Crediti per l’immagine: NASA, ESA and Jonathan Nichols (University of Leicester)
È arrivata la primavera, sul pianeta degli anelli. O forse l’autunno, chissà. In ogni caso, ha raggiunto l’equinozio. Un fenomeno che sulla Terra si ripete due volte all’anno. Ma per osservarlo su Saturno, di anni, occorre attenderne ben 15. È quello che ha fatto l’Hubble Space Telescope. Fino a che, all’inizio del 2009, la sua pazienza è stata premiata.
Un’occasione simile non gli ricapiterà mai più, al telescopio spaziale di Nasa ed Esa. Le foto che ha scattato, dunque, ce le dovremo tenere care per anni. E si tratta di immagini davvero uniche. Anzitutto, si vedono gli anelli immortalati “di taglio”, fino a risultare pressoché invisibili. Ma c’è di più. Hubble ha potuto vedere le due aurore, quella boreale e quella australe, in contemporanea.
Un fenomeno di per sé affascinante, ma anche ricco d’informazioni scientifiche. Confrontando attentamente le due aurore, infatti, gli scienziati hanno notato che non sono perfettamente simmetriche. Nonostante il pianeta sia osservato mentre è illuminato dal Sole con la stessa intensità nell’emisfero nord e in quello sud, l’aurora boreale è leggermente meno estesa e più brillante di quella australe. Segno che il campo magnetico di Saturno è più intenso nell’emisfero nord, come già osservato nel 2004 dalla sonda Cassini.
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