venerdì 27 settembre 2013

Ostia (Roma) - Misteriosa entità sorvola i tetti.



Pubblicato in data 27/set/2013
Lo Skywatcher e ricercatore Fabrizio Molly, la sera del 25 Settembre 2013, ha registrato una misteriosa presenza nei cieli di Ostia. Si tratta di un Umanoide Volante? Oppure si tratta di una entità Angelica?
www.segnidalcielo.it

Fiumicino - dopo i due vulcani di fango, ora nuova bocca in mare (VIDEO)




martedì 24 settembre 2013

Napoli - Campi Flegrei, individuata una nuova bocca eruttiva NON CI SONO PERICOLI IMMINENTI.

SOLFATARA  a Pozzuoli (Na)

Ecco il nuovo cratere flegreo. Si trova nella zona della Solfatara la nuova possibile bocca eruttiva dei Campi Flegrei. Lo rivela una ricerca multidisciplinare condotta dai ricercatori dell'Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia insieme ai colleghi inglesi delle Università di Oxford e Bristol, che è stata presentata oggi a Geoitalia 2013, il nono forum nazionale delle Scienze della terra che si sta svolgendo a Pisa. 
La ricerca ha anche elaborato la stima dei tempi di ristagno dei magmi sotto la struttura dei Campi Flegrei prima che essi vengano eruttati. 

NUOVE MAPPE DEL RISCHIO - «Si tratta di uno studio - ha spiegato Roberto Isaia, vulcanologo dell'Osservatorio Vesuviano - che dà importanti indicazioni sui tempi di riattivazione del vulcano. Abbiamo presentato nuove mappe probabilistiche di pericolosità vulcanica, nonchè nuove stime di parametri fisici delle eruzioni per la valutazione dell'impatto dei fenomeni eruttivi sul territorio. Queste stime sono fondamentali per la formulazione dei piani di emergenza ai Campi Flegrei, che tra gli scenari possibili dovranno tenere conto anche del fatto che, in quest'area, due eruzioni sono avvenute contemporaneamente da centri eruttivi posti a distanza di più di 5 chilometri l'una dall'altra». 

NON CI SONO IMMINENTI PERICOLI - Lo studio non rivela pericoli imminenti ma, ha concluso Isaia, «determina scenari che vanno tenuti in considerazione per lavorare sempre di più e meglio sulla capacità di reazione di fronte a eventi eruttivi». «I nostri studi - ha sottolineato Mauro Rosi, presidente della federazione italiana delle Scienze della Terra - non hanno solo valenza scientifica, ma anche una immediata e concreta ricaduta sulla popolazione perchè rappresentano un patrimonio di conoscenze fondamentale per il dipartimento nazionale di Protezione civile per adottare conseguenti piani di emergenza».

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2013/18-settembre-2013/campi-flegrei-nuova-bocca-eruttivasi-aprira-adrano-artoni-solfatara--2223175755376.shtml

giovedì 19 settembre 2013

Loch Ness - Ecco la più convincente fotografia di Nessie. ERA UN FALSO


La foto di Nessie era un falso

Lo skipper George Edwards, 61 anni, ha rivelato che la sua famosa fotografia del mostro «Nessie» realizzata nel 2012, sul famoso lago di Loch Ness in Scozia, era un falso. Nel mese di agosto 2012, Edwards aveva annunciato con orgoglio sul quotidiano britannico «Daily Mail» di aver fotografato il leggendario mostro di Loch Ness. Diceva di aver visto, sul lago vicino al castello di Urquhart, «qualcosa di oscuro e grigio» che nuotava vicino alla barca. La fotografia della mitica creatura ha fatto il giro del mondo ed era, secondo la testimonianza di esperti del mostro, la miglior foto esistente di Nessie.
«Mi sono concesso una battuta» ammette ora George Edwards. Con un oggetto in plastica e fibra di vetro, ho costituito la pinna dorsale di Nessie. «Sono orgoglioso che la mia foto sia stata inclusa nella galleria dei migliori falsi Nessie accanto a quella del chirurgo». Edwards si riferisce alla famosa foto di Nessie, scattata nel 1930 da un chirurgo britannico, sulle rive del lago di Loch Ness, rivelatasi, anche quella, un falso.
Edwards ha ammesso di aver scherzato. Ma lo skipper ritiene di aver contribuito alla leggenda del mostro: «Come sarebbe stato il Loch Ness, in tutti questi anni, senza la mia immagine»? I fans di Nessie continuano ad accedere al lago del mitico mostro.

