C’è un misterioso virus respiratorio che sta colpendo migliaia di bambini nelle ultime settimane in diversi stati americani del Midwest. E’ stato battezzato EnterovirusD68 e provoca in genere raffreddori, magari potenti, ma può portare a reazioni così forti da richiedere il ricovero in terapia intensiva. Gli scienziati si sono mostrati subito preoccupati, soprattutto per la possibilità che i casi registrati fino a questo momento non siano altro che “la punta dell’iceberg” e che casi ben più gravi potrebbero arrivare presto. “Stiamo osservando e studiano il comportamento del virus, ma non abbiamo ancora tutte le risposte che ci servono” ha affermato Mark Pallansch, direttore del Centers for Disease Control and Prevention’s Division of Viral Diseases. A fargli eco è Mary Anne Jackson, direttore del reparto malattie infettive al Mercy Hospital di Kansas City: “Lo definirei un fatto senza precedenti. Ho lavorato per 30 anni in pediatria, e non ho mai visto niente di simile”
Dei quasi mille bimbi finiti in ospedali a Denver, 25 sono stati ricoverati nel reparto intensiva. A Kansas City, dei 450 ricoverati, il 15 per cento ha avuto bisogno delle stesse terapie. “Lavoro in pediatria da 30 anni e non ho mai visto una situazione del genere” ha detto Mary Anne Jackson, direttrice del reparto malattie infettive del Children’s Mercy Hospital. “Questa è una crisi grande, senza precedenti” ha aggiunto. A fargli eco è il dottor Raju Meyeppan del Rocky Mountain Hospital for Children di Denver: “E’ la peggior crisi che io abbia mai visto nel nostro ospedale”.
Le origini del virus
Secondo gli scienziati a favorire il propagarsi dell’epidemia è stato il recente inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico, periodo in cui si è registrato il picco massimo. C’è però chi punta il dito contro i clandestini. Secondo costoro il dilagare del virus sarebbe dovuto all’alto influsso di immigrati clandestini giovanissimi. Dall’ottobre 2013 a oggi, più di 53 mila bambini e ragazzini hanno attraversato clandestinamente la frontiera americana con il Messico. Al momento il virus ha colpito Illinois, Kentucky, Colorado, Iowa, Ohio, North Carolina, Olklahoma e Georgia. Il pediatra Richard Besser, ex direttore del CDC, ammonisce: “Questo virus è per ora solo in dieci Stati, ma i virus non conoscono i confini, tutti gli Stati devono essere pronti, arriverà anche da loro”.
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