Roma - La scienziata all'Adnkronos: ''Se sparisse la magnetosfera come potrebbe accadere presto, gli uomini potrebbero rendersi conto che il futuro c'è sempre stato. Allora tutti i problemi connessi al tempo lineare, quali i limiti di energia o il crescere del debito, svanirebbero''.
"Il tempo non è un'unica freccia che va dal passato al futuro come si crede. C'è anche l'altra freccia, quella che va dal futuro al passato e, se sparisse la magnetosfera come potrebbe accadere presto, gli uomini potrebbero rendersi conto che il futuro c'è sempre stato. Allora tutti i problemi connessi al tempo lineare, quali i limiti di energia o il crescere del debito, svanirebbero". Una tesi rivoluzionaria quella della fisica Giuliana Conforto che all'Adnkronos spiega le profonde ripercussioni sulla cultura umana delle recenti scoperte scientifiche che racconta nel libro 'Baby Sun Revelation', nuova edizione (novembre 2013) di quello già pubblicato nel 2008 dalle Edizioni Noesis.
"Per le antiche civiltà - spiega - il tempo era ciclico, legato ai ritmi del sole e della luna, all'alternarsi delle stagioni. Il tempo lineare (quello che va dal passato al futuro con un ritmo costante, ndr) è sorto con l'usura e con la venerazione di 'falsi idoli' come diceva Giordano Bruno. Uno dei quali è appunto il tempo lineare creato dalla famosa 'mela', che non è il frutto colto dall'albero, ma è la magnetosfera terrestre (plasma, ndr) che ci avvolge: ha la forma di una mela e ha intrappolato finora le due fasce di Van Allen (zone più dense di plasma e supersoniche, ndr), una vicinissima (200-700 km) alla superficie terrestre e carica positivamente, l'altra, lontanissima (50-80 mila km) e carica negativamente. Queste due fasce creano l'illusione ottica, testimoniata sempre dai saggi e oggi anche dalle esplorazioni spaziali".