mercoledì 29 ottobre 2014

VIANO (RE) - Vulcanello di fango compare in mezzo ad una via.

VIANO (Reggio Emilia). A Casola di Querciola, la settimana scorsa, nel terreno si è aperta una bocca che erutta fango misto ad acqua. Si tratta di un vulcanetto, o vulcanello, come quelli tristementi saliti alla cronaca in questi giorni a Macalube d’Aragona, ad Agrigento.

La nuova bocca si è aperta in via Lupo, lungo la strada che porta l’azienda agricola Ferrarini, nelle vicinanze della collinetta dove altri vulcanetti sono presenti da secoli. L’area – che si espande per circa dieci metri quadrati – è stata immediatamente transennata.Questi vulcanetti – presenti non solo sul territorio di Viano ma anche nella zona di Regnano – sono il frutto di un raro fenomeno geologico, definito vulcanesimo sedimentario, legato alla presenza di terreni argillosi poco consistenti, intercalati da livelli di acqua salmastra, che sovrastano bolle di gas metano sottoposto ad una certa pressioneIl gas, attraverso la discontinuità del terreno, affiora in superficie trascinando con sé sedimenti argillosi ed acqua, che danno luogo a un cono di fango la cui sommità è del tutto simile ad un cratere vulcanico.
Vulcanello di Il fenomeno può assumere talora carattere esplosivo, con espulsione di materiale argilloso misto a gas ed acqua scagliato a notevole altezza, ma non è il caso dei vulcanetti di Casola di Querciola. Le zone dei vulcanetti di Viano e Regnano – conosciute come “le salse” – furono oggetto di studio da parte di famosi scienziati come Antonio Vallisneri e Lazzaro Spallanzani. Quest’ultimo condusse esplorazioni a più riprese alle salse di Querciola, negli anni 1789, 1790, 1792, 1793 e 1796. Sulle «eruttazioni» di quegli anni scrisse che la colata sembrava neve «a motivo della terra bianchiccia illuminata dal sole» ed era «piena di screpoli, per essersi seccata, ma poco sotto è anche intrisa d’acqua, e in alcuni luoghi conviene camminarvi sopra leggermente, altrimenti profonderebbe il piede».

lunedì 27 ottobre 2014

WOW l'invenzione italiana che rende potabile anche l'acqua radioattiva.

Si chiama “Wow” e, una volta scoperto cos’è, non si può che commentare allo stesso modo. Perché quell’enorme cisterna, che a vederla non ha nulla di eccezionale, è in realtà un’invenzione straordinaria, che può rendere l’acqua accessibile a tutti: non solo quella “sporca” o inquinata, ma perfino quella radioattiva. La “pentolaccia” come la chiama ancora il suo inventore, è nata nel garage di un ingegnere padovano, Adriano Marin, nell’ormai lontano 2005. Dal 23 settembre sta trasformando in acqua purissima 45 mila litri di liquidi radioattivi conservati in due cisterne a Saluggia, in provincia di Vercelli, dove si trova il blindatissimo deposito di scorie nucleari Avogadro. Il test proseguirà fino al 5 dicembre, poi il verdetto finale. Nessuno si vuol sbilanciare, ma fin qui i riscontri sono estremamente positivi.
Nel 2005 Marin cercava un modo per rendere potabile l’acqua che normalmente non lo è: dall’acqua di scarico delle fogne a quella infetta da virus e batteri. La pensava per le famiglie meno abbienti, per chi vive in territori fortemente inquinati e soprattutto per i paesi ancora in via di sviluppo. Inseguendo un sogno di equità e giustizia, Marin ha armeggiato per anni tra macchinari ed esperimenti casalinghi, nel garage di casa sua: poi d’improvviso, manovrando qualcosa, iniziò a sgorgare acqua purissima. Fu un caso, e ci vollero un altro paio d’anni per individuare la molla esatta che aveva mosso il meccanismo. L’esperimento, però, era riuscito. Non solo: aveva di gran lunga superato le aspettative iniziali.
Oggi quel marchingegno è stato riprogettato nelle dimensioni (60 volte più grande) e sperimentato infinite volte, scuotendo il settore nucleare mondiale. La scoperta è stata ufficialmente presentata circa un anno fa, nell’ambito della conferenza Remtech di Ferrara: il macchinario ha un costo di produzione irrisorio e si basa su un meccanismo termo-dinamico. Nel corso degli ultimi quattro anni sono stati fatti molti esperimenti con l’Arpav, Cnr e l’Università di Padova, che hanno confermato sul campo la straordinarietà dell’invenzione. Ma servivano altri test: era il periodo della tragedia di Fukushima, ed era necessario provare se la “Wow” (che sta per wonderful water) funzionasse anche con acqua radioattiva. Così l’ingegnere padovano si sposta a Saluggia. «Qui– spiega Adriano Marin, 51 anni, ingenere elettronico e fondatore dell’impresa di consulenze Cross Technology – abbiamo sperimentato la “Wow” con acqua 76mila volte più radioattiva rispetto a quella di Fukushima. Per essere certi che la macchina fosse del tutto efficiente».
Proprio in giorni, Marin e il suo team stanno ultimando la fase sperimentale. «Le prove con il nucleare» prosegue «sono nate per una concomitanza di eventi che ha suggerito questa strada. Lo scopo della mia invenzione, però, rimane di natura sociale: la versione domestica è poco più piccola di una minilavatrice e produce una trentina di litri d’acqua pulita al giorno ad un costo assolutamente accessibile».