Ha dedicato più di due decenni della sua vita alla caccia del fantomatico mostro di Loch Ness, ha dedicato  60 ore a settimana navigando nel lago.
E ora George Edwards crede di aver finalmente raggiunto l suo scopo, di avvistare 'Nessie', lui mostra anche la prova fotografica per dimostrarlo.
Mr Edwards , che ha trascorso 26 anni nella sua ricerca, è riuscito a catturare l'immagine di una gobba, muoversi dentro e fuori le acque del lago, dal ponte della sua barca prima che scomparisse di nuovo nel profondo del lago.
Egli sostiene l'immagine è la migliore mai preso il mostro di Loch Ness e dimostra una volta per tutte che il leviatano sfuggente esiste - e non è sicuramente uno storione.
Mr Edwards ha scattato la foto alle ore 9 del  2 novembre 2012 con  una fotocamera compatta digitale Samsung che tiene sempre sulla barca.
Prima di rilasciare pubblicamente le immagini,  le ha inviate negli Stati Uniti per l'analisi, anche se non può rivelare ulteriori dettagli.
'Non volevo parlare del mio avvistamento fino a quando ero sicuro che non avevo fotografato qualcosa di inanimato nell'acqua', ha detto. 'Ho amici negli Stati Uniti che hanno amici in campo militare.
'Hanno avuto la mia foto l'hanno analizzata e non hanno alcun dubbio che ho fotografato un oggetto animato in acqua. Ero molto emozionato come sono sicuro che alcune strane creature sono in agguato nelle profondità del lago di Loch Ness '.

http://www.dailymail.co.uk/news/article-2183094/Skipper-claims-finally-proof-Loch-Ness-Monster-exists.html







mercoledì 18 settembre 2013

A Fukushima livelli letali di radiazione .

La situazione peggiora rapidamente a Fukushima, sede del secondo disastro nucleare della storia. Il livello di radiazione sopra il terreno nei pressi dei serbatoi di acqua contaminata ha ora raggiunto i 2200 millisievert all’ora, un aumento del 22% rispetto ai 1800 di domenica.

E’ appena il caso di ricordare che si tratta di livelli oltre 5 volte più alti di quelli misurati appena dopo l’incidente (400 mSv/h). Dopo due ore e un quarto di permanenza il 50% delle persone esposte muore nell’arco di un mese. Trattandosi in buona parte di radiazione beta (cioè elettroni), un sottile foglio metallico rappresenta una protezione parziale per chi lavora nella centrale.Da diverse settimane ogni giorno si versano nell’oceano 300 tonnellate di acqua contaminata; poiché dalle colline intorno a Fukushima fluiscono 400 t al giorno di acqua di falda, le pompe della Tepco riescono a recuperare solo 100 t; i serbatoi predisposti contengono già 330000 t di acqua con vari gradi di contaminazione.Il governo giapponese ha predisposto una spesa di 360 milioni di € (ovvero 360 MW di energia eolica) per creare una barriera di terreno congelato intorno ai reattori. Si tratta di una tecnologia già collaudata, ma non alla scala enorme con cui è richiesto intorno alla centrale. L’energia quotidiana che verrà usata per mantenere il terreno congelato permetterebbe di rifornire 3300 abitazioni.Una volta realizzata, dovrebbe impedire il passaggio e il mescolamento delle acque, ma nel frattempo la contaminazione continua a diffondersi negli ecosistemi marini.


domenica 15 settembre 2013

Parigi: Alle 11 di mattina cala la notte e tutti gridano all’Apocalisse (Foto)


Questa mattina a Parigi, tra le ore 9 e le ore 11, è calato il buio e gli abitanti della città hanno gridato all’Apocalisse. Infatti guardando gli scatti pubblicati dagli utenti in giro per la rete, si nota che iltemporale che si è abbattuto sulla capitale francese, ha avuto una preparazione alquanto strana, con densità e colori insoliti…
http://www.italyleaks.com/francia-parigi-alle-11-di-mattina-cala-la-notte-e-tutti-gridano-allapocalisse-foto/









sabato 14 settembre 2013

Fotografato Le Loyon, la misteriosa “figura sinistra” avvistata da molti testimoni nei boschi della Svizzera occidentale.

Immagine dello strano individuo.

