In uno studio dal titolo "L'atmosfera e le montagne italiane dalle Alpi al Mediterraneo: ruolo delle stazioni di monitoraggio in alta quota", condotto dall’Isac-Cnr, sono stati individuati un certo numero di possibili siti, ubicati in aree considerate rappresentative delle condizioni di fondo dell’atmosfera. Con il Comitato EvK2Cnr si è dato così vita al network Share–Italia che si focalizzerà su una stazione di riferimento operante da più di venti anni (il laboratorio ISAC-Cnr Ottavio Vittori sul Monte Cimone) e 8 stazioni primarie dislocate sul territorio, per aree geografiche d'interesse.
La rete comprenderà una stazione sulle Alpi
occidentali, una sulle Alpi Centrali, una su quelle Orientali. Altre
tre stazioni andranno a coprire l'Appennino da nord a sud, e altre due
stazioni riguarderanno Sicilia e Sardegna. Le aree in cui sono
dislocate le stazioni, sono state selezionate in base a criteri
geografici, ambientali e territoriali, in modo tale che siano
rappresentative del territorio italiano.
La creazione di una rete di stazioni d’alta montagna
per lo studio delle condizioni di fondo dell’atmosfera permetterà di
porre fine a una lacuna esistente nell’organizzazione delle reti di
monitoraggio atmosferico sul nostro territorio. Infatti, mentre sono
relativamente diffuse (soprattutto al Nord del Paese) reti efficienti
mirate alla determinazione dei livelli di qualità dell’aria, rimane
ancora poco diffusa un’attività più completa di campionamento.
Un'attività che consideri non solo i parametri utili alla valutazione
degli indici di qualità dell’aria, ma che possa anche rivolgersi in
senso più ampio alle tematiche inerenti lo studio dell’atmosfera e
dell’ambiente......
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