domenica 26 ottobre 2014

Alluvione lampo ha colpito Atene (VIDEO)


Oltre 160 mm di pioggia caduti in poche ore hanno provocato danni ingenti ad Atene e nella zona del Pireo, con auto trascinate dalla corrente.


Strana creatura filmata in una caverna in Australia.



L'esploratore australiano Nick Malicki, detto " Nephilim Hunter",ha preso questo filmato mentre esplorava una grotta della Douglas Shire in Queensland, (Australia). La sua macchina fotografica ha catturato quello che sembra essere una figura umanoide accovacciata nascosta in una nicchia rocciosa.
FONTE

domenica 12 ottobre 2014

Opportunity fotografa un "Essere di Luce" su Marte?


La immagine è stata catturata nei pressi del cratere Endurance dal Mars Exploration Rover, noto anche come Opportunity e mostra una lunga e bianca sagoma simile a quella umana.
Presunto alieno si allontana dalla sua "schiantato veicoli spaziali" dal cratere Endurance.
Presunto alieno si allontana dalla sua "schiantato veicoli spaziali" dal cratere Endurance. Credit: NASA / Paranormal Crucible / YouTube
"L'immagine in bianco e nero produce molto poco dettaglio su ciò che questa anomalia potrebbe essere," ha detto.
Tuttavia, spiega, le cose cambiano radicalmente quando si guarda una "versione a colori" della stessa immagine, scattata con la fotocamera panoramica sul rover.
"Siamo in grado di vedere molto più in dettaglio", dice il YouTuber. "l'immagine è incandescente giallo e blu ed è chiaramente umanoide in apparenza", aggiunge.
Con l'immagine migliorata, estremità e protuberanze della testa sembrano essere visibili sulla presunta creatura.
E non è tutto. Secondo la sua analisi approfondita, l '"essere" sembra di essere a piedi dalla sua "astronave che  si è schiantata".
"L'oggetto dietro la figura potrebbe essere la sua nave. . "
Si chiede se potrebbe essere una sorta di extraterrestre essere accidentalmente fotografato dal Mars Exploration Rover robotizzato.

giovedì 9 ottobre 2014

Mostro di Loch Ness.......una nuova foto riapre il dibattito.