Per la prima volta è stata fotografata la “figura sinistra” avvistata da molti testimoni nei boschi della Svizzera occidentale.
Lo strano individuo vestito in uniforme militare indossava una maschera antigas che gli copriva il volto, nota come 'Le Loyon', di questa misteriosa entità si dice che si aggiri per i boschi da oltre un decennio. A quanto pare fa lo stesso percorso ogni giorno.
ino ad oggi non vi era alcuna prova della sua esistenza, è stato il sito Le Matin a pubblicare la prima fotografia dell'uomo del mistero, il mese scorso, e ora la polizia locale sta cercando di rintracciarlo. 
“Mi sono imbattuto in lui mentre passeggiavo”, ha riferito un anonimo fotografo dilettante a Le Matin. “Mi sono avvicinato a lui fino a una decina di metri di distanza. Aveva un mantello militare e degli stivali in uso all’esercito … sembrava alto più di 190 cm. Mi ha fissato, poi si è voltato di spalle e si è allontanato”.
Anche altri abitanti della zona hanno raccontato dei loro incontri terrificanti con l'uomo.
“Ha spaventato i miei figli”, ha detto una donna. “E' uscito dal bosco con i suoi abiti militari. Non abbiamo visto né il viso né i suoi occhi dietro quella maschera antigas scura. Era spaventoso … Spero di non incontrarlo di nuovo”.
La polizia è sulle sue tracce per catturarlo, alcuni credono che l’uomo possa essere affetto da una brutta malattia della pelle, altri che è malato di mente o si tratta semplicemente di un eremita.
Cosa ne pensate, è una bufala?

http://youghost.myblog.it/archive/2013/09/13/questa-misteriosa-figura-si-aggira-nei-boschi-svizzeri-5686374.html#more

venerdì 13 settembre 2013

Fiumicino - Compare un secondo vulcano di fango.


 Secondo soffione di gas sulla rotonda di via Coccia di Morto a Fiumicino. I geologi pensano di chiudere il flusso sotterraneo con un tappo di cemento speciale.

martedì 10 settembre 2013

Italia - Meteorite solca il cielo del Triveneto.



PORDENONE. Un altro bolide luminoso sui cieli del Triveneto e luci rosse segnalate sui cieli della Comina. Stavolta il bolide è apparso nella notte tra giovedì e venerdì: segnalazioni a Mareno di Piave Vazzola Motta di Livenza Chiarano Verso le 22.30, il fenomeno è stato registrato anche dall'Imtn di Ferrara, rete di sorveglianza sullo studio dei fenomeni dell'alta atmosfera: un bolide infuocato che per alcuni secondi ha attraversato l'atmosfera terrestre, destando l'attenzione di curiosi e appassionati. È già partita la caccia alle immagini: le telecamere dell'associazione Astrofili Veneziani, presieduta da Enrico Stomeo, monitorano continuamente i nostri cieli, e (come per la meteora di quattro giorni fa) potrebbero presto mostrarci il volto del nuovo bolide. Nessuna certezza su cosa fosse l'oggetto che si è bruciato a contatto con l'atmosfera, né sulle sue dimensioni: "Potrebbe benissimo trattarsi del bullone di un satellite" spiega l'astrofisico padovano Leopoldo Benacchio "o di un frammento di meteorite grande non più di una pietra. Il bolide dell'altro giorno, che ha provocato una luce così forte, sarà stato grande al massimo come un pacchetto di sigarette. Una pietra che cade dal cielo, a una velocità tra i 50 e i 250 mila chilometri orari, può illuminare a giorno il paesaggio anche se è delle dimensioni di un sassolino". Pochissime speranze, quindi, che il frammento venga recuperato da qualche parte: "La scia è a 60 chilometri sopra le nostre teste, potrebbe essere precipitato ovunque". Tra i testimoni, Manuel Ziroldo, direttore del Seventh Note Gospel Lab, che si è accorto del bagliore improvviso mentre portava in garage la bicicletta, nella sua casa di Fossalta Maggiore. "Erano le 22.30 circa, è stato impressionante. All'inizio sembrava una stella cadente, poi la scia è come se avesse preso fuoco, ed è rimasta per alcuni secondo sospesa in aria. Si spegneva e si accendeva, un'abbagliante luce verde. L'ho subito scritto su Facebook e in pochi minuti mi hanno confermato la stessa cosa una ragazza di Mareno e un amico di Motta". Quanto alle luci rose sulla Comina, sono state viste nella serata di giovedì scorso. Numerose segnalazioni e giallo ancora aperto.
http://notizie.virgilio.it/notizie/locale/cronaca/2013/09_settembre/09/ancora_un_bolide_sui_cieli_del_triveneto_video,40624140.html

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domenica 8 settembre 2013

Fiumicino (RM) - Il "vulcano di fango"comparso vicino l'aeroporto continua ad allargarsi. (VIDEO)



I VULCANI DI FANGO _ COSA SONO.

