sabato 2 febbraio 2013

Il Campi Flegrei Deep Drilling Project (CFDDP)

Schema della caldera dei Campi Flegrei con indicazione del pozzo profondo in programma nell'ultima fase del progetto CFDDP.Il Campi Flegrei Deep Drilling Project (CFDDP) è un progetto internazionale di ricerca scientifica finalizzato alla comprensione della dinamica vulcanica dei Campi Flegrei e dei meccanismi che generano i fenomeni di sollevamento ed abbassamento della caldera (bradisisma). Il progetto prevede l’esecuzione di due perforazioni; la prima, già esecutiva, si spingerà fino 500m di profondità (pozzo pilota); la seconda, ancora in progetto arriverà fino a 3.5km circa.


La perforazione ha raggiunto 222.5 m di profondità alla fine di Luglio 2012. Dal 31 Luglio, sono temporaneamente terminate le attività di perforazione del pozzo pilota, che sono riprese il 12 Novembre 2012 con una nuova strumentazione, tecnologicamente più avanzata di quella utilizzata per la parte superficiale. Entro la prima settimana di Dicembre, si raggiungeranno i 500 m di profondità previsti, e tutte le attività di cantiere nell'area termineranno. Prima dell’inizio della perforazione nell’area di cantiere sono stati installati strumenti per il controllo delle micro-deformazioni orizzontali e verticali del suolo, mentre la trivella è stata dotata di sensori per il controllo in continuo, all’interno del pozzo, di tutti i parametri necessari (pressione, temperatura, emissioni di gas, ecc.) per garantire lo svolgimento delle operazioni in massima sicurezza. La testa pozzo è dotata di un doppio “blow-out preventer”, un dispositivo che garantisce la massima tenuta del pozzo, anche in caso di risalita di fluidi in pressione.
Non è stato riscontrato nessun problema tecnico o di altra natura nel corso della perforazione. E’ stato eseguito un logging del pozzo, vale a dire un rilievo elettronico, con speciali sensori calati in pozzo, che servirà a definire con precisione i principali parametri fisici delle rocce, e confrontare i risultati con quelli delle stratigrafie che i vulcanologi stanno eseguendo sui prodotti incontrati durante la discesa della trivella.
Lo step successivo alla fine della perforazione sarà quello di installare all’interno del pozzo dei sensori tecnologicamente avanzati per la misura della temperatura, delle deformazioni del suolo e della sismicità. Queste misure saranno di grande utilità per l'identificazione dei precursori di una possibile eruzione.
Si prevede di ottenere un primo quadro generale dei risultati verso la fine del prossimo Dicembre.

Profondità raggiunta (01 Dic., 23:30 GMT): 502 m

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