L'immagine è stata scattata da una fotocamera autographer hi-tech, un dispositivo che automaticamente riprende il paesaggio per tutta la giornata. Il fotografo Ellie Williams (cui si deve il nuovo scatto), aveva piazzato il cavalletto della sua macchina fotografica sulle rive del lago Windermere, semplicemente per catturare nuove immagini dello splendido lago. Tornato alla fotocamera alla fine della giornata, ha scaricato le foto sul suo smartphone. E, solo allora, ha fatto la sorprendente scoperta.
Su uno degli scatti sembra, infatti, ci sia un soggetto che appare esattamente, per sembianze e dimensioni, al famoso mostro marino. Raccontando la sua esperienza, Ellie ha detto: "Quando ho posizionato l'autographer sul lago Windermere era solo per scattare alcune foto incantevoli del lago e della fauna selvatica. Quando ho rivisto tutte le immagini più tardi, in un primo momento ho pensato che potesse trattarsi di un cigno o di un'oca, visto che stavo osservando l'immagine piuttosto piccola sul mio smartphone”.
La sorpresa, dunque, è stata tanta. "Sono aperto a suggerimenti su cosa potrebbe essere quella creatura”, continua il fotografo, che lascia aperte ampie possibilità di interpretazione. “Sono solo contento di aver messo la fotocamera nel posto giusto al momento giusto!”.
img lochness
A detta dello stesso fotografo, l'immagine non è stata alterata e non c'è alcun ritocco che possa far risalire a Photoshop. Quindi, quel che si osserva è del tutto reale.
Che si tratti, dunque, della misteriosa creatura sulla quale ci si interroga da decenni? O, ancora una volta, si tratta dell'ennesima trovata per attirare i curiosi? Dopo le polemiche per la possibile indipendenza, qualche news che contrasti con la gravidanza di Kate e William potrebbe anche essere “lecita”. Ma, probabilmente, non lo sapremo mai.
Federica Vitale


domenica 5 ottobre 2014

Distruggere il tumore utilizzando una dose massiccia di virus del morbillo?

Distruggere il tumore utilizzando una dose massiccia di virus del morbillo, che riesce a infettare e uccidere le cellule cancerose, risparmiando i tessuti sani. Sono riusciti a farlo i ricercatori statunitensi della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, in una prima prova effettuata su due pazienti malate di mieloma multiplo che non rispondevano alle altre terapie disponibili e avevano già avuto diverse ricadute.
In particolare, una delle due donne, una 49enne che lottava con la malattia da nove anni, pare essere in remissione completa da sei mesi, per cui gli studiosi sperano possa essere sulla via della guarigione. Anche l’altra partecipante alla sperimentazione, una 65enne malata da sette anni già sottoposta a vari trattamenti senza successo, ha beneficiato della cura, con una riduzione sia del tumore a livello del midollo osseo che delle proteine di mieloma. L’articolo è per ora comparso sulla rivista edita dallo stesso ospedale in cui lavorano i ricercatori, Mayo Clinic Procedeenigs ma la ricerca prosegue e gli studi sono promettenti.
“Purtroppo” si tocca un tasto dolente e si porta alla luce una contraddizione, forse per questo le riviste mediche “di grido” e “sponsorizzate” nicchiano a pubblicare l’esito dello studio! La popolazione è oggetto di una campagna di promozione massiccia per intensificare ancora di più la diffusione del vaccino contro il morbillo, da anni si dice che il virus del morbillo va.radicato e che è da considerare peggio della peste bubbonica, poi…si scopre che sconfigge il cancro. Ma ormai i bambini non si ammalano nemmeno più di morbillo. Si ammalano però sempre più di cancro. Ci pare un ottimo spunto su cui riflettere.
Fonte: ASSIS – Associazione di Studi e Informazione sulla Salute
Fonte informasalus.it
FONTE

Nelle foreste dell'Ecuador, scoperto un fungo che si ciba di plastica.


Lo smaltimento delle materie plastiche rappresenta uno dei maggiori problemi dei nel mondo perché ci vuole molto tempo per degradarsi. Ma una recente scoperta da un gruppo di studenti di Yale potrebbe contribuire ad accelerare il processo. Una spedizione nella foresta pluviale dell'Ecuador, gli studenti del Dipartimento di Biofisica Molecolare e Biochimica di Yale hanno scoperto un fungo finora sconosciuto che ha un sano appetito per il poliuretanoSecondo Fast Company , il fungo è il primo che è noto per sopravvivere poliuretano da solo , e può farlo in un ambiente anaerobico (privo di ossigeno), il che suggerisce che potrebbe essere utilizzata in fondo discariche.

 La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Applied and Environmental Microbiology. I ricercatori sono riusciti anche ad isolare l’enzima responsabile della decomposizione della plastica.

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