l’Iri – l’istituto internazione di ricerca per clima e società nato per iniziativa della agenzia governativa americana NOAA e della Columbia University di New York - che elabora e pubblica le mappe di previsione a lungo periodo. Un lavoro utile per gli scienziati e ancora largamente sperimentale, in progressivo affinamento, ma che mostra delle linee di gennaio, febbraio e marzo.
E' evidente l’influsso della corrente pacifica del Nino, e la previsione su scala mondiale, indica alte probabilità di temperature più alte del normale (50-70% di probabilità) nel Messico, nel Texas e il New Mexico, a Cuba, nelle aree polari e subpolari, sulle isole britanniche e la scandinavia, l’estremo est russo, la Cina centromeridionale e la Birmania, le Filippine, parte del Brasile, l’Oman e lo Yemen e gran parte dell’Europa (Italia esclusa). Probabilità di temperature più basse invece in Alaska e lungo la costa pacifica nordamericana e il Canada continantale, Panama, il Costarica, l’Honduras, il Nicaragua, e poi Colombia, Venezuela, Ecuador e Perù, lo Zaire e l’Australia settentrionale ed orientale, L’Algeria e l’Iran occidentale.
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