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domenica 9 ottobre 2016

La “pioggia solida”, per combattere la siccità.

Probabilmente non ne avete mai sentito parlare, ma sono oltre 10 anni che in Messico la siccità viene combattuta con la “pioggia solida”, una sorta di “polvere miracolosa”, in grado di assorbire acqua per 500 volte il proprio peso, e poi rilasciarla lentamente nel terreno nel corso di diversi mesi.

La storia della “pioggia solida” è iniziata negli USA negli anni ’70, quando il dipartimento di agricoltura ha sviluppato un prodotto super- assorbente a base di amido, battezzato “super slumper”. Negli Stati Uniti, così come in molti altri paesi, questa sostanza è stata usata principalmente nei pannolini, per assorbire la pipì e mantenere i sederini dei poppanti asciutti, ma un ingegnere chimico messicano ne ha visto potenzialità di applicazione anche per combattere il problema della siccità.
Partendo dal prodotto sviluppato negli USA, Sergio Rico Velasco ha sviluppato e brevettato una sostanza a base di poliacrilato di potassio, che potesse essere mescolato con il terreno per abbeverare le piante nel corso dei mesi. Ovviamente particolare attenzione è stata data ad assicurare la non-tossicità del prodotto.
Sono ormai 10 anni che Velasco ha introdotto la “pioggia solida” sul mercato, e l’efficacia sembra dimostrata, con diversi agricoltori che riportano aumenti del raccoltoanche del 300%-400%, risultati confermati anche da uno studio del governo messicano.
Se l’efficacia è veramente quella che sembra, viene da domandarsi come mai la “pioggia solida” non sia usata in tutto il mondo, dato che sono molte le zone che devono affrontare il problema della siccità in ogni continente.
Una spiegazione sembra essere nel fatto che Velasco non ha mai investito più di tanto in marketing e comunicazione, contando invece più sul passaparola. Recentemente, però, la “pioggia solita” ha catturato l’attenzione dei media, e la notorietà aggiuntiva ha fatto arrivare ordini anche da agricoltori in India e Australia. Non mancano anche i diffidenti, con alcuni che chiedono di verificarne ulteriormente l’impatto sull’ambiente e sulla salute, per quanto Velasco rassicuri che questi aspetti sono stati più volte approfonditi nello sviluppo e in analisi successive.

sabato 17 maggio 2014

Serbia: resta emergenza inondazioni, 15 mila evacuati e numerose vittime.

BELGRADO – In Serbia è sempre emergenza per le inondazioni che, dopo giorni di piogge incessanti, hanno colpito soprattutto la parte centrale e occidentale del Paese.
Il bilancio ufficiale delle vittime è fermo a sei, anche se le autorità parlano di un numero decisamente superiore di decessi ma che non vogliono precisare per non creare panico nella popolazione. Fino a stamane erano state evacuate circa 15.500 persone da decine di centri e località sommerse dall’acqua. Le situazioni più critiche restano quelle di Sabac e Obrenovac, poche decine di km a sudovest di Belgrado sul fiume Sava, dove secondo le autorità è indispensabile mettere in salvo buona parte degli abitanti rimasti isolate nelle case o rifugiatisi sui tetti.
A preoccupare sono le piene dei fiumi Sava, Kolubara, Drina, Danubio, il cui picco è atteso nelle prossime ore. Ai soccorsi, insieme alle Forze armate appoggiate da mezzi pesanti ed elicotteri, partecipano oltre 10 mila volontari che hanno risposto agli accorati appelli del premier Aleksandar Vucic. Gli sfollati vengono sistemati in alberghi, centri sportivi, negli spazi della Fiera di Belgrado. Si moltiplicano gli appelli agli aiuti, e quello di cui c’è più bisogno sono cibo, vestiti per bambini, articoli di igiene personale, materassi, coperte.
Centri di raccolta sono stati organizzati a Belgrado e in altre città del Paese. Anche la Notte dei Musei di oggi, notevolmente ridimensionata per l’emergenza alluvioni, verrà utilizzata per raccogliere aiuti e fondi. Aiuti sono giunti dall’estero, in particolare dalla Russia, che ha inviato finora tre aerei con squadre di soccorritori e generi alimentari e medicinali.
Numerosi altri Paesi hanno risposto finora agli appelli del governo di Belgrado, tra gli altri Croazia, Macedonia, Slovenia, Montenegro, Israele. Anche la commissione Ue a Bruxelles si è mobilitata per inviare aiuti. L’emergenza inondazione resta anche nella vicina Bosnia-Erzegovina, dove si registrano finora quattro vittime, e nell’est della Croazia. Oggi le piogge sono calate di intensità, e un miglioramento è atteso dalla prossima settimana.

