ALGERI - Cinque centri d'allerta tsunami sono in corso d'istallazione nella zona del Mediterraneo. Lo ha detto Francois Schindele, presidente del Gruppo di coordinamento dei sistemi d'allarme nel Mediterraneo e Atlantico a margine del colloquio di Bou Ismail nei pressi della città di Tipaza.
Costituito nel 2005 dalle Nazioni Unite dopo lo tsunami nell'Asia orientale, il gruppo ha fissato alla fine del 2012 l'installazione dei cinque centri d'allerta in Italia, Francia, Portogallo, Grecia, Turchia e successivamente anche in Tunisia e Marocco.
La creazione della rete d'allerta - ha spiegato Schindele all'agenzia Aps - permetterà un rapido scambio d'informazioni tra sismologi che potranno disporre l'immediato sgombero delle zone a rischio. "Questo collegamento ci permetterà di salvare vite umane in 15 minuti - ha aggiunto -: è il tempo che ci servirà ad avvisare le autorità dei Paesi a rischio tsunami".
L'esperto dell'Onu ha ricordato che "non esistono frontiere per terremoti e tsunami, i governi quindi devono integrare i loro piani in caso di catastrofi".