lunedì 16 febbraio 2015

Vesuvio, ecco la mappa del rischio ceneri. Nell’elenco 63 comuni delle province di Napoli, Salerno e Avellino.


Diventa sempre più dettagliata la mappa del rischio nel comprensorio vesuviano. Dopo l’approvazione della zona rossa, che comprende i 25 comuni più vicini al cratere e una porzione della periferia orientale di Napoli, ecco la nuova zona gialla, estesa ad altri 63 comuni delle provincie di Napoli, Avellino, Salerno ed alla parte rimanente dei quartieri di Barra, San Giovanni e Ponticelli. In questo comprensorio, evidentemente vastissimo (oltre un milione di abitanti), secondo i precedenti storici ed i sondaggi effettuati negli ultimi anni, potrebbero verificarsi gravi danni dovuti alla ricaduta di cenere, ma anche crolli delle infrastrutture e paralisi nei sistemi di traffico locale. Ai Comuni inclusi nell’area del rischio (complessivamente oltre 2 milioni di residenti fra zona rossa e zona gialla) Regione e Protezione Civile Nazionale hanno impartito precise disposizioni per il necessario adeguamento del patrimonio edilizio, pubblico e privato, delle reti stradali, elettriche, idriche, fognarie, nonché per la preparazione delle esercitazioni pratiche per verificare «sul campo» i diversi punti della complessa ma indispensabile macchina della prevenzione. «Dovrebbe essere questo l’ultimo atto, decisivo, per passare finalmente alla fase esecutiva del piano Vesuvio, per il quale lavoriamo da anni, in simbiosi con il dipartimento nazionale della Protezione Civile e con le amministrazioni locali», spiega l’assessore regionale Edoardo Cosenza. Nella delibera della Giunta campana si

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