domenica 15 settembre 2013

Parigi: Alle 11 di mattina cala la notte e tutti gridano all’Apocalisse (Foto)


Questa mattina a Parigi, tra le ore 9 e le ore 11, è calato il buio e gli abitanti della città hanno gridato all’Apocalisse. Infatti guardando gli scatti pubblicati dagli utenti in giro per la rete, si nota che iltemporale che si è abbattuto sulla capitale francese, ha avuto una preparazione alquanto strana, con densità e colori insoliti…
http://www.italyleaks.com/francia-parigi-alle-11-di-mattina-cala-la-notte-e-tutti-gridano-allapocalisse-foto/









giovedì 28 marzo 2013

Cina - violenta grandinata provoca 12 morti.

Lo scorso 28 marzo una violenta grandinata ha colpito la Cina nelle regioni di Hunan e nel Guangdong, causando la morte di 12 persone e provocando danni per milioni. Ecco il video.

sabato 15 settembre 2012

Alluvione colpisce le Isole Eolie.


Violento nubifragio ha colpito le Isole  Eolie, in particolari Lipari, dove sono caduti quasi 100 mm di pioggia.
Ecco un appello apparso su Facebook "Dopo il violento nubifragio di stamattina, le isole Eolie sono nell'inferno. Quasi nessun telegiornale nazionale ne ha dato notizia. Lipari è in ginocchio. Strade devastate . Isolani "sequestrati" in casa. I bambini senza scuola. Nella martoriata zona di Calandra è sceso a valle un fiume di detriti di pomice e anche un bus carico di passeggeri con qualche turista è rima
sto travolto. Allagati negozi e abitazioni. Una situazione mai vista che non si ricorda a memoria d'uomo. 
 Faccio appello affinché qualcuno possa sensibilizzarsi e aiutare le nostre sorelle e i nostri fratelli siciliani. E mi rivolgo soprattutto a quelle 200.000 persone che frequentano le meravigliose isole solo per far vacanza. Per favore condividete e fate girare la notizia e soprattutto facciamo in modo che anche questo dopo l'alluvione del messinese, non sia un disastro di serie B. Grazie (Roy Paci)(Da Il popolo viola)"








mercoledì 18 luglio 2012

India - Nuovo fenomeno di "pioggia di sangue"

Dopo il 2001 e il 2006, è caduta nuovamente  pioggia di sangue, nello stato di Kerala (India). Nel 2001 furono fatte varie ipotesi, tra le quali anche che dipendesse dal passaggio di una cometa. Il mistero resta.... http://govtslaves.info/pollution-causes-rain-red-in-india/





 I video si riferiscono al fenomeno del luglio 2001


domenica 15 luglio 2012

Precipitazioni senza precedenti provocano inondazioni e frane nel Kyushu in Giappone.



Almeno 20 persone sono morte e  a 50.000 è stato ordinato di evacuare a causa delle precipitazioni da  record cadute nel sud-occidente dell'isola giapponese di Kyushu. Pioggia di 10.1 centimetri (circa 4 pollici) per ora, è stato registrato nella regione meridionale di Kagoshima. Nella città di Aso in prefettura di Kumamoto, frane sepolto famiglie numerose.



lunedì 20 dicembre 2010

Australia- Alluvione colpisce il settore occidentale.



