lunedì 11 febbraio 2013

Profezie di Malachia - Ratzinger l'ultimo Papa?.



SULLA PROFEZIA DI MALACHIA:
Un appunto curioso:
La profezia di Malachia arriva al centoundicesimo papa, e poi parla di un ultimo papa: Pietro il Romano.
Da notare l'opinione di Fabio Storino: nessun pontefice per tradizione assume il nome Pietro, e Malachia non specifica che Pietro Romano sia un Papa. Ora, chi regge la chiesa in assenza di pontefice? Il cardinale camerlengo. E chi è l’attuale camerlengo, dal 4 aprile 2007? È il cardinale PIETRO Tarcisio Bertone nato a ROMANO Canavese... Pietro il Romano nel perfetto stile di Malachia!

SE la PROFEZIA DI MALACHIA fosse vera, Ratzinger sarebbe il penultimo Papa (il 111°) e il suo successore sarebbe indicato col nome di Petrus Romanus, il quale "detterebbe la fine della Chiesa e la distruzione di Roma dopo l'ascesa al soglio del suo pontificio."



Le dimissioni del Papa erano state previste un anno fa?


C’è un mistero inquietante che aleggia dietro le dimissioni di Benedetto XVI. Un mistero legato a un articolo del ‘Fatto quotidiano’ pubblicato esattamente un anno fa e al suo contenuto. Un arcano legato (per chi ci crede) anche alla numerologia essendo l’11 febbraio la data dell’articolo e l’11 febbraio la data dell’annuncio delle dimissioni. Esattamente un anno fa, l’11 febbraio 2012. Il giornalistaMarco Lillo, sul quotidiano di Padellaro e Travaglio, scriveva del presunto complotto che avrebbe investito Benedetto XVI. L’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo, prevedeva con preoccupante certezza la morte del Papa entro novembre del 2012.
Una morte che, per la sicurezza con la quale veniva pronosticata, lasciava intendere agli interlocutori del cardinale l’esistenza di un complotto per uccidere Benedetto XVI. L’appunto anonimo a cui faceva riferimento il giornale nel ricostruire la vicenda recava la data del 30 dicembre del 2011. Era stato consegnato dal Cardinale colombiano Darío Castrillón Hoyos alla segreteria di Stato e al segretario del Papa nei primi giorni di gennaio con il suggerimento di effettuare indagini per comprendere esattamente cosa abbia fatto e con chi abbia parlato l’arcivescovo Romeo in Cina.
L’anonimo scrive il suo documento rigorosamente in tedesco perché sia comprensibile soltanto al Papa ed ai suoi più stretti collaboratori. Un documento redatto in tre paragrafi, il primo dei quali dedicato al viaggio in Cina di Monsignor Romeo ed alla “profezia”, attribuita a Romeo, circa la morte del papa entro un anno, il secondo paragrafo ad una sequenza di pesanti critiche che l’Arcivescovo di Palermo rivolgerebbe al segretario di Stato, Monsignor Tarcisio Bertone, infine il paragrafo sulla successione. Dopo la morte di Benedetto XVI, il successore di Pietro diventerebbe il cardinale Scola.
Tutto fermamente smentito dal Vaticano e dai diretti interessati. Certo la coincidenza delle dimissioni ad un anno esatto da quell’articolo lasciano esterrefatti.

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