Il suo meccanismo di azione è tuttora ignoto, ma in qualche modo “inganna” i recettori del sapore dolce presenti sulla lingua e fa si che, ad esempio, il limone assuma un sapore dolce. Purtroppo questo frutto cresce con molta difficoltà fuori dal suo ambiente naturale, e si deteriora rapidamente, impedendone l’esportazione. La pianta da cui deriva questo frutto è il Synsepalum dulcificum o Richadella dulcifica.
Si tratta un arbusto sempreverde spontaneo che può raggiungere 6 m di altezza, mentre l'arbusto coltivato non supera i 3 m. Cresce solo su suoli acidi, in ambienti tropicali umidi, è diffuso in Africa Occidentale. L'interesse per questa pianta nasce dalla caratteristiche dei suoi frutti in quanto hanno la possibilità di trasformare il gusto in bocca, dall'amaro al dolce, questo permetterebbe di avere dei prodotto senza dover utilizzare dolcificanti artificiali o edulcoranti artificali. Infatti la "miracolina" viene classificata come un edulcorante di origine naturale al pari dello sciroppo d'agave, della stevia. Attualmente il suo uso è interdetto ma negli ultimi anni si fa sempre più reale la possibilità che venga resa lecita dalla FDA negli Stati Uniti. Recentemente un gruppo di ricercatori dell’Università di Tsukuba è riuscita ad inserire il gene responsabile della produzione della miracolina nella lattuga, riuscendo così a produrre la proteina al di fuori del frutto originario, aprendo così la strada ad uno sfruttamento commerciale.
Le pasticche di Miracolina in vendita in Giappone
L'amaro e l'aspro diventano dolci? Si o meglio la bacca contiene una glicoproteina, la "miraculina" appunto, che modifica il senso del gusto, un effetto può durare da dieci minuti a circa un'ora al massimo due.
In Giappone tutti i diabetici e gli obesi che vogliono togliersi la voglia di dolce sanno dove andare: al bar-pasticceria «Miracle Fruit» di Tokio, ad Ikebukuro, il quartiere dei divertimenti e dello shopping. Tutte le leccornie offerte lì - compresi torte, gelati, mousse al cioccolato e paste - hanno calorie cinque volte meno di un pasticcino.
Il cuoco garantisce: nemmeno un grammo di zuccheri.
E infatti, se assaggiati da sé, i «dolci» del Miracle Fruit alla frutta sono acidissimi, e quelli al caffè e al cioccolato molto amari.
Ma ecco il trucco: prima dell’abboffata, dovete masticare una piccola bacca rossa, un po’ simile al frutto della rosa canina, offerta dalla casa.
Masticate un minuto.
Da quel momento, la vostra lingua avverte tutti i sapori aspri e amari come dolci.
Una spremuta di limone o di pompelmo sembrerà una limonata.
Un caffè senza zucchero, vi sembrerà zuccherato.
La bacca rossa - che di per sé non ha praticamente alcun sapore - proviene da una pianta nativa dell’Africa Occidentale, il Synsepalum Dolcificum, usata da secoli dagli africani per insaporire i cibi.
La bacca contiene una proteina - chiamata non a caso «Miracolina» - che si posa sulle papille gustative della lingua e le «inganna», facendo sembrare dolce l’amaro e l’aspro.
L’effetto dura da mezz’ora e un’ora.
Ovviamente, poichè non contiene zucchero, non fa ingrassare e non provoca alcun disturbo ai diabetici.
In Giappone, la bacca miracolosa è in commercio, e molto ricercata dalle signore a dieta e dai diabetici.
Due categorie in grande aumento, il che significa un grande mercato potenziale.
Ma in Europa, la miracolina è sconosciuta.
Negli Stati Uniti, è addirittura vietata.
In Giappone tutti i diabetici e gli obesi che vogliono togliersi la voglia di dolce sanno dove andare: al bar-pasticceria «Miracle Fruit» di Tokio, ad Ikebukuro, il quartiere dei divertimenti e dello shopping. Tutte le leccornie offerte lì - compresi torte, gelati, mousse al cioccolato e paste - hanno calorie cinque volte meno di un pasticcino.
Il cuoco garantisce: nemmeno un grammo di zuccheri.
E infatti, se assaggiati da sé, i «dolci» del Miracle Fruit alla frutta sono acidissimi, e quelli al caffè e al cioccolato molto amari.
Ma ecco il trucco: prima dell’abboffata, dovete masticare una piccola bacca rossa, un po’ simile al frutto della rosa canina, offerta dalla casa.
Masticate un minuto.
Da quel momento, la vostra lingua avverte tutti i sapori aspri e amari come dolci.
Una spremuta di limone o di pompelmo sembrerà una limonata.
Un caffè senza zucchero, vi sembrerà zuccherato.
La bacca rossa - che di per sé non ha praticamente alcun sapore - proviene da una pianta nativa dell’Africa Occidentale, il Synsepalum Dolcificum, usata da secoli dagli africani per insaporire i cibi.
La bacca contiene una proteina - chiamata non a caso «Miracolina» - che si posa sulle papille gustative della lingua e le «inganna», facendo sembrare dolce l’amaro e l’aspro.
L’effetto dura da mezz’ora e un’ora.
Ovviamente, poichè non contiene zucchero, non fa ingrassare e non provoca alcun disturbo ai diabetici.
In Giappone, la bacca miracolosa è in commercio, e molto ricercata dalle signore a dieta e dai diabetici.
Due categorie in grande aumento, il che significa un grande mercato potenziale.
Ma in Europa, la miracolina è sconosciuta.
Negli Stati Uniti, è addirittura vietata.
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