sabato 7 dicembre 2013

“Strana” creatura fotografata nel parco Masai Mara, studiosi attoniti.


NAIROBI – Uno “strano” animale pelosissimo si aggira nel parco nazionale del Masai Mara nel sud ovest del Kenya. La creatura, stando a quanto scrive il mensile Oasis, avrebbe il pelo marrone scuro, lungo e sfumato di grigio, a coprire gli occhi. Due folti baffoni chiari ed una lunga barbetta ad incorniciarne il muso”. L’animale sembrerebbe una sorta di gazzella di Thompson, ma la stranezza, secondo il mensile che si occupa di fauna e flora, sarebbe proprio il pelo che la ricopre, “tanto più lungo del normale da renderla pressoché irriconoscibile. Quasi una criniera leonina sulla testa, ed un vello fitto ed ispido sul resto del corpo”. Il primo a catturarne le immagini lo scorso agosto nel parco del Msai Mara è stato un fotografo italiano Paolo Torchio rimasto incuriosito da questo quadrupede con la “testa che assomiglia a quella di un cagnolino ma ricoperta da pelo fitto”. La notizia della scoperta di questa strana creatura è stata ripresa anche dal sito che si occupa di news della Tanzania Ippmedia. Il quotidiano precisa che un animale simile sarebbe stato avvistato anche nel parco nazionale Serengeti della Tanzania.
La “gazzella” sarebbe così “strana” da essere diventata un vero e proprio rompicapo per gli stessi scienziati che stanno cercando di capire di che specie si tratti. Il primo avvistamento di questo quadrupede nel parco Serengeti è avvenuto lo scorso ottobre da parte di alcuni turisti che hanno provato a fotografarlo senza successo. Poi un altro turista, Robert Berntsen, è riuscito a catturane un’immagine dell’animale che è stato battezzato come l’enigma del Serengetì. Paschal Shelutete, dell’ufficio comunicazione del parco ha annunciato che un’equipe di zoologi sarà chiamata presto sul posto per investigare. “Ancora non sappiamo se si tratta di una nuova specie di animale – ha detto – oppure di una mutazione genetica”. “Mi sembra molto strano che questo animale sia stato avvistato anche nel Serengeti – precisa il fotografo italiano – ma potrebbe anche, visto che il Serengeti e il Masai Mara confinano. Forse avrà migrato oppure ci sono altri esemplari anche in Tanzania”.
Fonte – ANSA
articolo di Giuseppe Maria Laudani, 21 Dicembre 2010

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