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sabato 19 ottobre 2013

Misteriosi filamenti bianchi cadono dal cielo in Italia. (VIDEO)

Pioggia di filamenti bianchi dal cielo – Il fenomeno alquanto strano si ripete nel corso delle ultime settimane in molte zone d’Europa, ed anche in Italia. E proprio negli ultimi giorni pare intensificarsi, dato l’aumento di segnalazioni da diversi punti della penisola. Segnalazioni arrivano nelle ultime ore soprattutto dall’Italia centrale: in Abruzzo negli ultimi giorni il fenomeno è stato evidente, tanto da far allertare diversi comuni e far incuriosire molte persone che hanno anche filmato la pioggia di tali filamenti, molto simili a ragnatele.
Sono in corso al momento indagini approfondite e diversi esperti stanno analizzando i campioni di questi filamenti per capire quanto meno l’origine e le cause, ed eventuali tossicità per l’uomo. In passato il fenomeno è stato già notato anche in Italia, ma manca ancora un responso ufficiale che spieghi di cosa si tratti.

In meno di 24 ore, secondo avvistamento del genere nel territorio laziale

Ad un certo punto della serata, sono scese giù dal nulla alcune sostanze viscose, sembrava quasi che piovesse ragnatele, stando al racconto di alcuni testimoni. Siamo a Cantalice, piccolo e delizioso paese “arrampicato” sui colli delle provincia di Rieti ed il tutto è accaduto improvvisamente: come spesso avviene nei borghi dell’Italia centrale, le serate vengono passate assieme alla comunità, in piazza o nei bar, e quando il Sole era da poco tramontato, tutti i cittadini hanno interrotto la propria ritmica quotidianità, per osservare questo strano fenomeno: sembrava piovesse, ma non era acqua, nè erano gocce o grandine, bensì si trattava di filamenti, quasi, come detto ad inizio articoli, delle ragnatele. In molti erano curiosi, altri invece più impauriti, tanto che ai Vigili del Fuoco sono arrivante numerose chiamate. Ma a Cantalice si è avuto il fenomeno più imponente della serata, in realtà anche da altre parti del Lazio si sono avute notizie di avvistamenti simili: dalla Sabina a Viterbo, molte parti della regione hanno fatto i conti con queste strane sostanze piovute dal cielo.

venerdì 24 agosto 2012

Geoingegneria e manipolazione climatica: chi controlla il tempo che fa? (2)


Sono in corso da più di sessant'anni tentativi di condizionare artificialmente il clima, controllare piogge e nevicate, alterare la temperatura atmosferica, generare tornado e tsunami. Chi conduce questi esperimenti? E a quale scopo? Viaggio in uno degli argomenti più dibattuti della rete, quello della manipolazione climatica, e nelle numerose teorie, più o meno verosimili, che lo circondano.(ETC Group)

La ETC Group, un'organizzazione internazionale che si batte per l'ambiente, la sostenibilità e i diritti umani ha pubblicato un interessantissimo documento ,che elenca - suddividendoli geograficamente paese per paese e nominando le istituzioni, gli enti e le multinazionali coinvolte - tutti gli esperimenti sul clima effettuati nel corso degli anni. Secondo tale dossier i primi esperimenti si sono svolti sul finire degli anni Quaranta in Honduras ad opera della United Fruit Company, oggi Chiquita, che ai tempi esercitava un potere enorme su una larga fetta dell'America del Sud.
Il documento si compone in tutto di 115 pagine piene di dati certificati che attestano un proliferare di esperimenti su comemodificare il clima terrestre, per vari scopi. I più frequenti sono quelli riguardanti l'aumento o la diminuzione delle piogge; solo l'Italia ne conte ben sette differenti, dagli anni Settanta fino ai giorni nostri. Gli ultimi sono quelli del progetto Climagri, all'interno del quale sono stati realizzati test di riduzione della pioggia.
Il documento dimostra in maniera inequivocabile che sono in corso, da ormai più di sessant'anni, studi ed esperimenti su come manipolare il clima terrestre, condotti dai governi di tutto il mondo con il contributo di imprese private, istituti, multinazionali. Fin qui parliamo di dati di fatto incontestabili. Ci sono invece alcune domande a cui non è possibile rispondere in maniera altrettanto lineare: quali capacità di manipolazione climatica sono state raggiunte negli anni attraverso lo sviluppo della tecnica? Quanto questi esperimenti influiscono sui cambiamenti climatici? Con quali scopi vengono effettuati?
Il perché non sia possibile fornire risposte certe lo si intuisce: mancanza di documentazioni, reticenza da parte dei media e della classe politica ad affrontare apertamente queste tematiche, oscurantismo e tentativi di nascondere i veri scopi delle operazioni in questione. Ciò che possiamo fare è presentare le varie teorie, vagliare le ipotesi ed usare il buon senso per provare a rispondere – ovviamente non in via definitiva – ai tanti interrogativi che ci affollano la mente quando ci addentriamo in questioni così delicate.

