La notizia da dell’incredibile, eppure è tutto vero. La famosa US Navy, grazie ai ricercatori della Divisione Tecnologia e Scienza dei Materiali del Naval Research Laboratory (NRL) è riuscita a trasformare l’acqua di mare in carburante. “Si tratta del raggiungimento di una pietra miliare”, afferma il Viceammiraglio Philip Cullom.
COME FUNZIONA
Il funzionamento del rivoluzionario processo consiste nel separare anidride carbonica e idrogeno dall’acqua di mare grazie al passaggio forzato con una cella elettrificata (E-CEM). Al passaggi dell’acqua, si cambiano gli ioni idrogeno prodotti al livello dell’anodo con ioni sodio, che consentono quindi il processo di acidificazione. Nel catodo, invece, l’acqua viene trasformata a gas idrogeno formando idrossido di sodio, producendo quindi idrogeno e anidride carbonica. L’idrossido di sodio viene poi reinserito nell’acqua di mare per eliminare l’acidità. Successivamente, i sottoprodotti attraversano una camera di reazione riscaldata con l’aggiunta di un catalizzatore ferroso. A quel punto i gas interagiscono tra loro creando idrocarburi insaturi a catena lunga e metano che vengono infine trasformati in molecole da sei a nove atomi di carbonio. Il carburante viene accolto con un catalizzatore al nichel.