La città di Carnarvon ha ricevuto i maggiori accumuli: circa 231 mm in 3 giorni, contro una media annua di 226,7 mm! Il fiume Gascoyne ha raggiunto un altezza di 7,64 ed è record. 

domenica 19 dicembre 2010

Canada flagellata da neve e alluvioni.


Dopo il caos causato dalla bufera delle ultime 48 ore in molte zone del Sud dell’Ontario, la situazione sembra tornare alla normalità. Ieri la polizia provinciale ha provveduto a rimuovere gli ultimi veicoli, auto e camion, dalla Highway 402 dove oltre 300 automobilisti sono rimasti bloccati per quasi 24 ore tra lunedì e martedì tra Sarnia e London.
Le corsie in direzione Est della 402 sono state riaperte ieri mattina tra Oil Heritage Road e la Highway 401. In tarda giornata è stato riaperto anche il tratto che porta al Bluewater Bridge. Nelle corsie in direzione Ovest, chiuse per tutta la giornata di ieri, molti i mezzi che ieri dovevano ancora essere ripuliti dalla neve. «È proprio questa la direzione dalla quale proveniva la maggior parte degli automobilisti bloccati - ha spiegato l’agente Dennis Harwood - Ci vorrà del tempo prima di riuscire a ripulire le strade».
Le condizioni meteorologiche sono migliorate nella regione, ma la polizia ha avvertito chi si mette in viaggio di prestare comunque attenzione, soprattutto nella zona di Lambton County. «Il tempo può cambiare da un momento all’altro - ha continuato Harwood - di conseguenza chiediamo agli automobilisti di evitare di mettersi in viaggio quando possibile». Proprio alla luce di quanto avvenuto sulla 402 e in vista di un inverno che si prospetta difficile da un punto di vista meteorologico, un gruppo che difende i diritti degli automobilisti in fatto di sicurezza e salute ha chiesto a Queen’s Park degli incentivi per chi vuole sostituire le proprie gomme della macchina con quelle da neve. Proposta bocciata dal premier dell’Ontario. Durante una conferenza stampa con i giornalisti Dalton McGuinty ha chiarito il suo punto di vista dicendo che comprende i benefici e i vantaggi delle gomme invernali, ma ha aggiunto che non costringerà i cittadini a comprarle.
Mentre la neve ha creato non pochi problemi in molte zone della provincia, è la pioggia a far paura nel New Brunswick dove è scattata l’allerta inondazioni. I livelli dei fiumi dovrebbero diminuire nei prossimi giorni, ma solo nel caso in cui cessasse di piovere, ha fatto sapere Karl Wilmot dell’Emergency Measures Organization del New Brunswick. Altre precipitazioni, infatti, potrebbero provocare seri danni e avere effetti devastanti in diverse zone della provincia. La Croce Rossa canadese è pronta a far fronte a un’eventuale emergenza e ad assistere gli evacuati.

martedì 20 luglio 2010

Fenomeni estremi - Alluvioni nel mondo


Romania: alluvioni, 26 morti, ingenti danni

Con la morte, ieri, di una donna uccisa dall'acqua alta in provincia di Covasna (centro del Paese) sale a 26 il bilancio dei morti delle alluvioni che hanno colpito la Romania nelle ultime settimane. Le inondazioni hanno provocato anche ingenti danni per centinaia di milioni di euro in 37 delle 41 province del Paese, come annunciato dal premier Emil Boc. Delle circa 7.000 abitazioni danneggiate, un migliaio va ricostruito completamente, ha precisato il premier.
Boc ha spiegato che si tratta di un bilancio provvisorio e che e' in corso la valutazione dei danni nei settori agricoltura, infrastruttura ed energia. Precisando che lo Stato fornira' i materiali da costruzione ai disastrati per rifare le proprie abitazioni, il premier ha chiesto che le nuove case siano costruite presto e non in zone a rischio alluvioni.
Permane intanto il rischio alluvioni sul Danubio, il tratto a sud-est del Paese, e sul fiume Prut (est), che segna il confine con la Moldavia, pure colpita dalla furia delle acque. Le previsioni indicano temperature che supereranno i 30 gradi nelle prossime due settimane.
(ats)