Con il termine vulcani di fango si indicano delle manifestazioni pseudovulcaniche, originate dall'esistenza nel sottosuolo di gas naturali sotto pressione che tendono a sfuggire attraverso rocce permeabili e/o discontinuità litologiche e/o strutturali, trascinando nel loro movimento acqua, fango, frammenti litici e idrocarburi. La genesi dei fanghi è da attribuire al passaggio di acqua attraverso formazioni argillose, con conseguente stemperatura delle argille. A seconda della densità del fango, possono formarsi edifici a tronco di cono dalle pendici più o meno inclinate e con depressione craterica alla sommità, colate di fango o depressioni subcircolari; le acque contengono spesso soluzioni saline, che, precipitando, formano incrostazioni, da cui il nome di salinelle o salse che in certe località viene utilizzato. Si tratta di morfologie effimere, instabili, che in brevi periodi subiscono profonde trasformazioni, sia in seguito a nuove emissioni, sia a causa degli agenti atmosferici: trattandosi infatti di edifici costituiti prevalentemente da fango, l'insolazione ne provoca la disidratazione, con conseguente formazione di fratture di disseccamento, all'interno delle quali penetrano le acque piovane dando luogo a spinti fenomeni erosivi. In Sicilia esistono diversi vulcani di fango, talvolta conosciuti col termine di origine araba maccalube o macalube. In alcune zone l'attività è costante, come nelle Salinelle di Paternò e di Belpasso (oggetto del presente articolo), nelle Maccalube di Terra Pilata (presso Caltanissetta) e nelle Maccalube di Aragona (Agrigento); in altre l'attività è sporadica, come alle Macalube di Monte Bissana presso Cattolica Eraclea (Agrigento) e al Fuoco di Censo presso Bivona (Agrigento); altri vulcani di fango sono estinti, come la Salsa di Fondachello, che sorgeva al limite nord-orientale dell'Etna, a piccola distanza dalla costa ionica.
http://www.geositi.net/public/index.php?mod=01_Articoli/01_Geositi_e_Geomorfositi/01_Etna/03_Vulcani_di_fango

Bennie, il "mostro del lago di Garda" fa paura anche ai tedeschi.


Mai avvistato un mostro acquatico nelle acqua del lago di Garda? Qualcuno, anzi più di uno sì. Come riporta il quotidiano locale Bresciaoggi gli avvistamenti sembrano succedersi ormai da anni. Ora anche la tv tedesca Zdf, impegnata da 72 ore nelle riprese del lago per scovare il misterioso mostro (soprannominato Bennie), ha deciso di occuparsi di lui e sta preparando uno speciale al quale hanno preso parte anche due giovani residenti a Moniga, tra i tanti ad aver avvistato Bennie.
“Era l´estate del 2011 - raccontano i due alle telecamere tedesche - non lontani dalla riva tra Manerba e Portese. Siamo risaliti in barca, dopo un tuffo e a due passi dallo scafo abbiamo visto scivolare una grossa ombra, una specie di macchia scura, enorme. Siamo rimasti pietrificati. Un pesce siluro? Troppo grande. Quella cosa era più lunga e grossa della nostra barca, un Rio 400 lungo 4 metri e mezzo. Questo è quanto”. Per effettuare le riprese subacquee, la toupe teutonica ha deciso di affidarsi all'esperienza di Angelo Modina e dei suoi Deep Explorers, gruppo di Toscolano specializzato nell´immersione tecnica.
Gli stessi esploratori lacustri, muniti di sonar hanno avuto la “fortuna” di captare figure decisamente anomale. “Che sia un mostro è tutto da dimostrare – aveva raccontato Angelo Modina - ma quella cosa è un mistero”. Non resta che aspettare di vedere cosa troveranno i tedeschi visto che i bresciani fin'ora di Bennie conoscono solo ombre e leggenda.


martedì 3 settembre 2013

Meteorite solca il cielo di Treviso, si cerca il cratere (VIDEO)

TREVISO - Un forte boato e una palla di fuoco in cielo. E' successo verso le 2.15 di questa notte quando un bolide, come viene chiamato dagli astronomi, un corpo simile a un meteorite ma con diversa composizione, ha attraversato i cieli della Marca a una velocità tra i 40 e 75 chilometri al secondo. 
Il meteorite sarebbe entrato in atmosfera sui cieli del mare Adriatico e dopo un volo di 5 secondi sarebbe avvenuta l'esplosione.