mercoledì 22 agosto 2012

Geoingegneria - Nuvole artificiali per contrastare il Global Warming



Ci risiamo con l’ecology fiction: un team di geoingegneri e fisici dell’atmosfera ha riproposto la creazione di nuvole artificialiper contrastare gli effetti del riscaldamento globale. Rob Wood della University of Washington sulla rivista Philosophical Transactions of the Royal Society rispolvera infatti l’ipotesi di impiegare navi futuristiche (le vedete nella foto a lato) per lanciare delle soluzioni saline sugli oceani e dare origine a nuvole riflettenti capaci di schermare i raggi solari, diminuendo l’aumento delle temperature dovuto all’effetto serra.
L’idea di Wood è di testare la validità di questo metodo partendo con un esperimento su piccola scala per poi prendere in considerazione applicazioni a largo raggio, in caso l’esperimento restituisca risultati interessanti. Ma come funzionerebbero queste nuvole nello specifico?

La teoria su cui si basa questo metodo è che aggiungendo particelle sopra l’oceano, in questo caso di acqua marina salata, si stimola la formazione di nubi più grandi e stabili. Un valido schermo capace di riflettere i raggi solari. Le nuvole si formano quando l’acqua si accumula attorno alle particelle, ma l’acqua è presente in quantità limitate nell’atmosfera, irrorando più particelle si verrebbero dunque a formare più goccioline, anche se di dimensioni inferiori. Gocce più piccole che occupano una superficie più ampia riescono a riflettere meglio la luce solare, creando un effetto di raffreddamento sulla Terra.
Alle critiche sulle implicazioni ambientali ed etiche che accompagnano qualsiasi esperimento di geoingegneria (la manipolazione dell’ambiente con la tecnologia è da sempre tema controverso), gli scienziati replicano che l’effetto di un esperimento su piccola scala durerebbe pochi giorni e servirebbe a chiarire anche come agiscono le particelle inquinanti che hanno un effetto simile.

Geoingegneria e manipolazione climatica: chi controlla il tempo che fa?

la mappa mondiale delle modificazioni climatiche (GUARDIAN)
"
Gruppo ETC
 ha prodotto una mappa del mondo di geoingegneria che rappresenta il primo tentativo di descrivere la portata più ampia di ricerca e sperimentazione in larga scala la manipolazione  del clima della Terra.Fonte



Nelle scienze applicate con il termine geoingegneria si designa l'applicazione di tecniche artificiali di intervento umano sull'ambiente fisico (atmosferaoceanobiosferacriosferaidrosferalitosfera ecc..) volte a contrastare i cambiamenti climatici causati dall'uomo.[1][2]
La geoingegneria è oggi un costrutto teorico che ha per oggetto l'uso di tecniche di ingegneria planetaria per, ad esempio, ridurre la presenza di CO2 in atmosfera. (Wikipedia)


lunedì 2 novembre 2009

Come a Mosca, via la neve da Torino?

La proposta del sindaco di Mosca di eliminare la neve dalla capitale Russa, ha trovato dei proseliti anche qui in Italia, e precisamente a Torino dove al sindaco è stata fatta la medesima proposta...leggete qui sotto

Tratto da La Stampa....

