(WAPA) - Gli scienziati della Nasa hanno avvertito che una potente eruzione di plasma superhot è schizzata fuori dal Sole e potrebbe colpire la Terra al più presto martedì prossimo, scatenando una spettacolare aurora boreale e australe.
I fuochi d'artificio solari sono stati registrati da diversi satelliti durante lo scorso fine settimana, tra cui il nuovo Solar Dynamics Observatory della Nasa.
Sembra che le macchie solari possano avere innescato una gigantesca "Espulsione di massa coronale", in cui enormi quantità di plasma superhot sono stati schizzati verso la Terra, inviando uno "Tsunami solare" attraverso 93 milioni di miglia nello spazio, secondo una nota riportata su telegraph.co.uk.
Fortunatamente, il campo magnetico terrestre ci protegge dallo scoppio di radiazioni di questo tipo, che altrimenti cancellerebbero gran parte della razza umana. Il letale plasma solare, invece, è probabile che fluisca lungo le linee del campo planetario verso i poli, infrangendosi in atomi di ossigeno e azoto nell'atmosfera, incendiandoli fino a formare le cosiddette aurore boreali.
Gli osservatori hanno avvertito che un'eruzione solare davvero grande sarebbe in grado di distruggere satelliti e reti di comunicazione e di energia in tutto il mondo. Una tale "Tempesta spaziale" - dicono - potrebbe colpire la Terra una volta ogni circa 25 anni. Il quotidiano britannico "Daily Telegraph" nel giugno scorso ha rivelato che gli scienziati senior dell'agenzia spaziale riterrebbero che la Terra sarà colpita intorno al 2013, "Con livelli senza precedenti di energia magnetica da brillamenti solari, dopo che il Sole si sarà svegliato da un sonno profondo". (Avionews)
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I fuochi d'artificio solari sono stati registrati da diversi satelliti durante lo scorso fine settimana, tra cui il nuovo Solar Dynamics Observatory della Nasa.
Sembra che le macchie solari possano avere innescato una gigantesca "Espulsione di massa coronale", in cui enormi quantità di plasma superhot sono stati schizzati verso la Terra, inviando uno "Tsunami solare" attraverso 93 milioni di miglia nello spazio, secondo una nota riportata su telegraph.co.uk.
Fortunatamente, il campo magnetico terrestre ci protegge dallo scoppio di radiazioni di questo tipo, che altrimenti cancellerebbero gran parte della razza umana. Il letale plasma solare, invece, è probabile che fluisca lungo le linee del campo planetario verso i poli, infrangendosi in atomi di ossigeno e azoto nell'atmosfera, incendiandoli fino a formare le cosiddette aurore boreali.
Gli osservatori hanno avvertito che un'eruzione solare davvero grande sarebbe in grado di distruggere satelliti e reti di comunicazione e di energia in tutto il mondo. Una tale "Tempesta spaziale" - dicono - potrebbe colpire la Terra una volta ogni circa 25 anni. Il quotidiano britannico "Daily Telegraph" nel giugno scorso ha rivelato che gli scienziati senior dell'agenzia spaziale riterrebbero che la Terra sarà colpita intorno al 2013, "Con livelli senza precedenti di energia magnetica da brillamenti solari, dopo che il Sole si sarà svegliato da un sonno profondo". (Avionews)
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