Il cratere non è stato trovato e i vigili del fuoco, che  hanno terminato le ricerche, si appellano ai cittadini: "Segnalate buche sospette". E raccomandano di non toccare eventuale materiale sospetto.
Dopo essere stati testimoni dell'improvviso bagliore agenti di polizia e carabinieri in servizio di controllo del territorio avrebbero sentito un forte boato durato circa tre secondi. Un colpo la cui eco si è sparsa nell'area di Casier sino a Monastier dove è ora in corso un sopralluogo dei vigili del fuoco.
 Decine le chiamate di cittadini alle forze dell'ordine e ai vigili del fuoco di Treviso. I pompieri, interventi anche con la speciale squadra Nbcr, hanno perlustrato a lungo la zona senza tuttavia trovare prove della caduta di un presunto meteorite.
"Dopo un volo di quasi 5 secondi", spiega Enrico Stomeo, esperto in meteoriti, "la meteora ha mostratouna prima grossa esplosione, che ha illuminato a giornoil cielo, seguita da altre minori in sequenza e dalla frammentazione del corpo". "Nell'immagine - spiega Stomeo - è mostrata la somma di alcuni frame, escludendo quelli relativi al momento della brillantissima esplosione, che ha ovviamente saturato il campo ripreso".

Quello dei meteoriti è uno tra i campi più affascinanti di tutta l'Astronomia e che coinvolge varie discipline, al punto che molti biologi sono convinti che la vita sul nostro pianeta sia stata portata proprio da un meteorite. Un piccolo "dizionario" è però necessario.

"Una meteora", spiega Maurizio Eltri, uno tra i più grandi esperti mondiali di mateoriti, "è ciò che si vede, cioè il fenomeno nel cielo. Il corpo che causa la scia è invece il meteoroide. Il meteoroide con il suo ingresso nell'atmosfera causa la ionizzazione dell'aria e quindi la scia e il rumore. Se una meteora è molto luminosa si chiama bolide".

Poi c'è quello che tutti sperano. "Vero", sorride Eltri, "se il meteoroite tocca il suolo, almeno con qualche
frammento che non venga consumato dall'attrito con  l'atmosfera, allora quello è il meteorite, quello che
tutti cerchiamo".

Quello di questa notte non è un fenomeno usuale. "No -spiega Eltri - si è trattato di un chilometro locale, cioè visibile entro un raggio di un centinaio di  chilometri. Per la nostra zona è un fenomeno abbastanza raro: una tale luminosità qui non si vede spesso.  Quello di stanotte è stato molto, molto luminoso, al punto che ha solarizzato le riprese effettuate e è risultato più luminoso, per intendersi, della luna piena".

lunedì 2 settembre 2013

Una palla di fuoco in cielo spaventa gli abitanti dell'oriente russo, si trattava della caduta del secondo stadio del razzo “Zenit”.


Gli abitanti dell'Estremo Oriente russo la mattina del 1° settembre hanno osservato la caduta verso la Terra del secondo stadio del razzo “Zenit”, lanciato dal cosmodromo Baikonur. Una parte dei testimoni ha pensato che stesse osservando un meteorite esploso.L'agenzia spaziale russa “Roscosmos” ha comunicato che la traiettoria e il tempo della caduta del corpo corrispondono ai dati previsti per la precipitazione del secondo stadio di “Zenit” che ha portato in orbita il satellite israeliano Amos-4.La coda, lasciata dal corpo, è rimasta in cielo per un'ora e mezza.

Russia - "La radura degli spiriti" il bosco stregato vicino Mosca.

Oggi vi racconteremo del piccolo analogo moscovita del Triangolo della Bermuda. È la “Radura degli spiriti”, luogo misterioso nel nord-est della capitale. Si trova in uno dei parchi più amati dai moscoviti, “l’isola Losinij”. Tutti coloro che vi si recano per svago insieme ai bambini cercano di aggirare questo posto, che ha una pessima reputazione.


