Sembrava poter essere una tranquilla e assolata Domenica di sole,
invece un fenomeno improvviso ha travolto i bagnanti della spiaggia
marchigiana. Intorno alle tre del pomeriggio, un violento ma breve
turbinio di venti si è abbattuto sulla spiaggia fanese.
Il
forte vento ha provocato il sollevamento di sdraie ed ombrelloni
ancorati a ben 80 cm al di sotto del suolo, che poi hanno colpito alcuni
bagnanti, ferendo una decina di persone, la più grave una ragazza che si è fratturata un braccio.
L'area
interessata dal fenomeno è risultata molto limitata (pochi decine di
metri), così come la durata temporale (pochi secondi). Il fenomeno non può essere ricondotto ad una tromba d'aria
(termine fin troppo generico per definire un tornado) perché mancavano
due requisiti fondamentali: la presenza di un cumulunembo (quindi di un
temporale) e di una debris cloud (nube di detriti originata al suolo
dall'azione meccanica di violenti venti ascensionali e discensionali in
rotazione). Al momento sulla spiaggia di Fano erano
presenti pochi cumuli di bel bel tempo, in una giornata complessivamente
ben assolata.
Il fenomeno non può essere nemmeno ricondotto ad un Dust Devil
(diavolo di sabbia), poiché mancava il requisito fondamentale per la
sua genesi: scarsa ventilazione. Un vento di appena 4-7 km/h impedirebbe
la sua formazione, poiché è indispensabile che l'aria sia immobile.
Sulla spiaggia fanese invece soffiava un vento moderato di Levante con
raffiche fino a 30 km/h.
Ma allora che cos'era?
Con molta probabilità il fenomeno turbolento può essere classificato con il termine “Gustnado”.
Il
Gustnado, contrariamente al tornado non è collegato alla base di una
nuvola temporalesca, ha un'estensione spaziale limitata ed ha una durata
di pochi secondi, in rari casi fino al minuto. Il vortice potrebbe
essere stato generato dall'incontro di masse d'aria provenienti da diverse direzioni ed aventi differenti valori di umidità e temperatura.
Diversità ben evidenziate tra la superficie marina (fresca ed umida) e
l'immediato entroterra (più caldo e secco), nonché da un discreto wind
shear orizzontale tra i venti di garbino presenti fino a poche centinaia
di metri dalla costa e di levante invece presenti sul litorale. La
convergenza di basso livello avrebbe pertanto favorito la concentrazione
della vorticità verticale.
E' auspicabile che tali condizioni si ripresentino anche nei prossimi giorni, stante il persistere delle linee di convergenza al suolo, pertanto non sono da escludere nuove isolate manifestazioni vorticose.
E' auspicabile che tali condizioni si ripresentino anche nei prossimi giorni, stante il persistere delle linee di convergenza al suolo, pertanto non sono da escludere nuove isolate manifestazioni vorticose.