E proprio l’esperienza maturata in Abruzzo verrà esportata ad Haiti. L’ha ricordato Margareta Wahlström, assistente del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che ieri mattina ha visitato la sede di via Ferrata dell’Eucentre e ha illustrato le politiche e l’innovazione scientifica delle Nazioni Unite in tema di catastrofi Pavia.
Calvi ha guidato l’ospite e il suo entourage alla scoperta del cuore tecnologico di Eucentre, illustrando anche le attività della Rose school (scuola di specializzazione con studenti provenienti da oltre cento diversi Paesi) impegnata nella prevenzione del rischio sismico. «Tutto questo - ha spiegato Calvi - potrà inoltre rivelarsi un motore straordinario per l’attrazione di società private che operano nell’ambito delle tecnologie avanzate per l’i ntero nostro Paese».
Nel pomeriggio la delegazione ha assistito alla simulazione di un terremoto con la tavola vibrante.
«I Governi hanno fatto progressi nella creazione di istituzioni e nella legislazione ma c’è ancora da fare sul fronte dei bilanci dei settori di sviluppo da destinare alla riduzione del rischio di catastrofi - ha spiegato Wahlström -. Quando le difficili decisioni sulla ripartizione delle risorse vengono prese, le misure per ridurre i rischi non rappresentano una priorità anche perché non pagano politicamente nell’immediato, nonostante rappresentino una forma di risparmio rispetto all’intervento post-disastro». «Una necessaria sinergia tra la Rose School e le scuole Onu attive o in fase di creazione» è ciò che auspica il direttore dello Iuss, Roberto Schmid.
(07 settembre 2010)
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