Un abitante del luogo, il pensionato Valentin Gračёv, racconta:Quando ero ancora un ragazzino, nella “Radura degli spiriti” scomparvero senza lasciare traccia due ragazzi del nostro cortile. Vennero cercati a lungo, ma non furono mai trovati. Vivo non lontano dal parco, perciò vengo qui sovente a passeggiare, e qualche volta canto all’aria aperta. Non piace a tutti, così una volta svoltai dalla strada e decisi di addentrarmi nel bosco.cantando una delle sue melodie preferite, il pensionato non notò che intorno si era fatto tutto molto silenzioso. Non si sentivano né gli uccellini, né gli insetti, pur essendo all’inizio dell’estate. Era finito in quella radura, nella quale con suo grande stupore l’erba era già del tutto gialla e appassita, anche se si era a giugno. Tutta l’area intorno era coperta da una leggera nebbia. L’uomo capì di essersi ritrovato nella “Radura degli spiriti” e si affrettò ad andarsene da lì. Ricorda:Non fu facile! È vero quando dicono che là si finisce per girare in circolo. Cominciava a farsi sera, la nebbia diventava sempre più fitta, ma io non riuscivo ad andarmene da lì. Il telefonino non aveva campo, mancava la rete. Grazie a Dio, era di pattuglia una squadra della polizia, che mi aiutò ad andarmene da quel posto maledetto. Dicono che là vi si fanno delle diavolerie, ed è vero.Oksana Semenova, il cui fratello lavora presso la polizia locale, conferma che ogni mese arrivano dalla “Radura degli spiriti” non poche chiamate:Mio fratello raccontava spesso che toccava pattugliare molto attentamente quel posto, che è amato da dark, emarginati, satanisti. Pensate, di tutto il parco, la “Radura degli spiriti” è l’unico posto dove la quantità di crimini è di molto superiore rispetto agli altri. E qui, con sorprendente frequenza, le persone si perdono. Una volta trovarono due donne che non erano riuscite a uscire da lì per tre giorni interi. E per telefono non puoi chiamare i soccorsi, perché laggiù la rete non prende.Secondo le leggende locali si tratta di un luogo stregato. Qui vi comandano gli spiriti del bosco. Le persone camminano in circolo e non possono andarsene. Anche gi uccelli e gli altri animali non si insediano qui, e l’erba è sempre secca e bruciata. La freccia della bussola non può indicare la giusta direzione, perché gira senza sosta intorno al proprio asse e vi è nebbia praticamente in continuazione.
Un consiglio per coloro che intendono sperimentare di persona quello che accade alla “Radura degli spiriti”: dirigendovi verso di essa, non dimenticate di lasciare tracce con le briciole, come Pollicino. 
http://italian.ruvr.ru/2013_08_30/I-posti-piu-paurosi-di-Mosca-la-Radura-degli-spiriti/Avrete così una chance di uscirne da soli, senza aspettare che vi soccorra la polizia.

La cometa ISOB in avvicinamento a Marte, scortata da due UFO's (VIDEO).

Ison fotografata da Hubble.
La cometa Ison si appresta a fare la sua visita a Marte. Al momento, si trova a centinaia di milioni di chilometri dal nostro pianeta, ma appare già splendente e luminosa. Ed il telescopio Hubble non ha mancato di immortalarne le prime immagini.
La cometa, nota come la più luminosa del secolo, è costantemente monitorata dallaNasa. L'agenzia spaziale, infatti, si propone di voler fotografare Ison grazie alla sonda marziana MRO (Mars Reconnaissance Orbiter), inviato sul pianeta per effettuare alcuni rilevamenti e dotato di un potente telescopio di nome Hirise. Tutto avverrà alla fine di settembre, precisamente tra il 20 e il 29, ossia nel momento in cui la cometa sarà visibile dal pianeta rosso. “La fotocamera è progettata per una rapida formazione dell'immagine di Marte. Il tempo di esposizione massimo è limitato rispetto ai rivelatori presenti su altri telescopi spaziali. Questa è una limitazione .
importante per l'imaging delle comete. Tuttavia, penso che potrà rilevare la cometa Ison”, spiega Alfred McEwen, principale ricercatore dell'università dell'Arizona.
E c'è da giurarlo, a seguire l'evento ci sarà anche il rover Curiosity il quale, probabilmente, sarà protagonista di alcune immagini che in seguito invierà sul nostro pianeta.



Le immagini  provengono dal satellite cinese geostazionario Tian Lian 1,si notano due oggetti sigariformi intorno alla cometa.

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