Piogge in Colombia, decine di morti

Il Paese flagellato dalle inondazioni

Almeno 58 morti, 121 feriti, otto dispersi, 271.506 sfollati e 52.000 abitazioni danneggiate: questo il bilancio, finora, delle forti piogge che stanno battendo gran parte della Colombia. Le zone più colpite comprendono 273 comuni di 27 Stati dei 32 in cui è suddiviso il Paese. I danni più recenti prodotti dalle piogge hanno interessato le popolazioni di Nechì e Caucasia, nel dipartimento di Antiochia, dove è esondato il fiume Cauca.
A fare la conta dei danni è stato il Sistema nazionale per la prevenzione e la vigilanza dei disastri.

Luz Amanda Pulido, direttrice della Protezione civile, ha osservato che i danni più recenti prodotti dalle piogge hanno interessato le popolazioni di Nechì e Caucasia, nel dipartimento di Antiochia, proprio quello nel quale è esondato il fiume Cauca.

Alluvioni in Cina: diga alla prova

La diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze, nella Cina centrale, sta per essere messa alla prova dalle alluvioni

La diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze, nella Cina centrale, sta per essere messa alla prova dalle alluvioni che stanno investendo la regione, le più gravi dopo quelle che nel 1998 causarono la morte di quattromila persone. Per la diga più grande del mondo, la cui costruzione è durata 12 anni dal 1994 al 2006, si tratta del "test piu' serio" da quando è entrata in funzione. Lo scrive oggi la stampa cinese.

Secondo il quotidiano 'Global Times' l'afflusso di acqua nel bacino della diga raggiungerà i 70 mila metri cubi per secondo, molto più forte di quello di 50 mila metri cubi che si verificò nel 1998. Di conseguenza, per mantenere entro il livello di guardia dell'acqua nel bacino sarà necessario aumentarne il deflusso verso le zone a valle.
Fino ad oggi l'ondata di maltempo nella Cina del centro-sud ha causato la morte di 146 persone, mentre altre 40 sono state date per disperse. L'afflusso di acqua alla diga dovrebbe raggiungere il suo picco tra oggi e domani quando, secondo i meteorologi, piogge torrenziali si abbatteranno sull'alto corso del fiume.

L'ecologista dissidente 
Dai Qing ha dichiarato che la diga delle Tre Gole, la più grande del mondo, "è stata costruita per mettere sotto controllo i regolari straripamenti dello Yangtze ma in realtà ha aumentato il pericolo di inondazioni nelle regioni a valle a causa del maggiore deflusso di acqua dalla diga".

ATS 


mercoledì 3 febbraio 2010

Canarie colpite da un violento nubifragio (2)



