchia nonna Nina, che ha vissuto in riva al lago per tutta la vita.
'Qualcosa di una scala impressionante vive nel lago, ma non ho mai visto,' disse il marito, Vladimir, 81.
I dati ufficiali dicono 19 persone sono annegate nel lago negli ultimi tre anni e nella maggior parte dei casi, i loro resti non sono mai stati trovati. Gli abitanti del posto dicono le cifre reali sono più elevati.
Alcuni organismi che sono stati lavati era stato mangiato da una creatura con grandi denti, essi sostengono.
'E' tempo di scoprire la verità, 'ha detto Golishev.
A differenza profonda Loch Ness, il lago di Chany non è di 23 metri di profondità. Frozen in inverno, è caldo e popolare con i bagnanti in estate. E 'noto per contenere carpione.
Il lago è di 57 miglia di lunghezza per 55 miglia di larghezza. Una reliquia dell'era glaciale, racconti di mostri nelle sue acque sono stati resi pubblici in epoca sovietica
Tradotto dalla rivista http://www.dailymail.co.uk/

forme rilevate dall'ecoscandaglio con forme simili al famoso Nessie 



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