"In Sala Rossa sta per arrivare l’interpellanza più surreale della storia del Comune di Torino. Surreale, ma in grado di cambiare il paesaggio - almeno quello sottozero - della città.
Alleanza Nazionale, nella persona di Agostino Ghiglia, chiede al sindaco Chiamparino (sindaco di una città che ha ospitato le Olimpiadi invernali) di far smettere di nevicare. E non ricorrendo ad effetti speciali in grado di far sfigurare il vulcano finto di Villa Certosa, ma ad un metodo che avrebbe qualcosa di scientifico e che è stato già sperimentato con successo a Mosca: bombardando le nubi con una speciale miscela chimica prima che queste riescano a distillare i fiocchi di neve. Motivo? Risparmiare soldi nell’operazione spazzamento.

continua...cliccate QUI 

lunedì 26 ottobre 2009

Dalla Russia nuovo dispositivo per dissolvere le nubi e controllare il clima


Dopo l'articolo precedente dove si parlava di eliminare la neve a Mosca, ecco ora la prova definitiva.

Dalla Russia nuovo dispositivo per dissolvere le nubi e controllare il clima

Ieri, 23 ottobre, sul canale rainews 24 (digitale terrestre) è stato trasmesso un servizio molto interessante che prova in maniera inequivocabile come la Russia abbia un ruolo peculiare nella manipolazione del clima mediante l'irrorazione aerea di sostanze tossiche.
Il servizio cita una novità: l'invenzione da parte dello scienziato Alexander Chizhevsky di un dispositivo per manipolare il clima con delle antenne senza aver alcun bisogno di irrorare i cieli con tonnellate di sostanze chimiche sparse sopra le nubi.
Il sistema elettronico funziona in questa maniera: un processo di ionizzazione controlla la formazione dei corpi nuvolosi portatori di pioggia. Nel servizio televisivo è stata mostrata l'efficace funzionalità dell'impianto di ionizzazione. Inoltre lo scienziato, inventore dell'apparecchiatura, ha vantato il fatto che l'impianto in funzione consuma solamente 100 watt.
Nel corso dell'intervista il giornalista dice a Alexander Chizhevsky: "GRAZIE A QUESTA INVENZIONE, NON SARÀ PIÙ NECESSARIO SPARGERE TONNELLATE DI SOSTANZE CHIMICHE SOPRA LE NUBI"
Lasciamo ai lettori le conclusioni.
Leggi qui l'articolo originale in inglese.
Fonte: en.rian.ru - rainews 24 (digitale terrestre)

Mosca, niente più neve?


Chi da tempo sogna di fare un viaggio a Mosca per vedere la neve fioccare sulla Piazza Rossa rischia di non poter più realizzare il proprio desiderio. Per volere del sindaco la neve potrebbe infatti essere messa al bando dalla capitale della Federazione Russa, e le cupole della Cattedrale di San Basilio ricoperte da un candido velo resteranno solo un ricordo nelle vecchie cartoline offerte ai turisti.

L’IDEA - Yuri Luzhkov, primo cittadino di Mosca dal 1992, ha dichiarato che senza la neve gli inverni moscoviti peserebbero meno sulle casse della città, che tra l’altro diventerebbe decisamente più vivibile. Ed è per questo che ha pensato di proporre il lancio di un programma di controllo meteorologico che, in pratica, sfrutterà le tecniche già autorizzate dall’amministrazione cittadina per «rompere le nuvole» e garantire giornate di tempo buono in occasione di feste ed eventi importanti.
SPARARE ALLE NUVOLE – Così la neve sarebbe definitivamente bandita da Mosca grazie alle sostanze – di solito ghiaccio secco o nitrato d’argento – che vengono sparate nelle nuvole per indurre la pioggia ed evitare che grandini, come qualcuno fa per esempio per proteggere le vigne prima della vendemmia. Senza contare che – fa notare ancora il sindaco – un aumento delle precipitazioni gioverebbe non poco alle campagne circostanti la città, che avrebbero così raccolti più generosi. Di parere opposto sono proprio gli abitanti delle regioni confinanti, i quali temono che l’aumento delle piogge finisca col causare allagamenti e danni. Ma alla fine la politica di taglio delle spese proposta dal sindaco potrebbe avere la meglio, dato che – stando alle stime di Luzhkov – il programma per il controllo meteorologico costerebbe solamente un terzo di quanto viene speso ogni anno per ripulire la città dalla neve.
Autrice: Alessandra Carboni / Fonte: www.corriere.it

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