Nuovo video

Canarie colpite da un violento nubifragio


Emergenza maltempo e ingenti danni alle Canarie, a causa di un violento nubifragio che è abbattuto nelle ultime ore sull'arcipelago e che ha provocato l'interruzione dei servizi di trasporti, la chiusura delle scuole e interruzioni nella somministrazione di energia elettrica. Le forti precipitazioni, fino a 200 litri per metro quadro in poche ore, hanno indotto il governo regionale a decretare l'allarme di livello due, il secondo nella scala del rischio. Le piogge unite alle forti mareggiate, secondo fonti della protezione civile citate dalle agenzie, hanno provocato inondazioni in alloggi e garages, spazzato le spiagge e ridotto alcune strade a fiumi in piena, sopratutto nell'isola di Tenerife. «Si vedevano i pesci saltare nella zona pedonale del centro storico, portati dalla mareggiata», ha assicurato un abitante dell'isola ai microfoni di Radio Cadena Ser. Secondo l'Agenzia statale di meteorologia, il nubifragio sferzerà l'arcipelago anche nella prima metà della giornata odierna, per poi spostarsi gradualmente verso nordest. Raffiche di vento fino a 80 chilometri orari spazzeranno le isole di Fuerteventura e Lanzarote. Il nubifragio ha provocato la chiusura dell'Avenida Maritima della Guia de Isora, al sud di Tenerife, e l'evacuazione di numerosi edifici nella zona de La Caleta. A Palma di Gran Canaria, una trentina di famiglie è stata sgomberata dalle abitazioni inondate dalla mareggiata, che ha travolto una dozzina di auto parcheggiate in strada. Ingenti danni sono sati registrati anche nel porto di La Restinga. Intanto, agenti del Salvataggio marittimo hanno recuperato oggi, nei pressi di Punta de Arinaga, a Gran Canaria, il corpo senza vita del secondo occupante di un peschereccio naufragato sabato, in cui aveva perduto la vita un uomo di 80 anni. Si tratta del nipote della vittima, anche lui deceduto nel ribaltamento dell'imbarcazione. (Fonte LEGGO)

venerdì 27 novembre 2009

Arabia Saudita - Gedda colpita da una violenta alluvione.





Il 25 u.s. una violenta pioggia durata alcune ore ha colpito Jedda,trasformandosi in una violenta alluvione. Sono state calcolate precipitazioni per 140 mm di in poche ore, a fronte di una media annuale è di soli 58mm. . Bilancio di 77 morti,e numerose case allagate e distrutte,è stata colpita duramente anche La Mecca.

giovedì 5 novembre 2009

Artico, i cambiamenti climatici sono più evidenti.


I cambiamenti climatici nell'Artico sono più evidenti che in tutto il resto del Pianeta. Qui, gli impatti hanno effetti devastanti sul vento, sullo scioglimento dei ghiacci, sulle correnti marine, sulle aree limitrofe, su animali e vegetazione. A scattare la fotografia sullo stato del Circolo polare Artico ci pensa l'aggiornamento annuale, a ottobre 2009, del rapporto «Artic report card» del distretto del Programma climatico del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) del Dipartimento Usa del commercio.
Nonostante nell'estate appena trascorsa l'Artico abbia fatto registrare un po' più di ghiaccio rispetto al 2007 o 2008, gli scienziati hanno individuato, da 5 anni a questa parte, dei cambiamenti drastici nella regione Artica con un tasso di sconvolgimento ambientale più rapido del previsto.
GLI EFFETTI - Alcuni dei risultati principali sono divisi per area. Nel capitolo sull'atmosfera, per esempio, si parla dell'influsso di venti provenienti dal Sud che provocano lo scioglimento del ghiaccio marino estivo che viene sostituito ogni anno. Sull'Oceano, l'effetto è di avere acqua più calda e meno salata. Ogni anno aumenta la perdita dello strato di ghiaccio permanente della Groenlandia.
Il cambiamento di queste condizioni determina anche impatti sugli eventi meteorologici come l'aumento delle piogge in Siberia e la diminuzione delle nevicate in Nord America. Per non parlare degli effetti della perdita di ghiaccio sugli animali, sulla vegetazione e sui pesci.
Fonte: www.corriere.it

lunedì 2 novembre 2009

Neve...artificiale a Pechino

Nel post precedente, avevo accennato all'idea di eliminare la neve da Torino, mediante tecniche di "modificazione del clima", e poco fa ho trovato una notizia opposta sullo stesso argomento.
A Pechino, mediante inseminazione delle nubi con "ioduro d'argento", invece di provocare pioggia, si è avuta una inaspettata bufera di neve, rara per Pechino che ha accumulato al suolo 20 cm .
Guardate qui sotto una foto  tratta da www.lastampa.it
Per ulteriori notizie qui sotto trovate i Link:
La Stampa
La Voce

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